Sabato, 30 Marzo 2019 10:29

“Vazzano bene comune” sull’approvazione del bilancio: «Grande confusione ed errori grossolani»

Scritto da Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo:

Ci tocca, purtroppo, constatare che nel nostro ente ormai momenti importanti quale l’approvazione dei documenti contabili passano in sordina e al di fuori di ogni controllo. Come abbiamo già avuto modo di evidenziare in passato la predisposizione del bilancio si riduce all’assemblaggio di numeri al di fuori di ogni logica e di rispetto delle norme giuscontabili. Questo è quanto accaduto l’altra sera in consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2019.

Il nostro rappresentante Stefano Moscato ha parlato ad un consiglio sordo e distratto e le sue parole, ancora una volta, sono destinate a cadere nel vuoto. Tuttavia abbiamo voluto richiamare l’attenzione dei consiglieri comunali sul fatto che noi saremmo conseguenziali per cui ancora una volta porteremo all’attenzione degli organi di controllo quanto in sede consiliare abbiamo denunciato sottoscrivendo la segnalazione come è nostro costume. Noi non ci trinceriamo dietro ad esposti anonimi perché abbiamo il coraggio civile delle nostre azioni e perché abbiamo la “presunzione” di tutelare il bene comune.

Tre aspetti abbiamo attenzionato:

- La mancanza nel bilancio 2019 di un fondo spese legali. La costituzione e la determinazione dell’accantonamento del fondo rischi spese legali è necessaria e doverosa, e deve essere effettuata secondo i principi contabili delineati. Tale adempimento obbligatorio si rileva essenziale al fine di assicurare il rispetto degli equilibri di bilancio.

- La mancanza assoluta del fondo pluriennale vincolato certificato dallo stesso revisore.

- Si nutrono forti perplessità in ordine al corretto calcolo del Fondo crediti dubbia esigibilità sebbene sussistano gravi difficoltà nella riscossione. Ricordiamo che tale fondo è nato con una precisa finalità: evitare squilibri gestionali derivanti dal finanziamento di spese certe con entrate solo potenziali, o aleatorie, di cui non è certa la riscossione. Principio, questo, che consente di allineare il dato finanziario con quello di cassa e consentire, perciò, di sostenere spese basate solo su entrate certe ed attendibili.

Al riguardo abbiamo sottolineato macroscopici errori e contraddizioni negli atti depositati; nella nota integrativa al bilancio 2019 si legge testualmente “L’Ente ha accantonato una somma superiore al 100%”. Questa somma è pari a 11.688,60. Nella relazione del revisore dei conti questa percentuale si riduce allo 0,47%. E non finisce qui nell’allegato 10 Composizione dell’accantonamento a fondo crediti dubbia esigibilità la percentuale risale all’1,10%. È evidente che ci troviamo di fronte ad errori grossolani e a una grande confusione di cui nessuno si cura. La percentuale doveva essere l’85%. E tra l’altro dal calcolo del fondo sono stati esclusi i proventi del canone di locazione degli immobili la cui riscossione è pari a zero. Come vedete siamo lungi dal rispetto della norma e dall’obbligo contabile.

Per non parlare, poi, degli errori di contabilizzazione come nel caso dei Contributi statali per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. Come chiarito dal Ministero dell´Interno nelle Faq.

Orbene niente di tutto questo è stato fatto al Comune di Vazzano a ulteriore dimostrazione della impellente necessità di dotarsi di un responsabile del servizio finanziario prima che la situazione precipiti del tutto. Perché qui non si leggono e non si studiano nemmeno le circolari ministeriali. Riteniamo indispensabile e non più rinviabile procedere al potenziamento dei servizi finanziari, onde consentire alle diverse posizioni organizzative dell'azienda Comune, di essere supportate quotidianamente sul campo, nella consapevolezza che tale formazione debba imprescindibilmente estendersi alla classe politica, speso avulsa dalle problematiche tecniche. A Vazzano invece il responsabile del servizio finanziario è il sindaco che di contabilità non capisce un fico secco data anche la sua scarsa preparazione.

Concludendo denunciamo che relativamente agli atti contabili:

  1. le previsioni non sono pienamente attendibili e garantiscono il pareggio finanziario del bilancio solo formalmente;
  2. le fasi gestionali dell’accertamento e della riscossione registrano remore e ritardi.

In sostanza l’ente sta producendo negli anni bilanci in formale pareggio finanziario ed equilibrio economico e rendiconti solo formalmente in avanzo. Ma ha anche potuto dimensionare la spesa su livelli non compatibili con la reale capacità di acquisizione di risorse non realizzabili effettivamente. A lungo andare tutto questo ci porterà ad un punto di non ritorno.

Il consigliere Stefano Moscato

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