Stampa questa pagina
Sabato, 05 Dicembre 2015 13:59

Vibo, Mangialavori nomina i nuovi vice coordinatori. Ma è polemica in Fi

Scritto da Redazione
Letto 1825 volte

Sono ore di tensione in Forza Italia Vibo Valentia: questa mattina, il coordinatore provinciale Giuseppe Mangialavori, ha dato notizia dell’avvio di una vigorosa riorganizzazione della struttura interna del partito.

«Un impegno che sarà svolto con determinazione, coerenza e passione, nella piena consapevolezza che la creazione di una nuova fase, aperta alla proposta e al confronto, possa apportare un contributo di crescita politica sia nell’ambito del centrodestra che del Vibonese stesso»

Con queste parole il consigliere regionale ha annunciato i nomi dei quattro nuovi vice-coordinatori del partito, tra i quali compare anche l’avvocato serrese, Michele Ciconte, oltre che Maria Rosaria Turcaloro, Raffaele Manduca e Tonino Daffinà. A questi si aggiungeranno, quali membri di diritto, anche i tre consiglieri provinciali: Giovanni Macrì, Francesco Galati e Gianfranco Ranieli.

Un coordinamento tutto nuovo, dunque, che sarà sorretto da un Comitato composto da referenti identificati nei Comuni del territorio, così come anche le segreteria cittadine – sempre secondo quanto annunciato dallo stesso coordinatore Mangialavori – saranno interessati da una massiccia rivoluzione, il tutto improntato «alle improcrastinabili esigenze di crescita del territorio».

Novità di rilievo quindi in Forza Italia, che non hanno però mancato di suscitare reazioni dal fronte, interno al partito, ma opposto all’area mangialavoriana, da dove, in particolare si è alzato il dissenso dell’ex coordinatore provinciale Valerio Grillo, che ha tuonato: «Nelle nomine è stato utilizzato un metodo che va verso la distruzione del partito e che conferma un modo di fare controproducente. Le nomine, che apprendiamo – spiega Grillo – solo dai mezzi di informazione, non sono assolutamente condivise, non scaturiscono da un dibattito interno e, anzi, ricalcano quella logica santelliana, elaborata nel chiuso delle stanze e non certo frutto di un dialogo e di un confronto, che ha portato alla nomina dello stesso Mangialavori».

«Rafforzare il processo di radicamento di Forza Italia – continua la nota stampa di Grillo, appartenente all’area del partito che fa diretto riferimento al consigliere regionale Nazzareno Salerno – significa lavorare per unire, coinvolgere, includere. Vuol dire aprirsi, non chiudersi a riccio. Dobbiamo, invece, prendere atto che è stata scelta una strada diversa: quella di dividere, anche al prezzo di smembrare il nostro partito».