Venerdì, 20 Aprile 2018 18:39

Serra, lo Slai Cobas: «Ad alcuni lsu-lpu è stato intimato di non prendere parte a un’assemblea sindacale»

Scritto da Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

Ci vediamo costretti a difesa e tutela dei nostri assistiti e di tutti gli altri dipendenti ex Lsu-Lpu in forza al Comune di Serra San Bruno, a rendere di pubblico dominio l’ennesimo abuso perpetrato dall’amministrazione comunale a danno di alcuni degli stessi lavoratori.

Il fatto risale alla mattina dello scorso venerdì 13 aprile, quando da organizzazione sindacale abbiamo tenuto un’assemblea aperta, convocata con largo anticipo e concessa dall’ente, alla quale avrebbero potuto – come previsto dalla normativa vigente in materia – prendere parte tutti i lavoratori, tesserati o meno, indipendentemente dall’organizzazione sindacale di appartenenza.

Nei minuti precedenti all’inizio dell’assemblea, programmata per le ore 9.00, ad alcuni ex Lsu-Lpu – per come spiegato dai lavoratori stessi – veniva riferito che alcuni dirigenti li intimavano a non prendere parte all’iniziativa. Per quanto comunicatoci il presunto motivo ostativo per la partecipazione alla riunione sarebbe stata la non iscrizione dei lavoratori protagonisti della vicenda alla nostra organizzazione.

Si tratta di circostanze intollerabili, contrastanti con tutti i principi in materia sindacale, atteso che, tra le varie prerogative e diritti sindacali riconosciuti dalla legislazione a tutti i lavoratori, quello dell’assemblea, nel limite del monte orario annuo consentito, è uno dei più importanti, in quanto luogo di confronto e discussione delle problematiche attinenti al lavoro svolto. Quanto accaduto quindi rappresenta certamente un chiaro connotato di condotta antisindacale, indipendentemente dal fatto che i lavoratori – come già detto – siano tesserati o meno, a maggior ragione perché l’amministrazione era stata informata per tempo del fatto che si trattava di un’assemblea aperta a tutti i lavoratori che avessero inteso prenderne parte.

Il tutto come esplicazione del principio di libertà sindacale di cui all’art. 39 Cost. che, come è noto, va considerato come libertà di aderire come di non aderire ad una determinata sigla come di cambiare sigla ogniqualvolta lo si voglia o, anche, di non aderire a nessuna sigla, senza che questo comporti impossibilità del lavoratore di partecipare comunque ad un’assemblea aperta e a far valere, nel caso, i propri diritti che si ricollegano direttamente allo status di lavoratori e non derivano certamente dall’appartenenza o meno ad un sindacato o dal fatto di non aderirne a nessuno.

Per questi motivi – anche per mezzo stampa – invitiamo nuovamente l’amministrazione comunale ad una maggior vigilanza sul rispetto, anche semplicemente verbale, dei relativi diritti sindacali che rappresenta certamente una delle questione fondanti nel delicato tema delle relazioni sindacali ed una delle estrinsecazioni più importanti della libertà e dell’attività sindacale nel suo complesso.

Nel riservarsi comunque ogni diritto si fa presente che eventuali reiterazioni di tali comportamenti ci imporranno di adire le vie legali per il rispetto del nostro ruolo e dei diritti dei lavoratori, assistiti e non, che chiederanno di essere tutelati.


Slai Cobas

Serre Calabre

 


 

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