Mercoledì, 03 Aprile 2019 13:46

Parroco nega il concerto in chiesa per Matteo Vinci, il vescovo: «È luogo di culto non di spettacolo»

Scritto da Redazione
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LIMBADI – È nata un’accesa polemica, a Limbadi, dopo il rifiuto da parte del parroco della chiesa di San Pantaleone di autorizzare l'esibizione dell'orchestra giovanile "Falcone Borsellino", che il 9 aprile avrebbe voluto tenere un concerto nella chiesa in ricordo di Matteo Vinci, in occasione del primo anniversario della sua morte. Come si ricorda, il biologo fu ucciso con un'autobomba azionata, secondo quanto emerso dall'inchiesta "Demetra", da esponenti della famiglia di 'ndrangheta dei Mancuso.

A sollevare il problema è stata la fondazione "La Città invisibile" di Catania, che gestisce l'ensemble musicale, la quale per mezzo della fondatrice Alfia Milazzo ha espresso il suo disappunto rispetto al rifiuto del parroco, don Ottavio Scrugli, di ospitare il concerto all'interno della chiesa. Come riportato dall’Ansa il diniego al concerto sarebbe stato motivato dal sacerdote con una direttiva impartita da anni dal vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo. «Non so esattamente cosa sia accaduto a Limbadi – ha affermato il presule – tuttavia confermo che ho da anni impartito precise direttive sull'utilizzo delle chiese per i concerti, o altre manifestazioni simili. La chiesa è un luogo di culto, di preghiera e non di spettacolo. Tali direttive sono state emanate in ossequio a quanto stabilito da Giovanni Paolo II prima e da Benedetto XVI dopo, quindi nulla di nuovo».

 

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