mini pasquale_2SERRA SAN BRUNO - E' stata depositata proprio stamattina, presso la cancelleria del Tribunale di Vibo, l'istanza per la riapertura delle indagini sull'omicidio di Pasquale Andreacchi, 18enne serrese sequestrato, picchiato selvaggiamente e poi ucciso con un colpo di pistola in fronte nell'ottobre del 2009. A depositare la richiesta l'avvocato Giovanna Fronte, che si occupa del caso da poco tempo ma che probabilmente ha già trovato nelle indagini svolte in precedenza molti elementi da chiarire e da approfondire. In effetti, aveva destato molto stupore la notizia dell'archiviazione del caso avvenuta il 30 dicembre 2010; una notizia passata completamente sotto silenzio e di cui non erano a conoscenza neanche i genitori di Pasquale. E' stato proprio grazie ad un'altra richiesta presentata di recente dall'avv. Fronte che si è scoperto dell'archiviazione dell'inchiesta per omicidio e sequestro di persona

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini pasquale_con_la_madre_maria_rosaLa procura di Vibo Valentia ha archiviato il caso di Pasquale Andreacchi già un anno fa. Il 30 dicembre 2010, appena un anno dopo il ritrovamento dei resti del 18enne serrese, la Procura ha archiviato il procedimento che aveva aperto contro ignoti per sequestro di persona e omicidio. Tradotto: nessun colpevole per un omicidio efferato, un delitto assurdo che ha scosso la comunità serrese ma che è rimasto ben poco sotto la luce dei riflettori dei media nazionali. La notizia è di ieri sera, anche se l'archiviazione risale ad un anno fa, e gli stessi familiari di Pasquale sostengono di averlo scoperto solo nei giorni scorsi, dopo che la Procura ha risposto ad una richiesta specifica inoltrata dal loro  legale di fiducia, l'avvocato Giovanna Fronte, che si occupa del caso Andreacchi da pochissimo.

Pasquale, un ragazzone appena maggiorenne con l'unica passione dei cavalli, scomparve da casa la sera del 11 ottobre 2009. Un mistero, la sua scomparsa, durato due mesi. Mentre si inseguivano incontrollate le voci sulla sorte del ragazzo, la mattina del 9 dicembre viene fatta una macabra scoperta: un teschio umano con un foro di pallottola in fronte e un femore, fatti trovare in un cassonetto. Il 27 dicembre succede di peggio: un cacciatore del luogo trova dei resti umani e dei vestiti in un bosco di castagno poco distante da quel cassonetto. E' Pasquale: ci sono i suoi documenti e lo confermerà anche il DNA effettuato sui resti un mese dopo. I funerali, a causa delle lungaggini degli esami medici sulle ossa ritrovate, si svolgono diversi mesi dopo, nel maggio 2010. Si era parlato, sui quotidiani locali, di una potenziale pista riferita all'acquisto non pagato di alcuni cavalli, e ad alcune minacce che il padre avrebbe subito e che pare abbia denunciato. Ma nel registro degli indagati, per l'omicidio e per il sequestro di persona, non è stato iscritto nessuno. Il 30 dicembre dello scorso anno il caso è stato archiviato. I familiari, sgomenti di fronte alla notizia, annunciano che si opporranno all'archiviazione con ogni mezzo consentito dalla legge.

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