mini palazzo campanellaNel corso della seduta di Consiglio regionale che si terrà stamattina, a partire dalle 11, a palazzo Campanella, ci sarà la sostituzione del Consigliere Francesco Morelli, in atto sospeso dalla carica perchè arrestato con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, con il Consigliere Giuseppe Morrone (proposta di Provvedimento Amministrativo n.158/9^ di iniziativa d'Ufficio; art. 4 bis, legge 19 marzo 1990, n. 55). Quello riguardante la sostituzione di Morelli sarà il primo punto all'ordine del giorno del Consiglio di stamattina, di seguito gli altri argomenti che l'Aula sarà chiamata ad esaminare.
2) Interrogazioni a risposta immediata:
Interrogazione n.144/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,M. FRANCHINO recante: "Sulla realizzazione dell’Aeroporto di Sibari"
Interrogazione n.151/9^ di iniziativa del Consigliere F. SULLA recante: "In ordine alla istituzione nella provincia di Crotone del Servizio Vigilanza e Controllo OO.PP. – Sismico – Supporto Tecnico Protezione Civile"
Interrogazione n.167/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,B. CENSORE,F. AIELLO recante: "Sulla gestione del sistema idrico calabrese e sulla società Sorical S.p.A."
Interrogazione n.168/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,B. CENSORE,F. AIELLO,A. DE GAETANO recante: "Sulle iniziative che si intendono adottare per consentire il pieno svolgimento delle attività del servizio di Vigilanza e Sorveglianza idraulica"
Interrogazione n.171/9^ di iniziativa del Consigliere E. DE MASI recante: "In ordine alla pianificazione delle politiche sanitarie nella provincia di Crotone"
Interrogazione n.176/9^ di iniziativa del Consigliere E. DE MASI recante: "In ordine alla mancata erogazione dei fondi per il completamento del Teatro Comunale di Crotone"
Interrogazione n.179/9^ di iniziativa del Consigliere G. GIORDANO recante: "Sullo stato dei pagamenti a favore delle farmacie ricadenti nell’ambito della ASP n. 5"
Interrogazione n.180/9^ di iniziativa dei Consiglieri D. TALARICO,E. DE MASI,G. GIORDANO recante: "In ordine alla situazione dell’Autorità Audit, per i controlli sulla spesa comunitaria"
Interrogazione n.182/9^ di iniziativa dei Consiglieri G. GIORDANO,F. AIELLO recante: "In ordine al fondo regionale per la concessione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione ai sensi della legge 9 dicembre 1993, n. 431"
Interrogazione n.183/9^ di iniziativa del Consigliere G. NUCERA recante: "In ordine alla mancata attuazione dell’articolo 22, comma 5, della legge regionale 7 agosto 1999, n. 23 (Norme per il trasporto pubblico locale)"
Interrogazione n.184/9^ di iniziativa del Consigliere G. GIORDANO recante: "Sul parere emesso dalla Commissione VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare in ordine al progetto di costruzione della centrale termoelettrica a carbone di Saline Ioniche"
Interrogazione n.185/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,B. CENSORE,F. AIELLO,A. DE GAETANO recante: "In ordine alle procedure avviate per la concessione del servizio di gestione dell'RSA di Marano Marchesato."
Interrogazione n.186/9^ di iniziativa del Consigliere D. TALARICO recante: "In ordine alla situazione dei lavoratori della società TESI S.p.A. in fallimento."
Interrogazione n.187/9^ di iniziativa del Consigliere D. TALARICO recante: "In ordine agli avvisi di pagamento emessi dal Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Meridionali del Cosentino"
Interrogazione n.188/9^ di iniziativa dei Consiglieri C. GUCCIONE,B. CENSORE recante: "Sul parere dell'ISPRA riguardo le variazioni apportate al Calendario Venatorio dall'Assessorato all'Agricoltura della Regione Calabria."
Interrogazione n.190/9^ di iniziativa del Consigliere E. DE MASI recante: "In ordine alle azioni previste dal Comitato di Indirizzo per l’attuazione del programma previsto dal Protocollo d’Intesa stipulato in data 14 luglio 2009 Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per l’energia e la Regione Calabria – Dipartimento per le Attività Produttive"
Interrogazione n.191/9^ di iniziativa del Consigliere D. TALARICO recante: "In ordine ai rischi connessi all’attraversamento dell’elettrodotto Feroleto – Savuto – Cosenza nei tratti che attraversano le frazioni di Pugliano nel Comune di Paterno Calabro, di Pianolago nel Comune di Mangone e di Valleggiannò nel Comune di S. Stefano di Rogliano"
Interrogazione n.193/9^ di iniziativa dei Consiglieri D. TALARICO,E. DE MASI,G. GIORDANO recante: "In ordine alla situazione dei lavoratori AFOR sottoposti alla cassa integrazione guadagni in data 29/11/2011"
Interrogazione n.194/9^ di iniziativa del Consigliere E. DE MASI recante: "In ordine alle azioni previste per il controllo della qualità dell'aria in loc. Donna Rosa - Marina di Strongoli"
Interrogazione n.195/9^ di iniziativa del Consigliere D. TALARICO recante: "In ordine alle Linee Guida per l'attuazione del PISR 'Minoranze Linguistiche ed Etnoantropologiche della Calabria' di cui POR FESR 2007/2013"
Interrogazione n.196/9^ di iniziativa dei Consiglieri G. GIORDANO,E. DE MASI,D. TALARICO recante: "Sullo stato di attuazione della deliberazione della Giunta regionale del 25 marzo 2010 n. 289 (progetto per la realizzazione del registro tumori di popolazione della regione Calabria)"
Interrogazione n.197/9^ di iniziativa dei Consiglieri D. TALARICO,E. DE MASI,G. GIORDANO recante: "In ordine alla cogenza delle norme che disciplinano l'attività di sindacato ispettivo dei Consiglieri regionali"
3) Proposta di Legge n.174/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione regionale ed attuazione nell'ordinamento regionale delle disposizioni di principio contenute nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150."
Relatore: G. CAPUTO
4) Proposta di Legge n.255/9^ di iniziativa del Consigliere F. TALARICO recante: " Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro nonché di efficienza e trasparenza dell'amministrazione del Consiglio regionale "
Relatore: G. CAPUTO
5) Proposta di Legge n.238/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Interventi a favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata – integrazione alla legge regionale 16 ottobre 2008, n. 31 "
Relatore: S. MAGARÒ
6) Legge regionale n. 24 del 18 luglio 2011, avente ad oggetto: "Istituzione del Centro Regionale Sangue" - Adempimenti conseguenti;
7) Mozioni ed interpellanze.

