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Martedì, 08 Maggio 2018 14:18

Trasversale, le ‘epurazioni’ di Pungitore spaccano il Comitato: «Chi non ha votato 5 Stelle è fuori»

Scritto da Salvatore Albanese
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La neo senatrice del M5S, Silvia Vono, e il presidente del Comitato "50 anni di sviluppo negato", Francesco Pungitore La neo senatrice del M5S, Silvia Vono, e il presidente del Comitato "50 anni di sviluppo negato", Francesco Pungitore

«Se c'è una cosa che non è mai mancata al Comitato è stata la chiarezza delle scelte. Tutte le decisioni prese dagli organismi statutari preposti sono state pubblicamente annunciate con grande uso dei mezzi di informazione. Anche e soprattutto quella di scendere in campo alle ultime elezioni Politiche, sostenendo candidature nate in seno al Comitato stesso, sia alla Camera che al Senato. Anche questa è stata una battaglia che il Comitato ha vinto. Una delle tante. A dispetto di chi non ci ha creduto e ha preferito votare altrove, ponendosi, così facendo, di fatto fuori dal Comitato stesso».

Quello che parla non è il massimo rappresentante di una commissione interna di epurazione chiamata a sollevare dai rispettivi incarichi gli adepti infedeli alla linea dettata dal partito, ma è il presidente del Comitato “civico” 50 anni di sviluppo negato che tanto negli ultimi mesi si era prodigato in azioni di lotta finalizzate al completamento della Trasversale delle Serre. La citazione è estratta dall’ennesima nota stampa con cui il numero uno del sodalizio ha ribattuto tre giorni fa all’altrettanto ennesima accusa lanciata dal “dirimpettaio” sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone. Una lunga contesa scandita da innumerevoli comunicati stampa di persistente disapprovazione reciproca.

Le parole di Francesco Pungitore avrebbero causato però forti scossoni interni al sodalizio, con diversi dei componenti fondatori del Comitato che non avrebbero per niente gradito la “grande purga” repressiva che – di fatto – li spinge fuori dal soggetto nato originariamente per perseguire la realizzazione definitiva della Trasversale delle Serre e divenuto poi, lo si è capito col tempo, una sezione di partito del Movimento Cinque Stelle. È lo stesso Pungitore infatti a sgombrare il campo da ogni dubbio, anche e soprattutto rispetto al sostegno incondizionato riservato alla neo senatrice grillina Silvia Vono (tra l’altro ancora vicepresidente in carica del Comitato 50 anni di sviluppo negato).

Ma le bordate “disintossicanti” dirette ai presunti attivisti cospiratori che non avrebbero accordato il consenso al Movimento Cinque Stelle in occasione delle Politiche del 4 marzo scorso mirerebbero, però, anche a sgombrare ogni dubbio rispetto ai piani del Comitato per l’imminente futuro. Un futuro per il quale – lo spiega ancora chiaramente Pungitore nello stesso comunicato stampa di risposta al sindaco Tassone – è stato preannunciato che «il Comitato sarà presente anche alle prossime elezioni Regionali e, sempre per dovere di chiarezza, la informo – precisa Pungitore – che non sarò io a candidarmi». E secondo i meglio informati, tutti gli attivisti del Comitato che volevano battersi senza indugi per la causa dell’eterna incompiuta Trasversale delle Serre, e che ora invece si trovano in tasca una tessera pentastellata che non hanno mai personalmente sottoscritto, dovranno presto impegnarsi a tirare la volata per un seggio in consiglio regionale all’assessore all’Urbanistica e al Bilancio del Comune di Chiaravalle Centrale, Claudio Foti, molto vicino a Pungitore e fervente sostenitore del Movimento Cinque Stelle.


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