mini realserraSERRA SAN BRUNO - Novanta minuti che valgono una stagione. Gli ultimi per il Real Serra che, domani, dovrà fare il possibile per superare il Cortale e dare, così, inizio ai festeggiamenti per la promozione in Seconda categoria. C’è bisogno dell’impegno di tutti per coronare un sogno. Non sono ammesse distrazioni. Anche perchè, al primo errore, si rischierebbe seriamente di compromettere una stagione iniziata bene. Poi, ad un certo punto, c’è stata una crisi di risultati, il cambio in panchina e l’arrivo di mister Gerardo Pisani che ha, un po’, risollevato gli animi. Alla fine, però, è arrivato un secondo posto che ha consentito ai giallorossi di poter giocarsi il tutto per tutto nella lotteria dei playoff. Per l’organico a disposizione, i serresi avrebbero dovuto vincere con largo anticipo il campionato. Senza nulla togliere alle altre squadre, ovviamente. Una serie di passi falsi nel girone d’andata, però, hanno contribuito in maniera notevole a costringere il Real Serra ad accontentarsi del secondo posto. Nell’incontro valido per la semifinale degli spareggi promozione di domenica scorsa, intanto, i vibonesi hanno superato senza grossi problemi il Jacurso. L’ incontro è stato dominato dalla squadra di casa che, per avendo concluso il match con sole due reti di scarto, ha creato più di qualche occasione da rete, dimostrando di potersela giocare con chiunque. Dopo il vantaggio, arrivato al 15‘ della ripresa grazie ad un calcio di rigore ben trasformato da De Caria, i locali sigillano il risultato a soli quindici minuti dal termine con un gran gol di Salvatore Zaffino.  A questo punto, per i ragazzi di mister Pisani basta soltanto vincere contro la Folgore Cortale, per poter festeggiare così la promozione in Seconda categoria. I vibonesi, però, dovranno fare attenzione, perchè la squadra di mister Catalano, oltre ad aver concluso la stagione ad un solo punto di distacco dal Real Serra, ha superato in semifinale il Don Bosco Jacurso. La compagine vibonese, invece, è reduce appunto dalla vittoria, ampiamente meritata, per due a zero contro il Jacurso. Domani, quindi, alle ore 16 si deciderà chi, tra il Real Serra e la Folgore Cortale, otterrà il pass per la promozione in Seconda categoria. La dirigenza, con a capo il presidente Masciari, per l’occasione invita i tifosi ad essere presenti in massa per l’ultimo appuntamento di questa annata calcistica, sostenendo la squadra nella gara che ha un sapore particolare tanto per i vibonesi, quanto per la compagine ospite.

 

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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mini prefettura_vibo«Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'interno, ha deliberato lo scioglimento, ai sensi della normativa antimafia di 6 consigli comunali: Polizzi Generosa (Palermo), Mascali (Catania), Quarto (Napoli), Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), Siderno (Reggio Calabria), San Calogero (Vibo Valentia), nonché‚ la proroga per 6 mesi dello scioglimento del Consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia)». E quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri di oggi. Proprio in questi giorni, intanto, ha concluso il suo lavoro di indagine la Commissione d'accesso che era stata inviata dalla Prefettura al Comune di Serra San Bruno

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mini relatori_libroSERRA SAN BRUNO – Ha saputo affrontare la ‘ndrangheta a viso aperto. Senza esitazioni. Senza tentennamenti. Ma con il timore, però, che proprio  la ‘ndrangheta, l’organizzazione criminale più potente al mondo, prima o poi gliel’avrebbe fatta pagare. E così, purtroppo, è stato. Tiberio Bentivoglio, testimone di giustizia e imprenditore reggino titolare di un negozio di articoli sanitari, ha fatto una scelta. Coraggiosa, certo. Ma che, da quel momento, gli avrebbe stravolto completamente la vita. Tiberio Bentivoglio ha scelto di non pagare il pizzo e di  sottrarsi alle ingiustizie ed alle malefatte della criminalità organizzata, in una terra, come la Calabria, nella quale la ‘ndrangheta decide tutto, persino i propri candidati alle elezioni comunali, provinciali e regionali.  La storia di Bentivoglio è stata oggetto di un libro, scritto da Daniela Pellicanò, dal titolo “Colpito, la vera storia di Tiberio Bentivoglio”, presentato nel pomeriggio di ieri nel salone di palazzo Chimirri. All’evento, organizzato dall’ associazione “Libera” e moderato dal giornalista Sergio Pelaia, erano presenti monsignor Giuseppe Fiorillo, coordinatore provinciale di “Libera”, Matteo Luzza, familiare di vittima innocente della criminalità organizzata, Giovanna Esposito, referente locale di Libera e lo stesso Bentivoglio. Il primo ad aprire gli interventi è stato Sergio Pelaia, il quale si è soffermato sul lavoro che l’associazione antimafia svolge quotidianamente, parlando altresì di “mentalità ipocrita ed individualista” in riferimento al caso di Pasquale Andreacchi, il diciottenne barbaramente ucciso ed i cui resti sono stati ritrovati in un cassonetto. “A Serra – ha concluso Pelaia – c’è quella mentalità mafiosa che porta ciascuno a mettere il proprio io, e il proprio 'clan' familiare, al di sopra di tutto”. Don Fiorillo, dal canto suo, ha definito Tiberio Bentivolglio “un esempio lampante di calvario e resurrezione”. Secondo Matteo Luzza, fratello di Giuseppe, ucciso dalla ‘ndrangheta diciotto anni fa, “la manifestazione di questa sera è l’ideale prosecuzione di quella dei 21 marzo scorso fatta proprio in questa cittadina”. Presente anche Bruno Censore, vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, il quale ha ribadito la necessità di  “rompere ogni muro d’omertà e ciascuno deve fare la propria parte. Non ho mai preso o voluto i voti dei mafiosi”. Il primo cittadino di Serra, Bruno Rosi, si è detto lieto per il fatto che Libera abbia deciso di organizzare questo evento nella cittadina montana sottolineando, inoltre, come sia  “necessario continuare in maniera incessante la lotta contro la criminalità organizza. Mi sento – ha concluso Rosi – al fianco di chi ha il coraggio di ribellarsi”. La conclusione dei lavori è stata affidata proprio a Tiberio Bentivoglio il quale, dopo aver fatto una cronistoria sugli ultimi anni della sua vita, ha detto di essere diventato “una preda che doveva dare delle risposte. Non è stato facile dire di no e ora anche se soffro non ne sono pentito. Il mafioso – ha concluso – è un vigliacco che mi ha sparato al buio e alle spalle mentre i coraggiosi siamo noi”.