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mini TASSONE_RoccoLo scioglimento del Consiglio comunale di Nardodipace è stato disposto dal Presidente della Repubblica il 19 dicembre scorso, mentre l'11 gennaio è arrivata la pubblicazione del decreto presidenziale sulla Gazzetta Ufficiale. Dopo la decisione del Consiglio dei ministri, c'è stato l'immediato insediamento della commissione straordinaria (composta dai viceprefetti Leonardo Guerrieri e Carmelo Musolino e dal dirigente Gino Rotella) che guiderà il comune per i prossimi 18 mesi - prorogabili per ulteriori 6 mesi - fino a quando non si andrà a nuove elezioni e si ristabilirà l'agibilità democratica nell'amministrazione comunale del paese montano. Ad accompagnare il decreto del presidente Napolitano c'è ovviamente la relazione che il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri ha prodotto di fronte al Consiglio dei ministri, che in larga parte dovrebbe rifarsi alle relazioni stilate dalla prefettura di Vibo Valentia. Nella relazione della titolare del Viminale, che è ovviamente alla base dello scioglimento del Consiglio comunale di Nardodipace, vengono messe in evidenza le risultanze investigative della maxioperazione "Crimine", che nel luglio 2010 ha portato in carcere per associazione mafiosa, tra gli altri, anche «il padre e il cugino del vicesindaco pro tempore» Romolo Tassone, successivamente «assessore e responsabile del servizio finanziario». Rocco Tassone (foto), padre del vicesindaco, viene indicato come il «capo indiscusso della locale criminalità», mentre per Damiano Tassone, cugino del vicesindaco, sono stati chiesti 12 anni di reclusione.
Il prefetto di Vibo, sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica «integrato dal Procuratore di Vibo e dal Procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro», aveva già redatto una relazione il 29 settembre scorso, evidenziando «concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti degli amministratori con la criminalità mafiosa». La stessa «figura del sindaco – si legge ancora nella relazione – si è caratterizzata per lo scarso rispetto delle regole e la volontà di mantenere consolidati rapporti con le cosche». Funzionale a tale «stato di cose», secondo il ministro, si sarebbe rivelato «il mancato rispetto del principio di separazione tra l'attività di indirizzo politico e quella gestionale, atteso che la responsabilità di due dei servizi più rilevanti dell'ente, è stata riservata al sindaco ed all'assessore, già vicesindaco, che ha rivestito tale incarico fino al maggio 2011 e solo a seguito dei rilievi del Prefetto sull'anomala composizione della giunta, in palese violazione» di un decreto del 2000 «è stato revocato dalla carica assessorile, pur conservando la carica di consigliere». Viene rilevato, inoltre, che ci sarebbe stato «contesto generale di illegalità» nel personale del Comune e nell'affidamento degli appalti, con condizionamenti «evidenti» nella stabilizzazione degli Lsu «in numero sproporzionato», nelle assunzioni degli operai forestali, nella gestione «dei lotti boschivi» affidati a ditte «collegate a esponenti della criminalità», nel contratto di gestione dell'asilo nido stipulato con «coniugi e parenti degli amministratori, nonché figli di esponenti della cosca locale», nell'approvvigionamento di prodotti della mensa scolastica «illegittimamente affidato in via diretta» a un operatore del settore «collegato alla cosca locale». Proprio la stabilizzazione dei lavoratori socialemnte utili viene definita dal ministro nella sua relazione «indiscriminata, assistenzialistica e clientelare» e tra l'altro avrebbe causato un aggravio della «condizione di deficitarietà dell'ente». Dalle risultanze del lavoro ispettivo della commissione d'accesso agli atti è stato inoltre evidenziato che alcuni Lsu che sarebbero «legati da assidui rapporti di frequentazione con esponenti della criminalità organizzata, hanno avuto incarichi di diretta collaborazione all'interno dell'ufficio di staff del sindaco», mentre «la scarsa attitudine al rispetto delle regole, funzionale al mantenimento di consolidati rapporti con le cosche, è testimoniata dalla determinazione del primo cittadino di gestire direttamente la gara per il rinnovo del servizio di trasporto pubblico locale eludendo le previsioni del protocollo d'intesa, stipulato da tutti i Comuni della provincia, con il quale è stata istituita la stazione unica appaltante, in modo da estromettere la ditta che, fino al 2009, aveva svolto il servizio e favorire quella che risulterà aggiudicataria della gara. A carico del socio di maggioranza di quest'ultima società – si legge nella relazione – risultano precedenti tra i quali quello di associazione a delinquere».
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mini scalzo«Come ci si aspettava, non ci sono state sorprese dell'ultima ora. Si conclude l'era Traversa dopo appena sette mesi e con essa si conclude, per fortuna, uno dei punti più bassi e indecorosi della storia politica della nostra città». Salvatore Scalzo, capogruppo del Pd al Comune di Catanzaro, ufficializza con un video su youtube la sua disponibilità a ricandidarsi alla guida della città capoluogo di regione. Il giovane esponente del Pd spiega di avere «presentato la disponibilità alla candidatura a tutte le forze della coalizione di centrosinistra, alle quali spetta l'ultima parola». «Chiusa questa fase – ha sostenuto Scalzo su youtube – mi auguro che se ne apra una nuova, in cui la città possa prendere coscienza del progetto politico messo trionfalmente in piedi da Traversa e miseramente fallito in brevissimo tempo. Ad oggi sono amareggiato e deluso, come catanzarese e oltre ogni appartenenza politica, per come si è consumata questa vicenda. Da qui però voglio ripartire, da qui dobbiamo ripartire tutti quanti perché, ne sono sicuro, esistono pezzi di buona politica nella nostra città. Oggi – ha aggiunto – ci svegliamo da un grande disincanto, perché la fine della giunta Traversa evidenzia quei problemi di governabilità che più volte ho paventato assieme al resto dell'opposizione: mi rifiuto, infatti, di credere che le dimissioni di Traversa siano state determinate solo dalla scelta di mantenere il vitalizio da parlamentare. Gli ultimi due mesi sono stati da delirio della politica. Sono quindi soddisfatto del commissariamento predisposto dal prefetto Reppucci perché solo così era possibile operare secondo le regole. Non posso escludere, infatti che la sottoscrizione di atti sconcertanti per mantenere in vita il Consiglio e gestire dall'interno la fase preelettorale da parte della maggioranza, avrebbe offerto loro la possibilità di spostare un numero considerevole di voti». «Ora – ha proseguito – c'è da ricostruire, ora abbiamo bisogno di idee per capire come creare economia sul nostro territorio. Si apre così una fase di cambiamento, è questa una possibilità concreta e importante che questa volta, noi cittadini, non dobbiamo lasciarci sfuggire. Giunti a questo punto, voglio ringraziare i colleghi dell'opposizione in consiglio comunale. Seppur a ranghi ridottissimi, la forza delle nostre idee è riuscita a imporsi in Consiglio e di questo ne sono felice: era un segnale importante da dare a tutta la città». «Detto questo – ha detto ancora Scalzo – non posso che aggiungere che è chiaro: la vera alternativa al teatrino della politica cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, siamo noi. Il nostro progetto politico ha un ampio respiro, guarda ai problemi reali della città e per rendersene conto basta riprendere il programma elettorale che presentai nel maggio scorso. La nostra voglia di far nascere una città migliore si è rafforzata dopo questi sette mesi, vogliamo mettere in piedi un progetto che unisca chi vuole davvero lo sviluppo di Catanzaro. Concludo rispondendo ai tanti concittadini che mi fermano per strada per sapere se mi ricandiderò: ho già presentato la mia disponibilità alla candidatura a tutte le forza della coalizione di centrosinistra. A loro, ora, spetta l'ultima parola. Personalmente sono ampiamente disponibile a mettermi in gioco nel legittimo strumento delle primarie perché voglio che a decidere sia la gente e non solamente i tavoli dei partiti».

