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Venerdì, 22 Marzo 2019 12:54

I rischi delle nuove tecnologie, la Polizia incontra gli studenti di Fabrizia

Scritto da Redazione
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Si è svolto stamattina, venerdì 22 marzo, nei locali dell'Istituto comprensivo di Fabrizia, un incontro tra i ragazzi della scuola media e della terza, quarta e quinta elementare e gli agenti del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto "Conosci le mie emozioni" e dello "Sportello Pedagogico", attività portate avanti in un rapporto sinergico tra l'Istituto comprensivo e l'Oratorio della Parrocchia "Santa Maria delle Grazie" di Fabrizia. Un servizio che accompagna e si sforza di ascoltare i ragazzi e le loro famiglie nel percorso educativo e di crescita personale, attingendo alle risorse e alle responsabilità educative di ciascuno.

Don Ferdinando Fodaro, responsabile del progetto e la prof. Maria Carmen Aloe, vice preside, nel delineale il progetto hanno inteso realizzare un percorso che permetta alla scuola di «essere un luogo in cui le giovani generazioni non ricevano solo informazioni e conoscenze sulle varie discipline ma soprattutto quello, molto più ampio, di formare individui che possono inserirsi armonicamente nel mondo e nella società». Lo scopo del progetto, inoltre, è quello di «osservare e identificare i possibili “comportamenti a rischio” degli alunni che possono mettere in pericolo il loro benessere fisico, psicologico o sociale, oppure creargli qualche difficoltà». In questa linea, l’incontro tra i ragazzi e la Polizia di Stato ha voluto attenzionare il fenomeno del bullismo e i rischi legati ad un uso improprio della rete.

La dottoressa Patrizia Bucci, vice ispettore della polizia, ha aiutato i ragazzi che stanno crescendo a contatto con le nuove tecnologie, a capire la distinzione tra vita online e quella offline con i rischi che ne derivano. I ragazzi, che hanno fatto tante domande dimostrando interesse per l'argomento, hanno compreso la necessita di «difendersi con atteggiamenti non violenti, imparando a non girare, commentare, linkare messaggi che possono essere offensivi o dispiacere a qualcuno». La vera sfida, quindi, è quella di «imparare ad usare internet per comunicare rispettando la propria e altrui privacy, non reagire allo stesso livello, di non rispondere ai messaggi in chat o ai commento di sconosciuti, bloccandoli o segnalandoli».

L’incontro è il primo fra tanti messi in programma che da qui a maggio vedranno protagonisti gli alunni dell'Istituto di Fabrizia e le istituzioni per offrire un contributo educativo alla crescita delle giovani generazioni.