che pende sulle Serre come un’acuminata spada di Damocle ed in cui proporre potenziali soluzioni atte ad arginare questo grave stato di decadenza sanitaria, economia e sociale. Un secco rifiuto che il comitato ha incassato con l’ormai risaputa consapevolezza che il popolo delle Serre sia vittima di una politica che continua ad emancipare territori-elettorali con bacini più sostanziosi di quello in cui noi viviamo.
I rappresentanti del comitato hanno ribadito le criticità già note a S.E. il Prefetto ed hanno riferito quale sia lo stato di tensione che si respira attualmente nel comprensorio. Una tensione frutto del fatto che al momento non esiste alcuna struttura clinico-sanitaria capace di dare risposte concrete alle istanze di salute di 38.000 cittadini, lasciati alla mercé del proprio destino.
Anche le ultime evoluzioni, come la soppressione del servizio di puericultura nel consultorio, o l’ulteriore taglio dei posti letto privati nelle strutture convenzionate provinciali, vanno esplicitamente contro un’idea di sviluppo del territorio, anzi sono l’emblema concreto di come ormai anche i referenti istituzionali regionali e provinciali abbiano intrapreso una strada utile solo alla completa desertificazione dell’entroterra vibonese. L’incontro col Prefetto ha toccato altri punti oltre a quello dell’emergenza sanitaria, come il dilemma acqua potabile o lo smantellamento subito da altri enti ed uffici presenti fino a poco tempo fa nelle Serre ed oggi dislocati altrove. In seguito a quest’incontro ci sentiamo di confermare, se mai ce ne fosse il bisogno, che spetta solo ed esclusivamente ai cittadini continuare a ribadire con forza lo sdegno profondo che accomuna gli animi di un territorio abbandonato a se stesso, sul quale ormai da troppi anni si è abbattuto uno sciacallaggio di risorse e servizi emancipato dall’indifferenza dei rappresentati politico-istituzionali, che anche in questi giorni continuano a non proferire alcuna parola sul reiterato smantellamento della sanità delle Serre o sullo scandalo della gestione dell’acqua, scoppiato in seguito alle inchieste brillantemente condotte dai Nas e dalla Forestale sulla diga Alaco o su tutte le altre ingiustizie che stanno conducendo il comprensorio verso una prevedibile implosione.
Comitato civico Pro Serre