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mini Traversa-Michele-sindaco-CzL'intervento del Ministero dell'Interno, nella giornata di ieri, dovrebbe aver messo fine al poco edificante balletto inscenato a Catanzaro dopo le discusse dimissioni da sindaco del parlamentare Michele Traversa. La notizia, anticipata dal Quotidiano della Calabria, se da un lato non stupisce i molti che sostenevano l'illegittimità di qualsiasi soluzione che non fosse il commissariamento, dall'altro fanno riflettere sulla poca prudenza del prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, che si era sbilanciato sulla questione senza aver prima, evidentemente, consultato il Viminale, cosa a dir poco inconsueta per chi svolge il ruolo di massimo rappresentante del governo sul territorio. Ad ogni modo, a confermare la decisione dello scioglimento, è stato lo stesso Prefetto con una telefonata al vice sindaco Maria Grazia Caporale. Nella telefonata, di cui ha parlato il sito web del settimanale Corriere della Calabria, il Prefetto ha comunicato che la nomina del commissario avverrà quando saranno divenute esecutive le dimissioni di Traversa, cioè dopo l'8 gennaio. ''Il Prefetto - ha detto all'ANSA Maria Grazia Caporale - mi ha informato che il ministero ha optato per lo scioglimento e che la decisione e' stata trasmessa in via ufficiale anche in Municipio". La Caporale, vicesindaco non eletto, secondo le interpretazioni forzate fornite dalla maggioranza consiliare, avrebbe dovuto diventare sindaco facente funzioni fino alle elezioni della prossima primavera. Ma la decisione del Viminale, nonostante la chiarezza e la coerenza, soprattutto, con quanto dispone la legge, evidentemente non è bastata a convincere gli irriducibili che non si arrendono al commissariamento e vorrebbero fino all'ultimo che si optasse per la decadenza di Traversa, e quindi per il passaggio del timone in mano di un vicesindaco che non è stato nemmeno eletto. Ivan Cardamone, presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, non si arrende e addirittura sostiene, in una nota, che quella del Ministero dell'Interno sarebbe niente di più che una interpretazione. 

