Lunedì, 18 Marzo 2019 18:32

Serra, l’annuncio di Tassone: «Domani la giunta. Sono stato sul punto di dimettermi»

Scritto da Redazione
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Il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, ha ripercorso oggi pomeriggio ad “On the news”, sulle frequenze di Rs 98, i passi che hanno portato alla crisi che sta interessando l’amministrazione comunale ormai da settimane. Un’analisi che è partita dal fatto scatenante di questa crisi, l’uscita dal Pd di tre consiglieri di maggioranza, e che ha permesso a Tassone di spiegare: «Dal punto di vista umano, quando è arrivato il comunicato dei consiglieri Giancotti, Lagrotteria e Albano, ritengo sia stata fatta una grave scorrettezza, nel senso che potevano informarmi della loro decisione con un margine utile di giorni, invece lo hanno fatto per telefono solo 15 minuti prima della diffusione della stessa nota stampa».

Collegandosi a questo accadimento Tassone, rispetto al fatto che inizialmente avesse dichiarato che l’uscita dal Partito democratico dei tre “dissidenti” non avrebbe intaccato il prosieguo dell’attività amministrativa per poi fare invece un improvviso dietrofront, ha chiarito: «In alcuni momenti non è facile mantenere la lucidità, io sono molto attaccato alla squadra e ho cercato di tenerla assieme ad ogni costo, per questo inizialmente ho dichiarato che la rottura non riguardava l’amministrazione comunale. Poi ho meditato a freddo su quello che stava succedendo e sullo sfregio politico che si stava realizzando a danno mio e degli altri consiglieri, tra l’altro poco prima delle primarie del Pd, e sono arrivato alla conclusione di azzerare la giunta, ma l’ho fatto anche pressato dal resto della maggioranza». Tassone ha poi spiegato come la situazione interna al gruppo si sia aggravata giorno dopo giorno: «Hanno definito l’onorevole Censore “assetato di potere” – ha proseguito il sindaco –, non mi sembra un’espressione consona da attribuire ad un alleato interno al centrosinistra. Quindi il clima ormai era questo e non c’erano più le condizioni per andare avanti. Quando si parla di agibilità amministrativa si intende proprio questo. C’era un’incompatibilità caratteriale tra alcuni consiglieri comunali e altri, nello specifico uno di loro, Walter Lagrotteria, a un certo punto non aveva più rispetto delle gerarchie, tentava di scavalcare sempre tutti, anche il sottoscritto. Voleva fare il sindaco – ha continuato Luigi Tassone –, ma il sindaco fino a prova contraria oggi sono io. Se ne avrà la possibilità vuol dire che si candiderà in futuro e vedremo se gli sarà concesso di farlo dagli elettori. I “dissidenti” lavoravano da qualche mese per sfiduciare il sottoscritto, perché probabilmente hanno già in cantiere un altro progetto politico. Tanto che hanno lavorato anche di recente per convincere un altro consigliere comunale di maggioranza, che sarebbe stato il settimo, a sfiduciarmi».

«Non è vero che in Municipio erano sempre e solo presenti i tre consiglieri “dissidenti” – ha continuato ancora il primo cittadino –. L’esuberanza di qualcuno, piuttosto, ha portato gli altri consiglieri comunali a perdere la voglia e la passione di lavorare, da qui la loro assenza al Comune. Quando un sindaco deve perdere tempo a risolvere queste beghe, vuol dire che l’attività amministrativa viene penalizzata. Noi non siamo stati eletti per discutere tra di noi, ma per lavorare e risolvere i problemi del paese. Ecco perché ho deciso di azzerare tutto e estromettere i tre consiglieri dalla maggioranza e non nego di aver pensato alle dimissioni prima di aver rivolto un appello alle forze politiche sane presenti sul territorio. Ho lanciato un appello alle forze responsabili. Questo appello – ha continuato Tassone – è stato accolto da “In alto volare” e la discussione che se ne è originata è allo stato avanzato. Ho incontrato una delegazione di “In alto volare” e abbiamo deciso dei punti programmatici, di conseguenza nelle prossime ore dovrei procedere al varo della nuova giunta. Si apre una nuova fase che ritengo positiva per il territorio – ha aggiunto Tassone –, perché sinceramente commissariare il Comune per 14 mesi sarebbe stato una iattura e perché ci sono cose positive da portare a compimento. Abbiamo discusso della necessità di ultimare il Psc, di completare il distacco da Sorical, di rilanciare l’attività sportiva e di altro ancora». Rispetto alle accuse di "inciucio" espresse da alcuni componenti degli schieramenti avversari Tassone ha chiarito: «In questo paese non esistono liste monocolore, anzi c’è gente che si ritrova assieme in uno spezzatino fatto di tesserati in partiti di centrosinistra e partiti di centrodestra, c’è anche chi si professa addirittura anarchico e fa comunque parte di questi gruppi. Allora perché non possono stare assieme persone responsabili che hanno dimostrato negli anni di lavorare per il bene della comunità e che intendono arrivare ad un accordo programmatico per riscattare questo nostro paese? Allo stesso modo se avessero risposto all’appello i consiglieri di “Liberamente” mi sarei confrontato con loro tranquillamente. E si sta ragionando come movimenti civici e non come partiti, non è un discorso tra Partito democratico e Forza Italia».

Rispetto alla composizione della giunta che sarà annunciata dunque domani mattina il sindaco Tassone ha spiegato come, per quel che riguarda i componenti espressi dal gruppo di “In alto volare”, i due nominativi da proporre non sono ancora definiti. Ci dovrebbe essere di sicuro l’ingresso di Jlenia Tucci ma per il restante componente «c’è ancora in corso una decisione interna al gruppo di “In alto volare” sulla quale non voglio esprimermi perché sono fatti che riguardano una loro discussione interna».

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