mini ccarabinieriRiceviamo e pubblichiamo: Ieri mattina, 12 febbraio 2012, intorno alle ore 11.00 circa, il celere intervento di un equipaggio dei Carabinieri di San Nicola da Crissa ha scongiurato la morte di un minore. Il bambino, I.F. classe 2001, stava giocando sulla neve con i suoi amici, quando ad un tratto, colto da un malore, è rovinato inspiegabilmente al suolo sotto gli occhi increduli e sconvolti del padre e dei compagni di gioco. I Carabinieri, impegnati in un servizio perlustrativo della zona, scorta la scena, hanno subito soccorso il minore; valutata la gravità della situazione, nonché il pericolo di vita del bambino che, privo di conoscenza aveva assunto un colorito cianotico, i carabinieri hanno celermente individuato un medico del posto e con lo stesso, facendo da “apri pista”, soprattutto in quei tratti di strada resa impraticabile e ridotta ad un unico senso di marcia dalla neve e dal gelo, hanno trasportato repentinamente il ragazzino presso l’ospedale di Serra San Bruno.

Pubblicato in ATTUALITÀ
Sabato, 28 Gennaio 2012 19:36

Serra, interesse per le attività dell'Aics

mini aicsRiceviamo e pubblichiamo:
SERRA SAN BRUNO – Si registra grande partecipazione ed entusiasmo attorno ai progetti dell’Aics, ideati dal presidente del circolo zonale Francesco De Caria e portati avanti dall’istruttore sportivo Bruno De Caria, già noto all’attività socio-sportiva locale. Particolare interesse ha suscitato il progetto “Gioco-sport calcio a 5” che si svolge presso la palestra interscolastica, con 2 lezioni a settimana, con una partecipazione di ben 25 bambini di età compresa fra i 6 e i 10 anni. In questo caso, le finalità sono legate allo sviluppo armonico del bambino e fanno riferimento ai principi della polivalenza (le attività motorie devono avere carattere orientato allo sviluppo di capacità ed abilità la cui trasferibilità, valenza e validità sia molteplice) e della multilateralità (il nesso è con gli aspetti didattici, cioè i contenuti, i mezzi e la loro organizzazione). Successo anche per il progetto “A scuola di calcio a 5”, rivolto alle classi superiori e che offre insegnamento a 15 ragazzi. In generale, l’Aics si propone di intensificare le sue attività e di raggiungere rilevanti scopi: contribuire alla formazione motoria, da realizzarsi in ambiente sano, controllato da istruttori esperti; favorire e valorizzare la voglia di giocare dei ragazzi; educare il giovane a rispondere tecnicamente in modo efficace alle varie situazioni di gioco; formare ragazzi che possano successivamente dimostrare livelli adeguati alle qualità sportive apprese e inserirsi eventualmente nelle numerose società che formano il pianeta sportivo giovanile; arricchire il patrimonio motorio dei bambini affinché possa essere riutilizzato anche in altre discipline sportive; contribuire alla formazione di una personalità in cui l’insuccesso e la sconfitta non determinano sfiducia ma stimolano il desiderio di riprovare e di valutare laddove si è sbagliato; dare la possibilità di ricevere gratificazioni in quello che si fa, dosando opportunamente le difficoltà sia in allenamento che durante gli eventi agonistici, evitando esasperazioni o richieste di migliori prestazioni. Come spiega il presidente De Caria le attività sportive svolte “permettono di ampliare in modo naturale il patrimonio motorio del bambino, di favorire la conoscenza della propria corporeità, di sviluppare e di perfezionare gli schemi del movimento. Inoltre – aggiunge - a livello cognitivo, viene sollecitata la capacità di analizzare una quantità notevole di stimoli, di elaborarli e di produrre una risposta di comportamento adeguata alla particolare situazione di gioco”. Nello specifico, “lo sviluppo motorio viene perseguito in un ambiente sano, dove le attività sportive costituiranno un mezzo efficace per la formazione globale del bambino rivendicando, quindi, la centralità del bambino stesso, con le sue necessità, capacità ed aspettative. Gli apprendimenti dovranno essere il naturale risultato di attività tecnico-calcistiche svolte in forma ludica e giocosa che sfruttano l’innata voglia di giocare dei nostri ragazzi, arricchendone, quindi, il patrimonio motorio. Grande cura ed attenzione – precisa De Caria - verrà rivolta allo sviluppo della sfera sociale, alla formazione di una personalità e di un autonomia attraverso la giusta considerazione del confronto con gli altri, intesi come un momento di verifica. Si darà a tutti – conclude il presidente dell’Aics - la possibilità di ricevere gratificazioni in quello che fanno”.
Biagio La Rizza
Pubblicato in SPORT
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