Il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, ha emesso un’ordinanza con la quale vieta l’utilizzo dell’acqua potabile per scopi diversi dall’uso alimentare e igienico.
Il provvedimento è stato adottato con l’obiettivo di «eliminare gli sprechi» e, allo stesso modo, «ridurre i consumi», per «incrementare il riciclo e il riutilizzo». Il Comune di Serra San Bruno, infatti, secondo quanto si legge nell’ordinanza, ha ricevuto «diverse segnalazioni in relazione a carenze idriche, che potrebbero comportare, con l’approssimarsi della stagione estiva, condizioni di emergenza idrica». Anche per questo, è stato disposto il «divieto assoluto di utilizzo dell’acqua per innaffiamento di orti o giardini, impianti sportivi, aree a verde privato, lavaggio di veicoli, lavaggio di spazi e aree pubbliche o private, riempimento piscine, nonché ogni altro uso diverso da quello autorizzato». Le violazioni saranno punite con una sanzione amministrativa variabile da un minimo di 25 euro a un massimo di 500.
Copia dell’ordinanza è stata trasmessa anche al Comando di Polizia municipale, al Comando Stazione carabinieri, al Comando Stazione carabinieri forestali, al Commissariato di polizia e al prefetto di Vibo.