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Sabato, 11 Giugno 2016 18:40

La Fortitudo Bologna del serrese Nazzareno Italiano a un passo dall’A1

Scritto da Salvatore Albanese
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Ne ha fatta di strada, ne ha messi a segno di canestri.

Nazzareno Italiano, nato a Serra San Bruno 25 anni fa, dopo un esordio tardivo nel mondo del basket che conta e una dura gavetta nelle serie minori, dal febbraio 2015 è sbarcato alla Fortitudo, il glorioso team bolognese che, anche grazie alle sue giocate, è adesso ad un passo dalla serie A1.

Nazzareno Italiano, ala forte, grazie alla sua grinta e al metro e 98 centimetri di altezza, è ormai divenuto l’idolo della Fossa dei Leoni, cuore pulsante del tifo del PalaDozza di Bologna. Nato a Serra, durante l’infanzia si trasferisce a Padova, dove milita nell'Orfeo e nel Patavium. Cresce nelle giovanili del Patavium Petrarca, per poi disputare alcune stagioni nel Rovigo. Qui si trasferisce e riesce anche a vincere un campionato di C2. Da lì una scalata senza freni che – passando per club del livello di Empoli, Santarcangelo e Piacenza – lo ha portato fino all’A2. Ed è proprio con addosso la casacca della Fortitudo da ormai oltre un anno, sta tentando adesso la seconda promozione consecutiva che, questa volta dovrebbe proiettarlo nella massima serie del basket nazionale. Una stagione iniziata sottotono ma che, via via, si è sviluppata in crescendo con Italiano capace di inanellare prestazioni sempre più convincenti, tanto da riuscire a strappare la maglia da titolare.

La regular season ha visto la Fortitudo chiudere settima, una posizione utile ad ottenere l’accesso ai play off dove, contrariamente alle previsioni, il team di coach Boniciolli ha liquidato prima Agropoli ed Agrigento, poi, in semifinale, anche il temibile Treviso che aveva chiuso il girone Est in testa. Archiviato l’incontro coi trevigiani, liquidati in gara 4 per 54-47 (serie 3-1), Italiano guarda adesso alla finale (anche questa da disputare al meglio delle cinque partite) che inizierà col match di domani, domenica 12 giugno, e che vedrà la “Effe” impegnata contro la vincente dell’altra semifinale, Brescia capace di avere la meglio in gara 5 su Scafati.

Italiano, protagonista anche di qualche battibecco con la tifoseria del Treviso, già comunque risolto, ha lasciato il campo alla fine dell’ultimo match leggermente claudicante per via di un dolore accusato al ginocchio, problema che però non dovrebbe mettere a rischio la sua presenza in campo per la finalissima, Bologna-Brescia, che vedrà il team vincitore ottenere la promozione diretta in A1.