"La risposta fornita al Prefetto dalla Direzione centrale Utg e Autonomie locali del ministero dell'Interno non contiene alcun elemento di particolare novita' rispetto ad un quadro normativo che il Consiglio comunale ha tenuto ben presente nel momento in cui ha deliberato sull'opzione esercitata dall'on. Michele Traversa. Si tratta - ha dichiarato Cardamone - di un'interpretazione, sicuramente rispettabile, che gli uffici del Ministero hanno fornito sulla base degli elementi a disposizione e, cosa non trascurabile, con le procedure ancora non pienamente compiute. D'altronde, trattandosi del primo caso del genere in Italia la prudenza è d'obbligo. Quanto al rilievo contenuto nella lettera del Ministero, secondo cui la delibera del Consiglio comunale non sarebbe coerente con la manifestazione di volontà dell'on. Traversa, posso anticipare che il Consiglio, nella sua sovranità, produrrà in tempi rapidissimi un atto che dimostrerà pienamente la coerenza della procedura, essendo noi fermamente convinti che Traversa ha esercitato un'opzione, sollecitato dalla Presidenza della Camera, tra due cariche elettive, in virtu' di una sopravvenuta condizione di incompatibilita. E' del tutto evidente - ha aggiunto Cardamone - che l'attività del Consiglio comunale non è diretta ad una mera forma di sopravvivenza, peraltro limitata a pochi mesi, ma solo ad una ferma difesa delle prerogative costituzionali e democratiche di un organo legittimamente eletto dal popolo. D'altro canto, la stessa dicotomia interpretativa della ben nota sentenza della Corte Costituzionale tra Camera e Senato dovrebbe indurre a maggiore cautela e ad una riflessione da parte delle piu' alte cariche dello Stato, a cominciare dai Presidenti dei due rami del Parlamento, sui gravi effetti prodotti dalle decisioni contrastanti delle rispettive Giunte per le elezioni".

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Giovedì, 22 Dicembre 2011 17:12

Silurato l'assessore Zaffino

mini Pdl_Serra_San_BrunoSERRA SAN BRUNO - 221 giorni or sono una nuova squadra, questa volta targata PDL, saliva i gradini di palazzo Tucci e, tra le molte aspettative figlie delle faraoniche promesse fatte in campagna elettorale, si apprestava a sedere sui banchi della maggioranza. Una maggioranza legittimata da 1803 preferenze, assegnate da altrettanti cittadini che hanno deciso di dar credito al tanto sbandierato vento di cambiamento ed alla tanto ostentata sinergia comune-regione. 1803 persone che, tramite il loro candidato di fiducia, hanno consegnato le chiavi della casa comunale a chi prometteva discontinuità col passato ed una nuova, trasparente ed attenta attività amministrativa. La formidabile compagine veniva presentata agli occhi degli elettori come una squadra eterogenea, fatta da un mix, a loro dire perfetto, di altisonanti amministratori regionali e provinciali con tanto di garanzie alle spalle, di giovani leve pronte con il loro entusiasmo a dare nuovi imput e di affermati imprenditori disposti a mettere la loro esperienza a disposizione dell’intera cittadinanza. Una squadra, insomma, capace di dar voce ad ogni strato sociale nella nostra comunità, vogliosa di carpire i problemi che affliggono la cittadina ed i suoi abitanti e smaniosa di risolverli. 

Oggi, sette mesi dopo, alla notizia della revoca della nomina di un assessore, Bruno Zaffino, c’è chi dice “c’era d’aspettarselo”.

