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Martedì, 23 Ottobre 2012 14:56

Una poltrona per due: Censore e De Nisi ‘pronti’ per il parlamento

Scritto da Salvatore Albanese
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mini presidente-provincia-vibo-de-nisiGià la vedo la provincia di Vibo, triste ed afflitta, seduta a sfogliare una margherita: “Resto? Non resto?” L’ultimo petalo le dirà che per lei, seppur giovane, la corsa è finita. L’estrema unzione arriverà fra qualche giorno, nel primo Consiglio dei Ministri del mese di novembre, quando sarà discusso il provvedimento che per la nostra regione interesserà oltre che Vibo, anche la provincia di Crotone. Da qui il via libera a svariate proposte, alcune delle quali molto fantasiose e poco percorribili.

L’associazione “LameziaLibera” ha avanzato l’ipotesi di un’unica provincia della costa tirrenica: Vibo Valentia – Lamezia Terme. Altri hanno parlato di un nostro assorbimento con Reggio, altri ancora, più realisticamente, con Catanzaro. Ancora comunque non è chiaro se si debba parlare di soppressione o riorganizzazione territoriale. L’unica certezza è che i prossimi consiglieri provinciali saranno definiti direttamente dalle amministrazioni comunali e non più dai cittadini.

E sul fronte politico si intravedono le prime reazioni. Francesco De Nisi, Presidente della Provincia di Vibo, è uscito allo scoperto dicendosi pronto alle dimissioni in cambio di una poltrona in Parlamento. Allora nel PD si agitano le acque. Il più inquieto sembra sia Bruno Censore che, in disaccordo con le linee guida del partito, ha prima inviato una lettera di ‘dissenso’ a Bersani, poi ha addirittura abbandonato anticipatamente il summit del 15 ottobre a Lamezia in piena polemica con i presenti (i parlamentari Minniti, Lo Moro, Marini, Oliverio ed il commissario D’Attorre). E mentre in una nota pubblica De Nisi, in vista delle primarie, ha espresso pieno appoggio al segretario nazionale, Censore si è detto ancora indeciso sulla sua scelta, non aderendo così alla ‘dichiarazione pro Bersani’ sottoscritta da tutti i consiglieri democrats regionali.

 La guerra interna per le candidature al Parlamento è iniziata anche nella nostra ex provincia: De Nisi e Censore stanno già scaldando i motori. Con il dubbio che qualcuno possa presentarsi ai nastri di partenza con motori non targati Pd. 

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