Si tratta di Rosario Primo Mantino, Rosario Pompeo Tavella e Francesco Fortuna, tutti di Vibo Marina e ritenuti vicini dagli inquirenti al locale clan Mantino.
Il possesso, secondo quanto riportato dall’Agi, è stato celebrato con rito abbreviato e questo è valso agli imputati uno sconto di pena pari a un terzo. I tre avrebbero pestato con dei bastoni all’interno del porto due pescatori, al fine di costringerli a consegnargli delle quantità di pescato e dei tonni da trenta chili ciascuno.
Fondamentali per le indagini della Squadra mobile di Vibo e della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, le immagini dei sistemi di videosorveglianza all'interno del porto.