Se è vero, come è vero, che le urne hanno attribuito 1803 voti al PDL, è altrettanto innegabile che la maggioranza assoluta dei cittadini serresi, 2791 persone, abbia deciso di bocciare la lista dei berluscones. Durante la campagna elettorale, in molti consideravano quella del consigliere regionale Nazzareno Salerno una presenza più che ingombrante per la futura amministrazione. Si mormorava che in caso di vittoria sarebbe stato lui a gestire le fila dell’amministrazione, condizionandone l’intero operato. Le voci di corridoio non passarono in sordina e dai palchi pidiellini arrivarono le prime smentite. Tuttavia, il detto latino “vox populi vox dei” ha trovato la sua ennesima conferma già dal primo consiglio comunale, quando, in un clima di guerriglia urbana, il neo eletto capogruppo di maggioranza, dopo aver dispensato nomine e deleghe, ha preso il posto di comando per condurre la sua solitaria battaglia. Da solo ha iniziato a relazionare sull’ordine del giorno, da solo continua ad attaccare la minoranza, da solo si difende mentre il resto dei suoi rimane in silenzio, a guardare e forse sentire. Il copione non cambia, fino all’ultimo consiglio comunale, quando interviene per menar vanto degli assessori e della giunta. Intanto nel prosieguo della nuova stagione amministrativa, tra strafalcioni burocratici e presunte illegittimità, si arriva a silurare uno degli assessori, Bruno Zaffino appunto, l’imprenditore che, con i suoi 223 voti, è stato senza dubbio uno dei protagonisti della vittoria.

Un mese e mezzo fa, il nostro collaboratore Bruno Vellone, dalle colonne de “il Quotidiano”, aveva anticipato gli scenari di una possibile rottura tra gli assessori Polito e Zaffino ed il resto della maggioranza. Anche in quel caso arrivò puntuale la smentita. Il duo, dalle pagine dello stesso giornale, bollò come “insinuazioni prive di fondamento” le indiscrezioni. “Insinuazioni” divenute fatti. Fatti per i quali è lecito attendersi una spiegazione politica.

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mini consiglio_prov._21_dic_2011La Provincia vara il nuovo piano di dimensionamento scolastico: "un risultato importante" secondo l'assessore al ramo Pasquale Fera (foto), "un'ingiustizia", invece, secondo alcuni dirigenti scolastici e amministratori locali che ieri hanno protestato nel corso della seduta dell'assemblea che ha visto l'approvazione del piano. Tra chi sta protestando vibratamente contro il provvedimento, da segnalare il sindaco di Zungri Francesco Galati e il dirigente scolastico dell'istituo comprensivo dello stesso comune Maria Rosa Rizzo, il dirigente scolastico di Pizzo Francesco Vinci, la collega di Acquaro Caterina Barilaro. Di seguito il resoconto integrale del Consiglio provinciale di ieri in una nota diffusa dall'ufficio stampa della Provincia.

