La Corte di Cassazione, nell’accogliere il ricorso degli avvocati Paola e Francesco Stilo, ha ordinato alla Procura di Vibo Valentia l’immediata scarcerazione dell’imprenditore Santo Sergio Currà, 51 anni, della frazione Porto Salvo di Vibo e titolare di un villaggio-camping-ristorante in contrada Trainiti del capoluogo.
L’uomo, che in virtù della decisione della Suprema Corte è tornato in libertà, stava scontando un cumulo di pene pari a 7 anni e 4 mesi di reclusione per vari reati, quali evasione, ricettazione, furto, lesioni e violenza.
Secondo l’Agi, la prima sezione penale della Cassazione ha, infatti, stabilito che senza la notifica all’imputato dell’estratto contumaciale (quando cioè si è stati giudicati e condannati in assenza dell’imputato dal processo), la condanna non può divenire definitiva e va per questo annullato senza rinvio l’ordine di esecuzione della pena.
La decisione della Cassazione apre di fatto le porte a diversi casi del genere in tutta Italia di mancata notifica all’imputato dell’estratto contumaciale, con conseguente nullità degli ordini di carcerazione.