Si tratta di uno stop temporaneo, in attesa di avere riscontri concreti rispetto a quanto emerso negli ultimi incontri istituzionali, primo tra tutti quello avuto – congiuntamente ai lavoratori della Provincia di Crotone – lo scorso 17 marzo con il governatore Mario Oliverio.
Una decisione, quella della ripresa delle attività, arrivata al culmine di un’assemblea tenuta ieri, e che sarebbe soprattutto scaturita dall’esigenza di voler tornare a garantire i servizi alla collettività. Le ultime ore si erano dimostrate particolarmente concitate, con i dipendenti che avevano ulteriormente inasprito le azioni di lotta a difesa della propria posizione retributiva e non solo. Attività che hanno portato i dipendenti dell’ente di contrada Bitonto a svolgere il ruolo di “testa d’ariete”, per un disagio generato dalla legge 56, vissuto in realtà in molti altri enti intermedi del territorio nazionale.
Si torna dunque alla normalità, almeno per il momento, più che altro per senso del dovere, sembra si possa intuire dalla presa di posizione dei lavoratori che tornano quindi alle proprie mansioni in un contesto comunque ancor più deficitario, tanto che negli ultimi giorni le criticità si sarebbero ulteriormente accentuate, in particolare per causa dell’inutilizzabilità della linea telefonica.
Lo stato d’agitazione, però, rimane, e se non verranno mantenuti gli impegni presi rispetto ai trasferimenti di fondi nazionali e regionali – garantiscono i dipendenti – si ritornerà a manifestare in maniera dura. Cosa che avverrà comunque già il prossimo 4 aprile, data per la quale è già stata annunciata la partecipazione dei lavoratori della Provincia ad una manifestazione sui "diritti per Vibo Valentia".
