Secondo quanto riportato dall’Agi, l’ordine di arresto è stato emesso dal gip distrettuale di Catanzaro a seguito della richiesta del pm della Dda del comune capoluogo, Camillo Falvo, il quale contesta a Signoretta l’aggravante mafiosa, per avere agevolato il clan di Limbadi nella detenzione di un vero e proprio arsenale di armi da guerra scoperto dai Carabinieri del Ros di Catanzaro a Jonadi, il 26 marzo scorso, in un fabbricato rurale e in un ovile. Aggravante venuta a galla con le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Arcangelo Furfaro di Gioia Tauro, vicino alla cosca Molè. Secondo Furfaro Signoretta sarebbe identificabile come «braccio-destro del boss Pantaleone Mancuso».
Tra quanto rinvenuto dai militari si conta un fucile a pompa calibro 12 con matricola abrasa, una mitragliatrice e cinque pistole di vario calibro e marca, più mille munizioni. Stamane dinanzi al gip di Vibo, Gabriella Lupoli, per l'interrogatorio di garanzia, Signoretta, difeso dall'avvocato Francesco Sabatino, sostituito in udienza dall'avvocato Antonio Pasqua, si è avvalso della facoltà di non rispondere.