Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Giovedì prossimo, alle ore 10 e 30, presso la sede di Unioncamere Calabria a Lamezia Terme, sarà presentato il rapporto sull’economia del territorio calabrese, strumento di analisi e programmazione dei processi di sviluppo del territorio. Le criticità e soprattutto le potenzialità saranno il punto di partenza per un confronto costruttivo tra i Presidenti degli enti camerali calabresi, Paolo Abramo (Catanzaro), Michele Lico (commissario di Vibo Valentia) e Vincenzo Pepparelli (Crotone), e gli Assessori regionali Antonio Stefano Caridi, Assessore alle attività produttive, Luigi Fedele, Assessore per l’internazionalizzazione, la cooperazione e i trasporti, e Michele Trematerra, Assessore per l’Agricoltura e la Forestazione. Concluderà il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scoppelliti. L’incontro è l’occasione per un confronto con il Governo regionale per condividere misure e interventi. Questo il programma dell'iniziativa:
Ore 10.30
Introduce e coordina i lavori
Antonio PALMIERI, Segretario Generale Unioncamere Calabria
L’ECONOMIA REALE DAL PUNTO DI VISTA DI OSSERVAZIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO
Il valore dei territori
Paolo ABRAMO, Presidente Camera di Commercio Catanzaro
Michele LICO, Commissario Camera di Commercio Vibo Valentia
Vincenzo PEPPARELLI, Presidente Camera di Commercio Crotone
SCENARI ECONOMICI DELLA CALABRIA
Le prospettive di sviluppo della Calabria: scommettere su capitale
umano, reti e sostenibilità, per il rilancio dell’economia locale
Lucio DATTOLA, Presidente Unioncamere Calabria
ore 12.00
LE POLITICHE PER LE IMPRESE, L’INTERNAZIONALIZZAZIONE, L’AGRICOLTURA
Il senso della direzione che si vuole dare alla Calabria
Antonio Stefano CARIDI, Assessore Regionale Attività Produttive
Luigi FEDELE, Assessore Regionale Internazionalizzazione, Cooperazione e Trasporti
Michele TREMATERRA, Assessore Regionale Agricoltura e Forestazione
ore 12.30
CONCLUSIONI
Per la crescita e lo sviluppo, una visione del futuro
Giuseppe SCOPELLITI, Presidente Regione Calabria
“Rimetto il mio mandato nelle mani del Commissario regionale D’Attorre e del Presidente De Nisi, sperando che questo mio gesto sia correttamente interpretato e che da ciò scaturisca una discussione che possa portare rapidamente il Partito a scelte unitarie, ad una gestione condivisa e ad una nuova fase di rilancio politico”. Con queste parole Michele Mirabello, Assessore Provinciale al Lavoro, rassegna le proprie dimissioni. Il tutto accade durante l’Assemblea Provinciale dei circoli del partito democratico, tenutasi in data 12 aprile u.s. alla presenza del commissario regionale Alfredo D’Attorre. Come lo stesso Mirabello ha spiegato, il gesto non ha alcun intento polemico ma spera possa servire come stimolo e spunto di riflessione sull'intricata vicenda del PD a livello provinciale. Nel suo articolato intervento, l'ex assessore sottolinea l'importanza di rilanciare l'azione politica del partito,in modo da arrivare al congresso provinciale il più coesi possibile.
Di seguito il testo del manifesto affisso stanotte per le vie di Serra San Bruno:
“La verità la so io la sai tu e tutta la maggioranza”
Vorrebbero saperla anche i cittadini
Egr. sig. sindaco,
Le rivolgiamo la presente, con il rispetto dovuto all’istituzione che rappresenta, al fine di consentirLe di fare pubblicamente chiarezza su quello che, per tutti, è, ormai, diventato il “caso Zaffino”. Dopo le parole pronunciate dal suo ex assessore, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, riteniamo Lei debba intervenire. I cittadini hanno il diritto di sapere. Alla luce dei pettegolezzi, delle dicerie e delle illazioni Lei non può continuare ulteriormente a far finta di niente; tanto più che l’assordante silenzio con il quale, Lei e la sua maggioranza, state cercando di coprire l’intera vicenda rischia di assumere i tratti tipici dell’omertà.Erano baci di plastica quelli che il sindaco Rosi aveva lanciato alla maggioranza durante il consiglio comunale di Novembre. Aveva parlato di progetti pronti e squadra unita. Ci risvegliamo a Marzo e i progetti ancora non ci sono, probabilmente neanche la squadra. L’ultimo consiglio comunale ha scoperto gli altarini fra verità supposte e sguardi pidiellini spenti, delusi, incollati al pavimento come zerbini. Va di scena il quinto atto dell’era Rosi.
Primo punto all’ordine del giorno il caso Zaffino: 224 voti nel maggio scorso, palla al piede oggi. A tagliare la catena ci prova proprio il Sindaco che si arrampica nel tentativo di far credere che l’attuale crisi amministrativa sia causata dalla presenza di Zaffino. Se viene rimosso il paese si salverà, magari diventerà ricco: “le motivazioni sono puramente politico-amministrative”. Qualcosa non torna. Lo ribadisce la minoranza soprattutto il consigliere Mirko Tassone che ribatte: “il sindaco ha un dovere di chiarezza nei confronti della cittadinanza, che senso ha mandar via un solo assessore per rilanciare i piani della giunta?”. Arrivano altri inviti alla verità. Prima Raffele poi Lo Iacono. Intorno tutto tace. Anche i migliori oratori per una volta tanto non fiatano. Il capogruppo PdL Salerno, rimane in sordina, indifferente come un astemio all’Oktoberfest. Il sindaco Rosi, che ha sempre l’aria di quello che non poteva farci niente, non si smentisce. È come un processo fisiologico : “Gli assessori si nominano e si revocano!”. Come dire purtroppo d’autunno cadono le foglie. Sono cose che capitano.
La colpa di tutto viene riversata sull’ormai ex assessore come se fosse l’unico incapace nel dare un contributo all’azione amministrativa. Pochi minuti prima proprio Zaffino, leggero come una libellula, aveva testualmente tuonato: “Pregherei il Sindaco di dire quali sono le vere motivazioni della sua decisione. Deve avere il coraggio di sviscerare tutta la verità. Io ho presentato un esposto in Procura e in Prefettura, perché bisogna dire la verità. E la verità la sai tu, la so io e la sa tutta la maggioranza consiliare. Coraggio. Io sono qui!”. La nebbia inghiotte la maggioranza. Time out. Lo Iacono chiede 5 minuti per azioni concordate con il resto della minoranza. La ricreazione scade. Si torna in aula. Manca solo Zaffino, volatilizzato come Dracula all’alba. Poco dopo si volatilizza anche la minoranza che, lo annuncia Rosanna Federico, si autosospende fino ad un incontro chiarificatore con il prefetto. Anche i cittadini abbandonano l’aula. Ad assistere alla seduta rimangono in 4. Perfetti per un 3sette. Almeno per questo, se non per amministrare, l’esperienza non manca.
Serra profuma di commissario prefettizio. Siamo ai titoli di coda di quel maldestro viaggio su un filo troppo sottile.
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