Il Consiglio provinciale ha approvato questa sera (ieri sera, ndr) il nuovo piano di dimensionamento scolastico, che sarà ora trasmesso alla Regione, la quale, a sua volta, deve comunicare al ministero l’assetto complessivo delle autonomie scolastiche calabresi, in aderenza alla normativa in vigore che regola la materia (riforma Gelmini). Sulla questione ha relazionato l’assessore alla Pubblica istruzione Pasquale Fera, che ha messo l’accento sul percorso concertativo che ha condotto alla redazione del piano, ringraziando Comuni, associazioni di categoria e sindacati per aver collaborato fattivamente alla sua elaborazione. «Dalla Finanziaria 2001 esistono paletti precisi, che negli ultimi anni sono divenuti ancora più insormontabili - ha spiegato Fera -. Sotto un determinato numero di studenti (600, parametro che scende a 400 unità per gli istituti presenti in aree montane, ndr) non è possibile mantenere dirigenze e autonomia. La progressiva riduzione della popolazione scolastica rende tutto più difficile. Si tratta di precise previsioni di legge che non possono essere eluse, che a suo tempo abbiamo contrastato e criticato in tutti i modi, ma con le quali dobbiamo comunque fare i conti, perché non decidere significa subire il commissariamento del settore, con la conseguenza che sarebbero altri a fare per noi scelte che riguardano invece questo territorio». Su questa premessa, Fera ha poggiato l’illustrazione del piano di dimensionamento, che, grazie ad una serie di accorpamenti tra scuole diverse ma limitrofe, limita al minimo le conseguenze negative sull’attuale assetto del sistema scolastico locale (in particolare vengono meno due dirigenze scolastiche a Vibo Valentia ed una a Filadelfia, mentre l’istituto di Zungri viene lasciato in reggenza), nonostante le indicazioni del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che - numeri alla mano - suggeriva per il Vibonese la soppressione di ben 18 autonomie scolastiche con le relative dirigenze. Un risultato, dunque, che l’assessore Fera ha definito molto importante, frutto di un difficile lavoro affrontato insieme con sindacati, amministrazioni comunali e rappresentanti di categoria. «Abbiamo cercato di salvaguardare i posti di lavoro, ma soprattutto l’offerta formativa complessiva - ha concluso Fera -. Magari non tutti saranno soddisfatti, ma sulla base delle normative vigenti questo era il massimo che si poteva fare». Di parere contrario il consigliere d’opposizione Nicola Crupi, che ha ventilato un utilizzo non corretto del parametro della continuità territoriale, chiedendo l’abolizione degli istituti omnicomprensivi e presentando, insieme al consigliere Francesco Pititto, un emendamento per l’accorpamento degli istituti di Zungri, Zaccanopoli e Spilinga, proposte poi bocciate dall’Assemblea. Prima della votazione finale ha preso la parola il presidente della Provincia Francesco De Nisi, che ha richiamato i consiglieri alle proprie responsabilità. «Stasera possiamo anche rimandare la questione (come era stato proposto dall’opposizione, ndr), possiamo decidere di non decidere, ma rischieremmo il commissariamento, con la conseguenza che una ventina di autonomie scolastiche andrebbero quasi certamente in fumo - ha ricordato De Nisi -. Il Consiglio, quindi, deve assumersi le proprie responsabilità e fare scelte che altrimenti farebbero altri, con ben peggiori conseguenze». Alla fine il piano di dimensionamento è stato licenziato con 15 voti a favore, 5 contrari e un’astensione. Si è quindi passati alla variazione di bilancio resasi necessaria per nuove entrate (in prevalenza fondi comunitari) pari a circa un milione e 600mila euro, sulla quale ha relazionato l’assessore al Bilancio Pasquale Fera. Un provvedimento che in teoria non avrebbe dovuto creare problemi alla maggioranza, anche in considerazione del saldo positivo della variazione al documento contabile, ma al momento della votazione, il consigliere Nicola Altieri non è riuscito a rientrare in aula in tempo per esprimere la propria preferenza, quindi si sono contati 10 voti a favore e 10 contrari. Situazione di parità che, come previsto dal regolamento, ha sancito la bocciatura della variazione di bilancio da parte dell’Assemblea. Ne è seguito un acceso scontro tra i consiglieri di opposizione (in particolare Crupi e Rodolico), che chiedevano la ratifica del voto, e quelli di maggioranza, tra cui lo stesso Altieri, che rimarcavano invece l’evidente volontà politica di approvare il documento. Al termine, è stato lo stesso presidente De Nisi a suggerire la soluzione, con la convocazione di un Consiglio straordinario entro la fine della settimana per l’approvazione della variazione. Infine, unanimità è stata riscontrata per l’approvazione dello statuto del Gac (Gruppo azione costiera) che riunisce i soggetti pubblici e privati coinvolti nello sviluppo sostenibile delle zone di pesca.

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mini s._abramoUrla, fischi, accuse e veleni. Non una giornata esaltante, quella di ieri, per il Consiglio comunale della città capoluogo di regione. Nel tardo pomeriggio è stata approvata, a maggioranza, la delibera con cui si chiede la decadenza del sindaco Michele Traversa. Con questa decisione dovrebbe essere evitato il commissariamento, anche se molti, non solo tra i banchi dell'opposizione, ritengono illegittimo questo atto. D'altra parte, però, è stato proprio il prefetto Antonio Reppucci a spiegare all'Ansa che "quella tracciata dal Consiglio comunale con la delibera in cui si parla di opzione del sindaco è una strada praticabile sotto l’aspetto giuridico". A guidare il Comune fino alle elezioni, quindi, dovrebbe essere l'attuale vicesindaco, Maria Grazia Caporale. Da alcuni cittadini presenti in aula sono arrivati dei fischi durante l'inno nazionale, fischi che hanno fatto solo da preambolo alle urla lanciate in seguito dai consiglieri delle opposte fazioni. L'ormai ex sindaco non si è presentato in aula, ma in compenso c'erano i lavoratori di Ambiente e Servizi S.p.a. - la partecipata che si occupa dei rifiuti a Catanzaro - il cui contratto scade il prossimo 31 dicembre. 

Intanto, da più parti si iniziano ad affilare le armi per l'ormai certa campagna elettorale. I maggiorenti catanzaresi del Pdl, in primis gli assessori regionali Mimmo Tallini e Piero Aiello, pare abbiano già individuato il successore di Traversa, che potrebbe essere proprio Sergio Abramo. L'ex consigliere regionale ed ex sindaco di Catanzaro per un decennio, che attualmente è presidente della Sorical, incassò un consenso bulgaro quando si ricandidò per il secondo mandato, ottenendo oltre il 75% dei voti.

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mini luigi-fedeleIl capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Luigi Fedele, ha commentato il bilancio di previsione 2012 che sarà discusso nella riunione del Consiglio regionale che si svolgerà tra poche ore. “Quello che sarà discusso in Consiglio regionale rappresenta documento contabile innovativo. Un bilancio che, nell’era della crisi, coniuga rigore e crescita, nel segno dell’azione intrapresa dall’Amministrazione Scopelliti. Sono giudizi affrettati quelli espressi dai colleghi del centrosinistra sul Bilancio 2012. Valutazioni che, di certo, non descrivono in maniera effettiva la vera ratio con cui è stato concepito il documento contabile della Regione Calabria”.

