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Martedì, 15 Marzo 2016 08:28

Serra perde il suo ultimo grande artista: è morto Giuseppe Maria Pisani

Scritto da Redazione
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SERRA SAN BRUNO - Nel pomeriggio di ieri si è spento nella sua casa di Soverato, all’età di 89 anni, il celebre artista serrese Giuseppe Maria Pisani. Formatosi nelle botteghe dei maestri artigiani del calibro di Gaetano Barillari, Vincenzo Minichini, Salvatore Scrivo e Salvatore Tripodi, fin da giovane Pisani si è distinto come uno dei più attivi e rinomati pittori e scultori di metà Novecento di tutta la Calabria.

L’estro artistico – ereditato dagli antenati, lo scultore Giuseppe Tommaso, i pittori Stefano e Venanzio, e soprattutto dal nonno Giuseppe Maria – nei suoi primi anni si concentra, in particolare, sulle tecniche del carboncino, della matita e della sanguigna, tipici della ritrattistica classica. La sua ricerca artistica giovanile – influenzata anche dalle opere di Salvatore Pisani, attivo in Lombardia – lo portò a “regalare” a Serra San Bruno i primi gioielli della sua carriera, quali la progettazione della scalinata in granito del Santuario di Santa Maria del Bosco e i disegni per la cancellata in ferro battuto del monumento ai caduti di piazza Azaria Tedeschi.

La fase successiva della sua carriera artistica, indirizzata anche alla scoperta dei temi sociali, porta Giuseppe Maria Pisani a dare vita ad opere capaci di conquistare l’attenzione della platea internazionale. Nel 1954 - come riporta il sito web artistipisani.it - crea la prima scultura realizzata in bronzo per la Certosa, una Madonna Immacolata, collocata oggi nel cortile del priorato. Nel 1958 dà vita al “Calvario di uomini”, un bassorilievo, anche questo in bronzo, esposto ancora oggi all’interno del cimitero monumentale di Brescia, sulla tomba del cugino Costantino Penna. 

E’ del 1961, invece, la porta in bronzo della Chiesa dell’Addolorata di Serra, la prima realizzata in Calabria. Un portone imponente alto quasi quattro metri sul quale sono scolpiti i sette episodi più significativi della Passione di Cristo. Altre importanti realizzazioni sono il busto del musicista Riccardo Zandonai (1960) per il Convento del Beato Sante di Pesaro;  la scultura "Ut unum sint", esposta nel 1963, in occasione della morte di papa Giovanni XXIII, presso la galleria d'arte "Lo sprone" di Firenze; il bassorilievo raffigurante "L’evoluzione della tecnica nel campo geodetico", con il quale risultò vincitore di un concorso nazionale di scultura, nel 1967; il San Bruno, realizzato nel 1979 per l’altare maggiore della chiesa di Santa Chiara a Toronto, commissionato dalla comunità italiana in Canada; due bassorilievi in marmo raffiguranti "San Girolamo" e "Giovanni XXIII" scolpiti nel 1978 per la chiesa dell'Assunta di Serra San Bruno; un altorilievo, del 1983, posto nel cimitero di Soverato, sulla facciata della cappella del dirigente della nazionale italiana di calcio Luigi Peronace; un bronzo alto quasi due metri, il monumento a San Bruno, oggi collocato nella piazza del municipio a Serra, e realizzato nel 1991 per il IX centenario della fondazione della Certosa calabrese; una “rivisitazione”, secondo una concezione del tutto originale, di una “Pietà", scolpita nel 1993, per la tomba della famiglia Calabretta nel cimitero di Serra San Bruno; il busto di bronzo di Mattia Preti, collocato nella sala dedicata al “Cavaliere Calabrese” del Museum of Fine Arts di Valletta, a Malta; quello di Antonello Gagini, realizzato per la città di Soverato e quello del poeta Bruno Pelaggi che si trova nel cortile di Palazzo Chimirri a Serra. 

Nonostante vivesse a Soverato da ormai diversi anni, a prova del suo attaccamento con la città natia, i funerali sono stati celebrati oggi alle ore 15.00 nella chiesa Matrice di Serra San Bruno. Con la sua morte Serra perde il suo ultimo grande artista.

Qui una galleria delle sue opere.