Lunedì, 23 Aprile 2018 21:04

«Comune di Serra allo sfascio per colpa dell’amministrazione Rosi»

Scritto da Redazione
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Ci sono volute oltre due ore per approvare tutti i punti all’ordine del giorno nella seduta del consiglio comunale che si è svolta oggi pomeriggio a palazzo Chimirri.

Assenti i consiglieri del gruppo di Liberamente Alfredo Barillari e Cosimo Polito, mentre tra le fila della maggioranza, l’unico scranno vuoto è stato quello del consigliere Brunella Albano. Per il resto, tutti presenti ad una seduta che si è fatta più accesa soprattutto durante la trattazione del quinto punto, quello relativo all’ approvazione del Dup (Documento unico di programmazione). Sulla questione, il consigliere ed ex vicesindaco Walter Lagrotteria ha fatto sapere che «ad oggi i debiti fuori bilancio ereditati dalla precedente amministrazione ammontano a ben 900mila euro. È inutile girarci attorno: a causa della grave situazione e alla scellerata gestione ereditata dalla passata amministrazione, dal punto di vista finanziario il nostro ente è in bilico e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità». D’accordo anche il sindaco, Luigi Tassone, secondo il quale «è giusto che i cittadini sappiano chi, realmente, ha sfasciato il nostro Comune, mandando in rovina anche diversi imprenditori del luogo».

Prima ancora, erano stati affrontati i punti relativi all’ approvazione «dei verbali della seduta precedente» e «del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari dell’anno 2018»; alla «verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie, che potranno essere ceduti in diritto di proprietà o in diritto di superficie» e all’ «approvazione del programma triennale dei lavori pubblici 2018-2020 e dell’elenco annuale dei lavori per l’anno 2018». Durante la trattazione di questi punti, i consiglieri di opposizione Rosanna Federico (Liberamente) e Jlenica Tucci (In Alto Volare) si sono rivolti ai componenti dell’amministrazione chiedendo loro delucidazioni «sulla scelta di mettere in vendita il mercato coperto, edificio che si presta a diverse possibilità di utilizzo» e sul «mancato utilizzo dell’ex carcere», situato all’ingresso della cittadina. A riguardo, Lagrotteria ha replicato, facendo riferimento a una serie di «regole tecniche che non rendono favorevole la rimodulazione per un diverso utilizzo», per quel che riguarda il mercato coperto, e all’ «incompletezza del progetto, caratterizzato anche da cinque anni di abbandono totale». Restando al programma triennale dei lavori pubblici, la Federico ha fatto notare la «mancanza di ogni indicazione su un possibile distacco da Sorical» ma la replica del sindaco non si è fatta attendere: «Il documento – ha detto Tassone – verrà presto aggiornato con l’inserimento di 200mila euro per il depuratore di località “Ninfo”, di ulteriori 250mila euro per il rifacimento della strada di via Vittorio Veneto e via G. Mastropietro e di circa 600mila euro per il rifacimento della rete idrica».

«È giusto che Serra e i serresi – ha aggiunto Tassone - sappiano come stanno realmente le cose: i precedenti amministratori, in virtù della loro scellerata gestione, hanno portato il nostro Comune sull’ orlo del fallimento visto e considerato che, fino ad oggi, abbiamo riconosciuto ben 900mila euro di debiti fuori bilancio». Sull’ argomento, la Federico ha contestato l’ «atteggiamento dell’amministrazione di recriminare, ogni volta, sull’ operato di chi c’era prima». Poi, durante la seduta, sono stati affrontati anche altri argomenti, come quello del randagismo (il sindaco ha precisato che, «nei giorni scorsi è arrivata un’altra interdittiva nei confronti della ditta che si era inizialmente aggiudicata la gara d’appalto. Abbiamo tentato di fare un affidamento diretto, ma questo non è stato possibile. E sicuramente non per colpa dell’amministrazione comunale»), la raccolta differenziata («a breve verrà avviato un nuovo progetto e si procederà allo spostamento dell’attuale isola ecologica») e agli lsu-lpu («si procederà all’ approvazione di una legge regionale»). La Federico ha lasciato l’aula al settimo punto, relativo al nuovo regolamento Ue sulla protezione dei dati personali e, in chiusura, sono stati riconosciuti alcuni debiti fuori bilancio. «Ci tengo a sottolineare – ha chiosato Tassone – che era prassi della passata amministrazione non costituirsi di fronte a processi importanti». Via libera anche al bilancio di previsione, per il quale «il Comune dovrà necessariamente incassare 6 milioni di euro».

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