Mercoledì, 13 Dicembre 2017 13:30

Vazzano, l’allarme dell’opposizione: «Stop al taglio indiscriminato di alberi»

Scritto da Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

Con accanimento maniacale l'amministrazione del Comune di Vazzano e con l’assoluta mancanza di controlli da parte degli organi a ciò preposti, sta devastando un patrimonio naturalistico di alberi di alto fusto dell'età tra i 60-100 anni, ricadenti nel territorio del Comune in località Belforte.

Si tratta dell’area archeologica dell’antica Vazzano, Belforte antica Subsicinum citata nell’itinerario dell’Imperatore Romano Antonino Pio (86-161 d.C.) e patria di S. Onofrio e S. Elena sua sorella, tutti e due figli del Conte di Belforte. L’insediamento è stato fondato dai superstiti della romana Subsicinum, nella vallata del Mesima dove durante i lavori della Trasversale della Serre è stata rinvenuta un’antica strada romana. Una escalation che ha causato uno scempio del taglio indiscriminato con “taglio a raso” di decine e decine di esemplari.

Inoltre non esistono agli atti del Comune nessun progetto di taglio e di piantumazione divulgato attraverso il sito dell'Ente. Oggi denunciamo questo scempio ambientale dopo diverse segnalazioni da parte di cittadini inorriditi di quanto si sta compiendo sul nostro territorio comunale e di fronte all’inerzia dell’amministrazione comunale che fa finta di non vedere. Il nostro Sindaco dice di non sapere niente e pure nelle scorse settimane è stato avvistato in più occasioni a colloquio con la ditta in prossimità della zona. Bel modo di tutelare il patrimonio comunale. Noi non avevamo dubbi al riguardo. Un Comune con poche risorse cosa fa? Lascia tagliare a ditte forestiere alberi che appartengono al Comune e che in passato sono stati pagati decine di milioni di vecchie lire. E si fa finta di niente. Eppure il Sindaco rappresentante legale del Comune dovrebbe tutelare e implementare il patrimonio comunale e non lasciarlo incustodito e preda di estranei.

Questa mania del lasciar fare è una costante, sin dall'insediamento, dell'attuale amministrazione. Basta fare un giro per constatare gli innumerevoli ceppi degli alberi recisi a raso. Senza esagerare e senza strumentalizzare, a occhio e croce, il taglio indiscriminato ha riguardato un centinaio di alberi di proprietà comunale e che potevano fruttare all’Ente qualche decina di migliaia di euro. È qualcosa di abnorme e di inaccettabile. Oltre al danno ambientale denunciamo anche un grave danno economico nell’assoluta indifferenza di chi dovrebbe tutelare i beni comunali e valorizzarli. Eppure paghiamo un’unità per il controllo del territorio. Bel controllo, si devasta un territorio nel disinteresse generale.

Chiediamo se l’ufficio ha quantificato quanti alberi sono stati recisi e quanti alberi sono stati piantumati nel rispetto delle norme vigenti. È a conoscenza se agli atti del Comune vi è una relazione tecnico-illustrativa con l'individuazione e la catalogazione degli alberi da tagliare, se vi è un servizio fotografico degli alberi interessati? Il comando della Polizia Municipale a quale dovere d'ufficio ha adempiuto come atto probatorio dell'avvenuto intervento in caso di risvolto giudiziario? In questa assurda vicenda abbiamo notato, ancora una volta, molta superficialità e scarsa tutela dell'ambiente. Il sindaco che ha fatto una campagna elettorale improntata sulla tutela dell'ambiente, a noi pare che ce l'ha con la natura. Parafrasabile a quel famoso detto storico "dove passa Attila non cresce nemmeno un filo d'erba".

Il gruppo consiliare
Vazzano Bene Comune

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