“All’interno della seconda commissione – aggiunge Fedele – è stato effettuato un lavoro certosino ed incessante mirato a redigere un atto che si caratterizza per gli elementi positivi frutto di una razionalizzazione oculata della spesa realizzata in un momento di grandi ristrettezze economiche. Al contrario di quanto dichiarato da alcuni consiglieri di minoranza, il documento contabile contiene capitoli destinati a finanziare i cosiddetti “settori sensibili” (politiche sociali, enti strumentali con elevato volume di personale, trasporti). Il bilancio della Regione riserva, infatti, la dovuta attenzione alle categorie sociali più deboli, dal momento che, ad esempio, 70 milioni di euro sono destinati per il lavoro ed il precariato, di cui 32,5 milioni per gli LPU, 18 milioni per l’ex fondo sollievo, 9,5 milioni di euro, 7,5 milioni di euro per altro precariato. Nel bilancio sono inoltre previsti 53 milioni di euro, quale quota a carico del bilancio regionale, per il comparto di spesa inerente alle attività di forestazione, che dovrebbero essere sufficienti, insieme ai 160 milioni di euro stanziati dalla Legge Finanziaria dello Stato per l’anno 2010, anche grazie all’attivazione, secondo quanto sostiene il Dipartimento, dell’istituto della cassa integrazione per un certo periodo di tempo, che dovrebbe comportare un risparmio di almeno 35 milioni di euro. In più, 3 milioni di euro sono previsti per la charteristica e per altri interventi nel settore della mobilità. Sono stati disposti emendamenti per deliberare il fondo assistenziale dei sordomuti e dei ciechi calabresi. Si è individuata, infine, una soluzione che va incontro alle esigenze del trasporto pubblico locale. Durante la seduta della Massima Assise, chiamata a votare una manovra che mira esclusivamente alle reali esigenze dei cittadini calabresi, sarebbe opportuno il contributo di una minoranza propositiva e non critica ad ogni costo e verso qualsiasi tipo di interevento adottato dalla Giunta Scopelliti”.

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mini municipio serraSERRA SAN BRUNO - Si tratta di uno dei rari casi in cui maggioranza e opposizione parlano con un'unica voce. Promozione dei valori di legalità e correttezza civile, emergenza sicurezza, condanna dei recenti atti intimidatori e solidarietà ai destinatari di tali vili gesti, no alla cultura mafiosa, no alla violenza e alla sopraffazione, no alla 'ndrangheta negli enti pubblici. Questi, in estrema sintesi, i punti cardine su cui si sono ritrovati d'accordo, senza se e senza ma, i rappresentanti della maggioranza e dell'opposizione in seno al Consiglio comunale di Serra San Bruno. Di seguito riportiamo integralmente il documento approvato all'unanimità dal civico consesso e trasmesso al Prefetto di Vibo Valentia, per come risulta dalla verbalizzazione del segretario generale dell'ente, dott. Giuseppe Lombardi Satriani.

La trattazione dell’argomento posto al primo punto dell’ordine del giorno, inizia con la relazione del sindaco: Esprimo solidarietà al cittadino Sergio Gambino, vittima di una vile intimidazione di cui non si comprende il senso e che va condannata senza se e senza ma. Lo afferma il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi.    Sarà ora compito delle forze dell'ordine - aggiunge - individuare la matrice di questo spregevole gesto e capire se sia riconducibile all'attività sociale, lavorativa o alla vita privata di Gambino. Sono certo che le autorità preposte riusciranno a fare piena luce sull'accaduto impartendo la giusta punizione all'autore (o agli autori) dell'intimidazione. Allo stesso modo occorre condannare l'insano gesto compiuto da balordi che hanno arrecato danni prima alla palestra interscolastica e poi alla scuola media e alla vettura di una insegnante, alla quale va tutta la mia vicinanza, e andare a fondo per comprendere se si sia trattato di un atto contro l'amministrazione comunale, contro l'amministrazione provinciale o se sia stata l'opera di chi non ha ancora compreso cosa sia il senso civico ed il vivere civile. Ad ogni modo, va specificato che, visto il verificarsi - prosegue il Sindaco - di questi accadimenti, ho fermamente voluto inserire all'ordine del giorno del già previsto consiglio comunale del 30 novembre il dibattito sull'ordine pubblico. Ribadisco inoltre che l'amministrazione che ho l'onore di guidare è stata e sarà sempre impegnata nell'affermazione della legalità e della trasparenza e condurrà una decisa battaglia contro le forze negative che si oppongono alla crescita sociale, culturale ed economica della nostra cittadina. Serra San Bruno, anche per la sua storia millenaria e per le sue tradizioni culturali, non può e non deve essere sede della sopraffazione e di vicende dai contorni poco chiari”.

