Mercoledì, 25 Aprile 2012 12:41

Il 25 aprile di Sharo: la memoria e l'orgoglio

Scritto da Marinella Gambino
Letto 2525 volte

mini DSCN8474Di seguito pubblichiamo uno scritto di Marinella Gambino in memoria del padre Sharo, compianto giornalista e scrittore morto il 25 aprile 2008.

Dal giorno della scomparsa di Sharo Gambino siamo stati testimoni di una mobilitazione straordinaria. Il mondo della cultura, la gente comune, la Calabria intera, parte dell'Italia, hanno voluto rendere omaggio alla figura dello scrittore, con una tale ricchezza di sentimenti, quale noialtri familiari non ci saremmo mai aspettata. Una partecipazione ampia e generosa, un affetto travolgente di cui siamo sentitamente grati. Nel mio modo di vedere, ho sempre ritenuto che mio padre, per le sue esequie, immaginasse qualcosa di esattamente eguale ai funerali del suo personaggio Mariano D'Alife, nel romanzo 'Concerto in re maggiore':

"Voglio che la mia dipartita, il mio commiato dal mondo, da voi, dai parenti, dagli amici, dai nemici (ne avrò?), non vi sia causa di fastidi. Perciò, niente funerali religiosi, niente 'tristi annunci' listati a lutto sui muri cittadini e niente corone di fiori; nessuno, nemmeno voi, dietro il feretro, che dovrà essere - se non sarà concesso di seppellirmi, come i certosini, a diretto contatto con la terra - di povere e semplici assi. Fatemi portare al cimitero alle prime ore del giorno nel modo discreto il più possibile, e seppellire sotto un tumulo contrassegnato da un paletto e una tavoletta con le mie generalità...". Questo l'ho sempre considerato il suo vero testamento spirituale, in ordine con quell'idea laica della vita e della morte che lo ha sempre accompagnato. Il resto, cioè le commemorazioni, le cerimonie e quant'altro, credo li considerasse una sovrastruttura, avulsa dall'idea stessa della fine. Ma, in sostanza, devo dire che quelle stesse celebrazioni, quegli onori che gli sono stati tributati, se certo non sono serviti a lui, al contrario per la nostra famiglia sono stati invece un privilegio; una eredità preziosa di affetti, della quale ci siamo arricchiti.

Mio padre era una persona schiva, riservata; mai una parola di troppo. Spesso, in una famiglia quasi tutta al femminile, noi lo prendeveamo bonariamente in giro, dicendogli che era un uomo fuori dal mondo: nessun pettegolezzo, nessuna lamentela. Aveva, veramente, il dono rarissimo di sapersi mettere nei panni degli altri. Benchè fortemente laico, non era del tutto estraneo ad una qualche forma di spiritualità cristiana. La sua mitezza, però, spariva quando, vestiti i panni di scrittore, faceva tuonare la penna, in virtù di una vis polemica, o ironica, che tirava fuori quando pensava le circostanze glielo richiedessero. Non per niente, si era fatto narratore di personaggi ribelli che erano quasi il suo marchio distintivo.

Per un altro aspetto della sua indole, egli odiava chiedere. Forse per orgoglio, o per una forma di libertà. Una volta ha detto di lui l'on. Giacomo Mancini, avendolo avuto stabilmente tra i collaboratori del Giornale di Calabria: "E' il calabrese migliore che io abbia mai conosciuto; pure quando avrebbe potuto, non mi ha mai chiesto niente". In effetti, mio padre ha avuto molte occasioni professionali, nella sua vita, delle quali, talvolta, arrivava a rammaricarsi di non averle sapute sfruttare. Ad esempio, non era riuscito ad entrare nella redazione regionale della Rai, di cui era stato pure uno dei primissimi corrispondenti - quando ancora c'era solo la radio, e lui faceva collegamenti quasi quotidiani in giro per la Calabria. Viveva a volte con angoscia la sua solitudine paesana, ma, nel contempo, con un sentimento ambiguo di amore e di forte appartenenza - confortato peraltro, lui fedelissimo ai legami e ai sentimenti, dalla vicinanza e dall'affetto della famiglia, degli amici, della moglie Melina della quale diceva che avrebbe voluto poter ritornare indietro nel tempo, solo per poter ricominciare tutto insieme a lei. Del paese scriveva: "Il paese! Questo male oscuro (ma non troppo), che ti si radica dentro quando sei ragazzo indifeso e quando in gioventù ti spinge, ti esorta, costringe ad allontartene come da cosa odiosa, di poi, con gli anni, assume toni ed aspetti poetici, si fa nostalgia, dolore, angoscia a volte e tu non aspiri ad altro che a tornarci per restarci dentro in un abbraccio di terra nera odorosa!". Per quanto poi, la sua vita e la sua carriera, direi anche la sua formazione, constino di esperienze diverse, anche lontane da Serra San Bruno: Cassari, Ragonà, e l'impegno con l'Unione nazionale per la lotta all'analfabetismo, in continuità con l'attività sociale per il Mezzogiorno avviata da Umberto Zanotti Bianco; gli anni trascorsi da vicerettore nel Collegio italo-albanese di San Demetrio Corone; la sua militanza nel circolo "Gaetano Salvemini" a Vibo Valentia; un'importante apparizione alla televisione inglese BBC per un'intervista sul tema della 'ndrangheta, la serie di conferenze in Svizzera e in Canada, sempre sulla mafia.

