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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Nella tarda serata di ieri, i militari del Comando Stazione Carabinieri di Serra San Bruno, coadiuvati da personale dell'aliquota radiomobile di Compagnia, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Rocco Cosmano, 50enne di Serra, ivi residente in contrada Tavolella s.n.c., per il reato di detenzione abusiva di arma clandestina e ricettazione.
Nel corso di una perquisizione eseguita presso l'abitazione del pensionato - che tra l'altro è già noto alle forze dell'ordine - i militari hanno rinvenuto, occultato all'interno di un tubo in pvc, interrato nel cortile dell'abitazione, un fucile doppietta, calibro 16 a canne mozze con impugnatura modificata, privo di marca e matricola. L'arma è stata posta sotto sequestro, mentre il 50enne, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Vibo Valentia, a disposizione della competente autorità giudiziaria.
Nella giornata di ieri i carabinieri della stazione di Soriano – guidati dal maresciallo Barbaro Sciacca – nel corso di una perquisizione effettuata preso il domicilio di I.L., 23 anni, residente a Sant'Angelo di Gerocarne, hanno rinvenuto un moschetto da guerra calibro 91/38.
Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, aveva celato l’arma sotto al proprio letto. Per lui, nella serata di ieri, è scattata la denuncia a piede libero per detenzione illegale di arma.
Un uomo di 32 anni, Stefano Emanuele, pastore, noto alle forze dell’ordine, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, della stazione di Vazzano e dello Squadrone Cacciatori, che hanno svolto una serie di controlli nei territori rurali delle Serre e, in particolare, di Pizzoni. L’uomo è considerato vicino ad elementi della 'ndrangheta locale. I militari hanno rinvenuto una doppietta calibro 12 con matricola abrasa completa di munizionamento (cartucce a palla unica ed a pallettoni) nell’ovile del pastore, a Pizzoni. L’arma era stata abilmente occultata sotto una mangiatoia e, ad un primo esame, è apparsa perfettamente efficiente.
Sono Giovanni Emanuele, 24 anni, e Giacinto de Marco, 23, entrambi di Soriano, gli arrestati nell'ambito dell'operazione "Calibro 12" condotta stamattina all'alba dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia. Emanuele, scampato a un tentato omicidio l'1 aprile scorso, è accusato di aver condotto una trattativa con De Marco per la vendita di cinque fucili di vario tipo. Le indagini coordinate dalla Procura vibonese, dopo mesi di attività sul territorio, e in particolare dopo l'escalation di violenza culminata con l'omicidio del 19enne Filippo Ceravolo, innocente, hanno portato anche ad una serie di perquisizioni mirate a scovare le armi della cruenta faida di 'ndrangheta in atto tra Soriano, Gerocarne e Sorianello.
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