pecoreLo scorso gennaio, a seguito di una denuncia di malattia infettiva trasmessa dal Servizio Veterinario dell’Asp di Vibo Valentia, era stata posto sotto sequestro l’azienda ovi-caprina di proprietà dell'allevatore 22enne S.C., sita in località "Croce ferrata" a Serra San Bruno. Il provvedimento all'epoca si era reso necessario in quanto furono riscontrati alcuni casi di brucellosi. Fattore, questo, che aveva determinato l’isolamento degli animali infetti, il sequestro di tutti i capi ed il divieto di qualsiasi movimento di ovini e bovini da e per altri allevamenti. 

 Ebbene, a due mesi di distanza il dipartimento prevenzione dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia ha disposto la revoca dell'ordinanza di sequestro, in quanto l'ultimo prelievo eseguito presso l'azienda ovi-caprina in questione ha dato esito negativo. Nonostante il provvedimento di dissequestro, però, vige ancora nei confronti di S.C. il divieto di vendita ed estrazione del latte e derivati.

 

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pecoreIn seguito ad una denuncia di malattia infettiva trasmessa dal Servizio Veterinario dell’Asp di Vibo Valentia, è stata posta sotto sequestro l’azienda ovi-caprina di proprietà dell'allevatore 22enne S.C., sita in località "Croce ferrata" a Serra San Bruno.

Il controllo effettuato a metà dicembre sui 191 capi appartenenti all’azienda, ha accertato quattro casi di brucellosi ovi-caprina - tutti su esemplari di sesso femminile - ed ha determinato l’isolamento degli animali infetti, il sequestro di tutti i capi ed il divieto di qualsiasi movimento di ovini e bovini da e per altri allevamenti. L’atto ha stabilito, inoltre, che i ricoveri e gli altri locali di stabulazione – nonché tutti i contenitori, le attrezzature, i mezzi di trasporto e gli utensili usati per gli animali – siano ripuliti e disinfettati sotto controllo di un pubblico ufficiale, mentre il fieno, la paglia, lo strame e tutte le sostanze venute a contatto con gli animali infetti siano immediatamente distrutte col fuoco o interrate previa aspersione con un prodotto disinfettante appropriato.

Già in precedenza all’atto di sequestro della stalla, per la stessa azienda – sempre dal Dipartimento di Prevenzione dell’Unità Veterinaria dell’Asp di Vibo – a tutela della salute pubblica era stato ordinato il divieto assoluto di mungitura, trasformazione e vendita del latte e di tutti i suoi derivati.

L’intero stabile è stato posto sotto sequestro fino ad eventuale revoca dell’ordinanza per evitare che la brucellosi ovi-caprina possa essere trasmessa a persone o ad altri animali.

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