Ventisei ore di Conclave e poi la tanto attesa fumata bianca, seguita dall'annuncio dell'elezione a Pontefice del cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco. Un momento storico, immortalato da Salvatore Federico nel reportage che qui proponiamo ai nostri lettori, interamente realizzato il 13 e 14 marzo in piazza San Pietro.
Così come anticipato nei giorni scorsi sul Vizzarro, i rappresentanti dei movimenti “Progetto Salute Pubblica”, “Laboratorio di idee” e “Scriviamo insieme una nuova pagina per Serra” hanno concretizzato in vista delle elezioni comunali che si terranno nel prossimo giugno a Serra San Bruno, «un dialogo teso a stabilire le linee programmatiche idonee al rilancio amministrativo, sociale ed economico di Serra San Bruno».
Alla luce dei risultati sanciti dalle analisi di autocontrollo, eseguite dalla ditta Esi Lab Srl per conto dell’ente comunale, il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi, ha disposto con un’apposita ordinanza la non potabilità dell’acqua erogata dalla quasi totalità dei serbatoi annessi alla rete idrica cittadina. Le difformità ai parametri indicati dal D. Lgs. 31/2001, riscontrate nei campioni prelevati il 20 novembre scorso, hanno messo infatti in luce criticità riguardanti l’acqua in uscita dai serbatoi comunali di località “Ninfo” e “Guido", ma, soprattutto, anche di quella erogata dalle fontane pubbliche ubicate in località “Scorciatina”, in piazza San Giovanni, in piazza Mons. Barillari ed in Corso Umberto I, la stessa che finisce nella maggior parte delle abitazioni serresi.
VIBO - Sono in attesa di ricevere da mesi le spettanze arretrate e, non avendo ancora avuto certezze, i lavoratori della Provincia sono arrivati al punto di occupare questa mattina l'aula consiliare. La protesta, alla quale hanno preso parte i 379 dipendenti, si è resa necessaria dopo che, nella giornata di ieri, gli stessi lavoratori hanno incontrato, assieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, il presidente della Provincia, Andrea Niglia.
Al termine della riunione di ieri i dipendenti avevano annunciato lo stato di agitazione permanente, per poi avviare questa mattina l'occupazione. Proprio durante l'incontro sarebbero emersi i nodi connessi all'impossibilità di procedere al pagamento delle spettanze arretrate, visto anche lo stato di dissesto dell'ente e il mancato trasferimento delle risorse regionali, a cui si aggiungono le incertezze sul futuro degli enti intermedi legate alla riorganizzazione post-riforma.
Il presidente Niglia avrebbe spiegato infatti ai lavoratori che, ad oggi, non ci sono coperture a sufficienza per pagare gli stipendi e che, anzi, si rimane in attesa anche degli emonumenti regressi. Dovrebbero, quanto prima, arrivare i fondi da parte della Regione che consentirebbero per il momento di procedere al pagamento delle spettanze del solo mese di ottobre. L'incertezza, però, è legata agli stipendi di novembre e dicembre, per i quali la Provincia non è in grado di dare garanzie.
Ancora Niglia ha evidenziato proprio l'assenza di certezze, comunicando ai dipendenti dell'ente intermedio di contrada Bitonto che novità in merito ai fatti potrebbero arrivare solo col nuovo anno, probabilmente verso marzo. Come se non bastasse si paventa la possibilità di dover procedere a numerosi esuberi, circa 200, da trasformarsi in mobilità. Da qui la decisione dei lavoratori di occupare l'aula consiliare. La protesta dovrebbe andare avanti fino a sabato prossimo.
Si stanno svolgendo in queste ore le “operazioni aeree” per trasportare verso l’autostrada A3, e successivamente verso il Vaticano, il maestoso abete che sarà adibito ad albero di Natale in piazza San Pietro durante le imminenti festività di fine anno.
Le Squadre Mobili di Vibo Valentia e Catanzaro hanno tratto in arresto Nunzio Manuel Callà, 28enne, coinvolto nell'operazione "Gringia" scattata alla fine del 2012, che ha fatto luce su alcuni omicidi rientranti nell'ambito della faida tra le cosche del Vibonese. Callà è stato sorpreso in un casolare di campagna, a Spilinga. Assieme a lui c'era anche Bruno Pisano, finito in manette con l'accusa di favoreggiamento. Durante una perquisizione, gli agenti hanno trovato bottiglie di champagne, confezioni di gamberoni e 9.500 euro in contanti. Nel nascondiglio c'erano anche documenti che gli agenti hanno definito "di estrema importanza investigativa" e sui quali sono in corso accertamenti.