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mini C5_giovanile_aicsGli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Del resto, non poteva essere altrimenti, considerata la dedizione di quanti hanno contribuito alla riuscita dell’evento. L’ Associazione italiana cultura e sport “Polisportiva delle Serre”, presieduta da Francesco De Caria, può ritenersi soddisfatta per come si è concluso il 1° campionato di calcio a 5 giovanile, al quale hanno preso parte ben 35 calciatori, tutti di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Alla cerimonia di chiusura erano presenti anche i vertici catanzaresi dell’ Aics, che si sono congratulati con lo stesso De Caria e con il segretario Andrea Capone per l’ottimo lavoro svolto in queste settimane. Al termine degli incontri, si è proceduto alla consegna ad ogni atleta dell’ attestato di partecipazione e della medaglia. Premiati il miglio giocatore (Flavio Marino), il miglior giocatore della categoria Primi calci (Lucas Siciliano), il miglior giocatore della categoria Pulcini (Maicol Simonetta), il miglior giocatore della categoria Esordienti (Luigi Valente) ed il capocannoniere del torneo (Simone Zaffino). In chiusura, il presidente dell’ Aics “Polisportiva delle Serre”, Francesco De Caria, ha ringraziato le attività commerciali che hanno contribuito alla riuscita dell’evento e tutti coloro i quali si sono prodigati alla sua realizzazione: l’istruttore educatore Furino De Caria, i collaboratori Brunello Albano, Gianni De Raffele e Francesco Franzè, e l’arbitro Giuseppe Dominelli. Il locale circolo dell’ Associazione italiana cultura e sport ha annunciato che farà il possibile per ripetere il campionato di calcio a 5 giovanile anche nei prossimi anni.

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Giovedì, 10 Maggio 2012 01:10

Serra, incendiate due auto

mini DSC00891SERRA SAN BRUNO - Ancora un atto criminoso, l’ennesimo, che va a turbare quello che ormai è solo il ricordo della pace in cui viveva immersa la cittadina della Certosa. Due auto, una Peugeot 307 SW ed una monovolume Citroen C4, sono state date alle fiamme all’interno del cortile di un condominio sito in via Aldo Moro, importante strada cittadina. Dell’incendio, sviluppatosi intorno alle 23.00 e di chiara origine dolosa, si è accorto un passante che ha visto le auto in fiamme e ha solertemente provveduto a dare l'allarme. Allertate immediatamente le forze dell’ordine, sul posto sono intervenuti una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione ed un’autobotte dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Serra. Domato l’incendio, ai militari dell’Arma è apparsa subito chiara la matrice dolosa dell’atto.

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mini AMMIRATAAlfonso Ammirata (foto) è il nuovo allenatore della Vibonese. Il neo tecnico rossoblu prenderà il posto dei dimissionari Elio Ferrante e Franco Viola. Nato a Palermo il 7 aprile del 1951, Ammirata ha una lunga carriera alle spalle. Al suo attivo tante avventure in Serie D (promosso con la Juveterranova Gela nella stagione 1995/96) e nei professionisti, con la stessa formazione gelese, con Juve Stabia, Igea Virtus, Vigor Lamezia, Real Marcianise, e pure in C1, nella passata stagione, ancora a Gela e in precedenza alla guida anche della prima squadra del Palermo nella parte finale della stagione. Da segnalare, inoltre, un quinquennio alla guida della formazione Primavera del Palermo. Nel pomeriggio odierno, dopo aver trovato l’accordo con la dirigenza rossoblù, il tecnico ha visitato l’impianto di gioco e domani mattina farà conoscenza della nuova squadra e poi dirigerà subito il suo primo allenamento con la Vibonese. «Abbiamo individuato in Ammirata – ha detto il presidente Pippo Caffo – il tecnico che può regalarci la salvezza e che può risollevare le sorti della nostra squadra. Bisogna reagire subito e noi crediamo ancora di poter centrare l’obiettivo della permanenza senza passare per i play out. Dobbiamo crederci. E poi speriamo anche che il suo arrivo serva per dare la giusta scossa a tutto l’ambiente. Tutti quanti dobbiamo lottare per mantenere il professionismo». Il presidente, che domani presenzierà alla presentazione ufficiale del nuovo tecnico, ha poi concluso il suo intervento rivolgendo parole di ringraziamento per il precedente staff tecnico: «Abbiamo preso atto delle loro dimissioni e la società che rappresento ringrazia Elio Ferrante, Franco Viola, Massimo Stalteri e Piero Martelli per quello che hanno fatto. Dispiace che il rapporto si sia concluso in anticipo, ma auguriamo a tutti loro le migliori fortune e le soddisfazioni che meritano».

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