Liberarsi del superfluo, senza badare ai danni che alcuni comportamenti incivili possano recare all’ambiente, sembra sia purtroppo una pratica comune nelle Serre vibonesi. Uno spettacolo a dir poco indecoroso è quello che caratterizza la Pedemontana dell'Alto Mesima, una strada incompiuta finanziata dalla Provincia e dalla ex Comunità montana che da Sorianello (località Porticella) arriva fino a Vallelonga, passando per i territori di Pizzoni e Vazzano. Una discarica a cielo aperto distribuita lungo gran parte del tratto stradale, dove si contano in grande quantità diversi rifiuti pericolosi come lastre e tubi in eternit, elettrodomestici, pezzi di auto e scarti di vernici e diluenti. Rifiuti resi ancora più nocivi dai continui roghi accesi per diminuirne il volume o meglio celarne la provenienza. Lungo la Pedemontana, ufficialmente mai aperta al traffico perché mai completata, quella dell’abbandono dei rifiuti – data la copiosa quantità degli scarti – sembra essere dunque per qualcuno una cosa abitudinaria. Mentre in alcuni posti i materiali sono stati abusivamente depositati a bordo strada, in altri punti, dove la vegetazione è più fitta, affiora solo la parte superficiale di scarti altamente nocivi. Qualcuno ha addirittura depositato meticolosamente delle intere coperture in eternit che sono visibili in grandi quantità oltre i rovi. A pochi metri, al di sotto degli ammassi di rifiuti, una fontana di acqua potabile e un affluente del fiume Mesima, utilizzato da diversi abitanti della zona anche per irrigare i campi coltivati. Già in passato dalle colonne del Vizzarro avevamo denunciato la presenza di altri rifiuti pericolosi sull’altra strada provinciale, che da Serra porta ai comuni di Sorianello e Pizzoni, tratto perpendicolare alla Pedemontana oggi oggetto di nuovi e continui segni di inciviltà. Di seguito alla nostra segnalazione, quei materiali pericolosi, circoscritti in una piccola area di bosco, erano stati in passato prontamente rimossi. I rifiuti distribuiti sulla Pedemontana oltre a deturpare la vegetazione rappresentano un serio pericolo per i residenti, costretti a vivere a due passi da una vera e propria discarica a cielo aperto. Uno scempio ambientale intollerabile per un territorio potenzialmente unico dal punto di vista naturalistico.