Martedì, 13 Novembre 2012 20:06

‘Saggezza', l’ex assessore Zaffino accusato di violenza privata aggravata dal metodo mafioso

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mini bruno_zaffinoSERRA SAN BRUNO – Sta facendo non poco rumore la notizia dell’arresto di Bruno Zaffino, consigliere comunale eletto con il Pdl, nell’ambito dell’operazione “Saggezza” portata a termine stamattina dalla Dda e dai carabinieri di Reggio Calabria. Per lui, ex assessore della giunta guidata dal sindaco Bruno Rosi, i magistrati Sferlazza, Gratteri e De Bernardo, hanno formulato l’accusa di violenza privata aggravata dalla cosiddetta “mafiosità”, contestata nell’ambito dell’operazione che stamattina ha portato in carcere, oltre a lui, altre 38 persone, tra la Locride e le province di Vibo, Cosenza e Como. Zaffino, secondo l’accusa, avrebbe minacciato un rappresentante di un'azienda di Bari operante nella commercializzazione del legname, costringendolo con metodo mafioso a rinunciare alla vendita di 12mila pali di castagno per favorire invece l’azienda di Marcello Cirillo, 54enne di Fabrizia ritenuto dagli inquirenti vicino al boss ucciso Damiano Vallelunga.

In particolare, il consigliere comunale è accusato di aver agito per conto di Cirillo e di Franco Iantorno, “perché, in concorso tra loro (Cirillo e Iantorno quali mandanti, Zaffino quale esecutore materiale) ed allo scopo di trarne profitto, proferendo con tono minaccioso le seguenti frasi: "Non ti azzardare là a vendergli. .. non ti permettere ... a vendergli i pali ... nemmeno Stella che, altrimenti, vado io da Stella, chiamo io Stella e Stella non si permette ... e nessuno gli portano pali" all'indirizzo di un rappresentante della ditta Stella di Bari, operante nel settore della commercializzazione del legname, costringevano questi a non promuovere per conto della ditta Stella di Bari la vendita di 12.000 pali di castagno da 2 mt. ad una ditta operante in Sardegna ed, in generale, a non promuovere la vendita di simili prodotti per conto di terzi e a fornire a potenziali acquirenti notizie false circa i prezzi praticati nel settore, in modo da favorire l'attività del Cirillo. Con l'aggravante d'aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di cui all'art.416bis C.p.; in particolare avvalendosi della capacità intimidatoria derivante dalla appartenenza del Cirillo al "cartello" di cui al capo che precede e dalla sua vicinanza a Vallelunga Damiano”. I fatti a cui si riferisce l’ordinanza di custodia cautelare sono avvenuti a Serra San Bruno nell’aprile 2007. Nel provvedimento sono presenti anche altre intercettazioni telefoniche tra gli arrestati, che per i magistrati reggini proverebbero che “IANTORNO Franco aveva chiesto l'intervento di CIRILLO Marcello, ben consapevole del suo carisma criminale derivante dai suoi collegamenti con la cosca dei Vallelunga, affinché intercedesse con ZAFFINO Bruno per far ritirare dal mercato il rappresentante. Il CIRILLO aveva contattato ZAFFINO Bruno per chiedergli spiegazioni sul comportamento del suo rappresentante con gli acquirenti della Sardegna. ZAFFINO Bruno, dopo aver contattato e redarguito il rappresentante, riferiva a CIRILLO dì avergli intimato con frasi minacciose di non permettersi di proporre la vendita dei pali in legno. Sulla effettiva portata di tali frasi non sussiste alcun dubbio, posto che esse provengono dalla viva voce dello ZAFFINO, il quale si limita a riferire quanto da lui stesso detto e che non avrebbe avuto alcuna ragione per riferire circostanze diverse da quelle avvenute”. 

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    Dopo il successo dell’anno scorso, che ha visto i volontari del WWF impegnati nell’opera di sensibilizzazione alla conservazione del nostro patrimonio naturalistico nella suggestiva cornice del vivaio forestale “Rosarella” di Serra San Bruno, l’associazione ambientalista invita tutti ad un nuovo appuntamento con la biodiversità e il contrasto alle minacce che incombono su di essa. Attivisti, soci, simpatizzanti e cittadini, domenica prossima, dalle 10,30, saranno ospiti delle splendide strutture di Villa Vittoria a Mongiana, messe a disposizione dal Comando Provinciale del Corpo Forestale che ha risposto con entusiasmo alla proposta del WWF Calabria.

    La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.

    Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.

    Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.

    Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.

    Per arrestare la folle corsa verso la distruzione del pianeta (l’unico che abbiamo!), il WWF chiede il sostegno di tutti: sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi maggiormente sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione, oltre a diffondere le informazioni e sottoscrivere la petizione per chiedere sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche.


    WWF Calabria


  • Rinvenuto abete bianco di interesse naturalistico nel territorio del Parco delle Serre Rinvenuto abete bianco di interesse naturalistico nel territorio del Parco delle Serre

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