Ricordo che ce l'aveva a morte con quei versi della canzone "Calabria mia" laddove recita "Li megghjiu figghji si 'ndi ijru fora", perchè diceva lui: "Perdio, se proprio dobbiamo fare una graduatoria, i calabresi migliori sono magari quelli che restano!". E credo che, infine, il valore umano della sua avventura artistica ed esistenziale possa essere esempio lampante e positivo di come, in Calabria, la solitudine non deve per forza identificarsi con l'isolamento ma è ancora possibile, anche nella periferia, costruire centralità, valori e reti di relazioni. Questo ci ha insegnato lui che, con le sue opere, ha fatto dell'essere serresi, vazzanesi, calabresi, un valore aggiunto ed un motivo di orgoglio.

Concludo questa mia commemorazione, che forse è più prolissa di quanto sarebbe stato opportuno, lasciando ai lettori il testo di una poesia, "Il canto dell'usignuolo", scritta da un giovanissimo Sharo Gambino (1958), in una vena lirica non proprio originale, poi presto abbandonata per una produzione più propria.

IL CANTO DELL'USIGNUOLO

Il sole calò nell'onda, rapido,

impaziente di giungere

al convegno d'amore

negli abissi marini:

il cielo grondò luce di sangue

sui casolari sparsi,

sulla brughiera arsa dei colli.

Rabbrividì il ruscello;

un grillo irrise alle foglie

paurose della notte che scese

pallida all'orizzonte.

Allora l'ombra s'animò:

dal cespuglio,

come guglia d'un duomo,

s'alzò la preghiera

d'un'anima in pena. A note

calde, lievi, picchiettate,

più lunghe, più corte,

l'usignuolo narrò alla luna

la storia del suo dolore.

Pianse,

implorò.

Gli rispose in silenzio.

Tra i rami

passò gelida la Morte.

Anche Sharo Gambino certo, con la sua voce, ha animato l'ombra di una notte calabrese, intonando, "come guglia d'un duomo", con la sua produzione, diversi timbri e diverse tonalità di accordi e di suoni: tanti forse, quante sono le sfaccettature della vita e dell'umanità in Calabria. Conforta, noialtri che siamo rimasti e che gli vogliamo bene, una speranza: e cioè che, a differenza dell'animale evocato, la sua voce di intellettuale non debba conoscere la morte e possa consegnarsi interamente al futuro, come nell'Ode all'usignolo di John Keats, "che non calpestano le affamate generazioni".

Marinella Gambino

(le foto sono state scattate stamattina da Franco Gambino, fratello dello scrittore, nel corso dell'installazione "abusiva" e autogestita, organizzata dall'associazione culturale "Il Brigante", della targa in memoria di Sharo Gambino nella via di Serra a lui dedicata)

mini DSCN8481 mini famgamb mini DSCN8472
 

Articoli correlati (da tag)

  • Sanità, la proposta di Pasqua: «Prenotazioni e pagamenti tramite internet» Sanità, la proposta di Pasqua: «Prenotazioni e pagamenti tramite internet»

    «Effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia tramite internet, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili, evitando al tempo stesso lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici».

    Sono queste, in sintesi, le proposte avanzate dal consigliere regionale vibonese Vincenzo Pasqua e contenute in una mozione rivolta al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio.

    «Si tratta di un’iniziativa – afferma Pasqua – per snellire le procedure di prenotazione e pagamento delle visite specialistiche ed ambulatoriali nelle strutture sanitarie della Calabria. È una proposta tanto semplice quanto rivoluzionaria. L’idea – prosegue il consigliere regionale – è di permettere agli utenti della sanità calabrese di potere effettuare le prenotazioni e i relativi pagamenti utilizzando Internet, attraverso i portali istituzionali delle diverse Aziende ospedaliere e sanitarie o comunque nel modo che verrà ritenuto più opportuno. Uno strumento da affiancare a quelli già esistenti – ovvero gli uffici ticket e il Centro unico di prenotazione – che sia al passo con la tecnologia e permetta un notevole risparmio di tempo a chiunque disponga di una semplice connessione internet, da smartphone, tablet o pc, magari realizzando una apposita App. Ad ognuno, con la prescrizione del medico curante che contiene tutte le informazioni necessarie – continua Pasqua – sarà quindi consentito di effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili ed evitando lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici, che a volte richiedono addirittura, per chi non può farne a meno, un giorno di permesso dal proprio posto di lavoro. È assolutamente doveroso andare incontro alle legittime istanze della popolazione calabrese, ed è nostro compito, fare in modo che la qualità della vita di ogni singolo cittadino, dal primo all’ultimo, migliori in ogni campo. E come tutti sappiamo quello della sanità è un settore che tocca le vite di ognuno di noi. Nel 2018 la politica deve attivarsi ancora più di prima per sfruttare appieno le immense opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche. In questo caso, con la mia mozione intendo proprio massimizzare i vantaggi per l’utenza calabrese: fare risparmiare tempo ai cittadini, riducendo di conseguenza le file agli sportelli, ed offrire un servizio che costerà un’inezia all’amministrazione regionale ed è pensato per tutti».

