Stampa questa pagina
Mercoledì, 16 Maggio 2018 14:34

Cani detenuti in condizioni precarie e con gravi carenze sanitarie, 2 denunce a Davoli

Scritto da Redazione
Letto 1146 volte

I militari della Stazione carabinieri forestali di Davoli, con la collaborazione di volontari del Wwf e del Nucleo operativo guardie rurali ambientali nonché del servizio veterinario dell’Asp, hanno accertato che nel centro abitato di Davoli 6 cani venivano detenuti in condizioni sanitarie inidonee al loro benessere e alle loro caratteristiche etologiche.

In particolare i 6 animali, tutti di razza meticcia e privi di microchip e di iscrizione all’anagrafe canina, erano in uno stato di deprivazione sensoriale, in genere dovuta alla mancanza di stimoli nei primi mesi di vita, paurosi ed insicuri, con atteggiamento evitante ed eliminazione di urine attribuibile a uno stato ansioso con possibili fobie. Gli animali erano detenuti in un’area adiacente all’abitazione dei proprietari, legati con catene o corde di lunghezza non idonea, in parte senza libero accesso all’acqua, e, dove presente, stagnante e con presenza di larve e residui vari. Le cucce erano non idonee, qualche animale era su cumuli di macerie o in mezzo ad attrezzi agricoli e nessuno aveva cibo disponibile. Nel corso del controllo uno dei proprietari prendeva in braccio uno degli animali e opponendo resistenza si dava alla fuga nei campi circostanti, per poi ritornare volontariamente dopo poco tempo. Gli animali, a cura del servizio veterinario dell’Asp di Soverato, sono stati quindi sottoposti a microchippatura, posti sotto sequestro e, data l’enorme difficoltà di reperire nell’immediatezza una struttura autorizzata, consegnati in custodia giudiziaria a un privato disponibile a ospitare temporaneamente gli animali in proprie idonee strutture.

Le persone responsabili (due coniugi), esperite le formalità di rito, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria con l’ipotesi di reato di maltrattamento di animali.

Video