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Domenica, 18 Maggio 2014 15:22

Vibo, giro d’affari di auto rubate, clonate e rivendute in Germania. Due arresti

Scritto da Redazione
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polizia-di-statoL’operazione denominata “auto da sogno”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, ha portato alla luce un sistema illegale di riciclaggio finalizzato alla vendita in Germania di auto rubate in diverse regioni d’Italia: Molise, Abruzzo e Lazio. Ma le basi operative del sistema, agivano in Calabria, tra Vibo Valentia e Lamezia Terme. In pratica, le indagini, avviate nel 2012 e coordinate dal pm Alessandro Pesce, hanno permesso di far emergere un rilevante traffico di autovetture di dubbia provenienza effettuato direttamente nell’attività di Daniele Pirozzi, 32enne, residente a Vibo e titolare di una concessionaria. Proprio ai locali dell’azienda di Pirozzi, arrivavano veicoli di lusso e suv procacciati da Battista Lillo Odoardi, 41enne, di Lamezia Terme.

Infatti, i veicoli - due berline di grossa cilindrata e cinque suv del valore complessivo di 250mila euro - in seguito ai rilevamenti effettuati dagli inquirenti, sono risultati provento di furti commessi in tutta Italia. Le autovetture venivano riciclate attraverso il cosiddetto metodo del “tarocco”, ossia con sostituzione delle targhe originali e del numero di telaio identificativo con altri elementi distintivi di fantasia o appartenenti a vetture realmente esistenti e circolanti all’estero. I riferimenti dei veicoli venivano quindi riportati su una carta di circolazione falsata per ogni rispettivo autoveicolo. Se ne ottenevano delle auto clonate, da immettere sul mercato tedesco attraverso una vera e propria rete europea del riciclaggio.

Di conseguenza Pirozzi e Odoardi sono al momento accusati dei reati di riciclaggio, falso ideologico e materiale in concorso. Contestualmente i due, su esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Vibo, sono stati arrestati e posti ai domiciliari dagli uomini della Polizia stradale di Vibo Valentia al comando del vicequestore Pasquale Ciocca. Altre tre persone, rispettivamente di Vibo, Nicotera e Ionadi, sono state denunciate e sono attualmente indagate a piede libero per favoreggiamento.

 

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