Giovedì, 15 Marzo 2018 19:10

La Cassazione conferma il sequestro da 237mila euro a Nazzareno Salerno

Scritto da Redazione
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La Corte di Cassazione ha confermato il sequestro di 237mila euro nei confronti di Nazzareno Salerno, coinvolto nell’inchiesta ‘Robin Hood’ e reintegrato il 30 novembre scorso in consiglio regionale.

La Dda di Catanzaro aveva messo sotto la lente di ingrandimento le attività poste in essere da un presunto “comitato d’affari” che, ai tempi in cui il politico di Serra San Bruno rivestiva la carica di assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociali, secondo l'ipotesi accusatoria avrebbe utilizzato in maniera illecita i fondi destinati al Credito sociale. Secondo gli accertamenti svolti dalla Guardia di finanza di Vibo Valentia, inoltre, alcune istruttorie che avrebbero potuto essere gestite dal personale interno alla Regione erano state invece affidate a un “Comitato di gestione” esterno.

A tal fine, secondo gli inquirenti, si sarebbe arrivati anche alla contrattualizzazione di cinque figure professionali senza l'avvio di idonee procedure di selezione a tutela dell'interesse della pubblica amministrazione. Da ciò sarebbe quindi scaturito un ingiusto vantaggio patrimoniale a favore dei cinque professionisti, pari alle somme percepite in forza dei contratti stipulati (237mila euro). Da qui il sequestro confermato dalla Cassazione, che ha dunque giudicato inammisibile il ricorso proposto dai legali di Salerno. Lo stesso consigliere regionale è tra gli indagati rinviati a giudizio dal gup di Catanzaro Claudio Paris. Il processo avrà inizio il prossimo 5 aprile.

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