    E ancora: «La mozione nasce da una serie di considerazioni preliminari: non di rado, infatti, abbiamo assistito al blocco del sistema delle prenotazioni delle visite mediche, dovuto a cause diverse. Dobbiamo tenere presente che simili ritardi ingenerano sfiducia e disagi nell’intera popolazione, con notevoli ricadute anche sul piano dell’efficienza del sistema sanitario regionale. Purtroppo c’è da considerare anche che alcuni strumenti adottati, come il numero verde o la possibilità di effettuare prenotazioni nelle parafarmacie, non è riuscita a colmare del tutto il gap esistente tra la domanda di servizi e le possibilità offerte. È inconcepibile assistere a file interminabili con persone sofferenti. Ecco perché, nell’era del digitale, bisogna sfruttare queste occasioni e migliorare quanto più possibile i servizi, specie nel campo della sanità e della tutela del bene-vita. Il fine della mozione – conclude Pasqua – è dunque quello di impegnare la Giunta regionale a volere verificare l’opportunità di attivarsi nella direzione e con le modalità che riterrà più opportune al fine di risolvere la delicata problematica».

  • Il Polo museale di Soriano aderisce alla "Giornata regionale dei Musei di Calabria" Il Polo museale di Soriano aderisce alla "Giornata regionale dei Musei di Calabria"

    Anche il Polo museale di Soriano Calabro aderisce alla “Giornata regionale dei Musei di Calabria “, organizzata dalla Giunta regionale e in programma per sabato, 24 novembre.

    L’iniziativa prevede l’apertura delle più importanti strutture museali sparse su tutto il territorio regionale e, tra queste, c’è anche il polo di Soriano il cui ingresso per quella giornata sarà gratuito. Inoltre, per come affermato in una nota dal sindaco Francesco Bartone, sono state «programmate iniziative volte a coinvolgere l’interesse del pubblico. La nostra cittadina spalancherà le porte del MuMar, della Pinacoteca, del Museo archeologico territoriale della ceramica medievale e del Gabinetto regionale dei disegni e delle stampe antiche della Calabria dove, tra l’altro, è conservato un corpus di carte geografiche originali dal ‘500 all’800».

    Le visite saranno guidate da storici dell’arte e archeologi, mentre in un laboratorio di ceramica ci sarà la dimostrazione della lavorazione artistica del maestro napitino Antonio Montesanti.

  • Operazione antidroga tra la Sicilia e la Calabria: perquisizioni anche a Vibo Operazione antidroga tra la Sicilia e la Calabria: perquisizioni anche a Vibo

    Operazione antidroga dei carabinieri di Siracusa che, a seguito di una vasta operazione, sono riusciti a smantellare un'organizzazione dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

  • Sanità, livelli essenziali di assistenza: maglia nera per la Calabria. La classifica Sanità, livelli essenziali di assistenza: maglia nera per la Calabria. La classifica

    Sedici sono state, in tutto, le regioni monitorate e soltanto 8 risultato in regola con la verifica adempimenti 2013. A guidare la classifica è la Toscana; stabile, invece, l'Emilia Romagna al secondo posto; perdono posizioni Piemonte, Umbria e Lazio, mentre a chiudere la griglia è la Calabria. 

  • Ghost, un nuovo arresto per espiazione pena Ghost, un nuovo arresto per espiazione pena

    112Nella mattinata odierna, i carabinieri della stazione di Soriano, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca, e guidati dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione per espiazione di pena detentiva, nei confronti di Francesco Ida’, 35enne, pregiudicato, nato a Gerocarne. L’uomo, arrestato per scontare una pena di 4 anni e 5 mesi di reclusione, è stato condannato per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

    Il provvedimento di arresto, emesso dalla procura generale di Catanzaro, è stato posto in essere in merito a quanto emerse a conclusione dell’operazione “Ghost” effettuata dalla Polizia di Stato all’inizio del 2009, con la quale è stata fatto luce su un giro di droga che avrebbe interessato nello specifico il territorio compreso tra i comuni di Pizzo, Soriano, Sorianello e Gerocarne.

    Ida’è stato accompagnato presso la casa circondariale di Vibo Valentia, dove venerdì scorso erano già stati condotti altri tre condannati - Giuseppe Capomolla, residente a Soriano; Pietro Nardo di Sorianello e Bruno Sabatino, residente invece a Gerocarne – interessati dalla stessa operazione antidroga.

Altro in questa categoria:

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)