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Martedì, 26 Febbraio 2013 19:12

Serra, torna in libertà l'ex assessore Bruno Zaffino

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mini bruno_zaffinoSERRA SAN BRUNO – E’ stato scarcerato ieri Bruno Zaffino, ex assessore comunale coinvolto nell’operazione “Saggezza” della Dda di Reggio, che il 13 novembre aveva portato all’arresto di 39 persone in diverse province calabresi e nel Nord Italia. Il Tribunale della Libertà nel dicembre scorso aveva rigettato la richiesta di scarcerazione, invece ieri il Gip distrettuale di Reggio Calabria, Adriana Trapani, ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Giovanni Vecchio rimettendo in libertà l’ex assessore. Zaffino fu eletto consigliere comunale nelle fila del Pdl alle amministrative del maggio 2011: il suo boom di consensi lo portò ad essere nominato subito assessore nella giunta pidiellina guidata da Bruno Rosi, anche se poi fu defenestrato all'improvviso dall’esecutivo alla fine del 2011, con motivazioni evidentemente di facciata e poco veritiere. I magistrati reggini, nell’operazione antindrangheta scattata a novembre, per lui hanno formulato l'accusa di violenza privata aggravata dal metodo mafioso. Di fronte al Gip l’avvocato Vecchio ha invece sostenuto il venire meno della gravità indiziaria

, richiedendo che di fronte al sostituto procuratore della Dda Antonio De Bernardo si tenesse un nuovo interrogatorio del suo assistito e che fosse sentita anche la presunta vittima della minaccia. Il giudice ha accolto le richieste del legale di Zaffino e ha dunque stabilito il venire meno delle esigenze della custodia cautelare.

Pochi giorni dopo l'arresto di Zaffino il Prefetto di Vibo ha nominato una Commissione d'accesso agli atti per verificare l'eventuale sussistenza di infiltrazioni mafiose nell'operato dell'amministrazione comunale serrese e nella libera determinazione degli organi elettivi. Dopo essere stato defenestrato, Zaffino aveva inviato un esposto a diverse autorità, tra cui anche la Procura Vibonese, in cui sostanzialmente accusava Bruno Rosi di non aver detto la verità sulla sua esclusione dalla giunta, sostenendo che il vero motivo, rivelatogli dallo stesso sindaco, fosse la sua parentela acquisita con Salvatore Vallelunga, attualmente detenuto. Adesso, dopo la scarcerazione, Zaffino – che era stato sostituito dal primo dei non eletti – dovrebbe essere richiamato a far parte del Consiglio già dalla prossima seduta utile. 

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