Prima la petizione del comitato promotore lanciata su change.org nel luglio scorso e poi le parole del diretto interessato che oramai non lasciano dubbi. Insomma, non è più un segreto il fatto che l’ex capo della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi, ambisca alla candidatura alla presidenza della Regione Calabria dopo la rottura con l’attuale presidente Oliverio, assieme al quale aveva lavorato per tre anni in qualità di numero uno della Prociv regionale. Tansi starebbe infatti lavorando da un po’ di tempo per attrarre «le istanze più genuine della società civile». Un progetto civico che secondo l’ex capo della Protezione civile calabrese dovrebbe puntare al coro degli “scontenti” che puntualmente alle elezioni registra la percentuale più alta, quella rappresentata dall’astensionismo.

Nell’ottica di creare una formazione competitiva, l’ex capo della Protezione civile starebbe da giorni tessendo nuovi rapporti anche nelle Serre vibonesi, al fine di comprendere il proprio peso elettorale anche a queste latitudini. Referente principale dell’ex capo della Protezione civile l’imprenditore spadolese Antonio Bruno Tassone, presidente di zona del Lions club vibonese che potrebbe essere interessato a scendere in campo alle prossime regionali proprio a sostegno del progetto di Tansi. «La volontà di Carlo Tansi di candidarsi in qualità di presidente alle prossime regionali non è più una novità. Far parte di un progetto politico completamente nuovo, che si ponga in contrapposizione alle logiche vecchi partiti è l’input che mi ha portato ad avere ultimamente uno scambio di opinioni e un confronto con lo stesso Tansi. Non nascondo dunque che mi piacerebbe far parte di un disegno del genere partecipando con una mia candidatura proprio nella lista guidata da Carlo Tansi. Ma siamo comunque ad una fase embrionale e alle prime valutazioni». Stando alle parole dell’imprenditore spadolese, sarebbe dunque al vaglio una sua possibile candidatura alle prossime regionali. Tassone, a suo dire, godrebbe già dell’appoggio di diversi gruppi politici ed associazioni formate da persone «stanche dell’abbandono crescente che i vecchi partiti hanno destinato ad un territorio troppo spesso dimenticato e dove sempre più giovani sono costretti alla partenza».