Segue l’intervento dell’On Nazzareno SALERNO, Capo-Gruppo di Maggioranza Consiliare: Che la criminalità a Serra San Bruno stia vivendo una fase di dura recrudescenza e che l´allarme per la sicurezza in città sia ben altro è un dato di fatto. Le istituzioni sono all´erta e l´attività di controllo e di presenza sul territorio da parte delle Forze dell’ordine appare, senza dubbio, soddisfacente. Come soddisfacente e  meritevole di attenzione appare l’azione del Prefetto di Vibo Valentia, D.ssa Latella, che con impegno e dedizione si prodiga per l´ordine e la sicurezza pubblica, per fare il punto della situazione e per cercare di mettere a punto degli interventi efficaci sia dal punto di vista repressivo che, soprattutto, preventivo, tenuto anche conto dell’ importante azione di controllo che sta operando in molti comuni del territorio. Nella riunione odierna abbiamo tutti condiviso – continua l’On. Salerno - la necessità di promuovere una vasta e profonda azione sociale, ribellarsi a questo pericoloso sistema che alimenta la criminalità cittadina”. È intenzione dell’amministrazione comunale - conclude diffondere su tutti i media, dei quali si chiede la preziosa collaborazione non solo attraverso l’attività di denuncia, ma anche ospitando dibattiti, studi e approfondimenti informativi che possano consentire anche a coloro che ancora non se ne rendono conto, di comprendere la pericolosità sociale di quanto si sta verificando nel ns. territorio. Dobbiamo tutti adoperarci, nell´ottica di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per partecipare all´incremento della cultura della legalità nella nostra Serra San Bruno.

Abbiamo tutti condiviso – fanno notare i Capi-Gruppo di opposizione (Lo Iacono- Tassone Federico) - la necessità di promuovere una vasta e profonda azione sociale, da un lato per condannare questi episodi criminali, dall’altro per promuovere una più forte e determinata mentalità anticrrimine al fine di perseguire i fenomeni di criminalità diffusa nell’ambito del territorio. Occorre che questa mentalità cambi rapidamente, per debellare questo pericoloso sistema che alimenta la criminalità cittadina”.

A tal fine, il Capo-Gruppo LO IACONO ringrazia il Presidente del Consiglio Comunale per avere inserito questo argomento all’ordine del giorno, condanna con fermezza questi vili episodi criminali e si associa alla solidarietà già espressa nei confronti di Sergio Gambino e della maestra, vittime di atti intimidatori.  Il consigliere Lo Iacono prosegue il proprio intervento, precisando che il Consiglio comunale deve essere d’esempio per la comunità amministrata anche con delle iniziative simbolo a favore dell’ordine pubblico e della sicurezza.  A tal fine ricorda che non più di due anni fa, qui a Serra San Bruno, è stata organizzata la prima festa in piazza della Polizia di Stato che aveva come prioritaria finalità quella di avvicinare i cittadini alle istituzioni ed alle forze dell’ordine. Anche oggi, credo, sia necessario un nuovo gesto simbolico per favorire la continuità di quest’attività e dimostrare senza dubbio l’attenzione del Consiglio comunale per tali temi. Il consigliere Lo Iacono, propone, quindi, che anche qui a Serra venga affissa all’esterno del Municipio, con tanto di cerimonia pubblica, la targa con la dicitura “Qui la ‘ndrangheta non entra” ed, altresì, invita il Consiglio comunale ad approvare la proposta finalizzata a far patrocinare, da parte della Giunta comunale, la manifestazione, promossa dall’Associazione anti mafia “Libera”, che si svolgerà nel gennaio del 2012 nella nostra cittadina e nel corso della quale verrà anche manifestata solidarietà al cittadino Sergio Gambino vittima di un atto intimidatorio. Infine, il consigliere Lo Iacono evidenzia come l’andamento dei lavori del Consiglio comunale, poco rispettoso delle regole democratiche, si riverberi nei rapporti tra i cittadini portatori di posizioni politiche differenti e possa alimentare conflittualità all’interno della comunità. Infatti, la difficoltà nell’ottenere la parola e l’arroganza con cui vengono condotti i lavori in questo consesso evidenziano l’assoluta mancanza di rispetto delle più elementari regole democratiche.

Anche il Capogruppo TASSONE Mirko ringrazia il Presidente per avere inserito questo argomento all’ordine del giorno, condanna simili episodi di violenza e precisa che Serra San Bruno non è un’isola felice, come dimostrano questi episodi criminali che evidenziano una situazione grave che viene dal passato, basti pensare che ancora oggi nulla si sa della morte di Pasquale Andreacchi, il ragazzo serrese barbaramente ucciso l’anno scorso. Il Cons. Tassone, inoltre, condanna con fermezza gli ultimi episodi di violenza nei confronti del cittadino Sergio Gambino e dei danneggiamenti perpetrati nell’ambito del territorio e precisa che oltre all’intervento delle Forze dell’Ordine, occorre mettere in campo un tempestivo intervento pubblico poiché nell’ambito del territorio manca tutto per i giovani, a partire di un Centro di aggregazione giovanile. Concorda pienamente nella volontà dell’Amministrazione di esprimere solidarietà, nel perseguire la strada della legalità e raccomanda maggiore attenzione da parte di chi ha un ruolo pubblico. Tuttavia non posso non rilevare la continua mortificazione delle prerogative dei Consiglieri comunali di opposizione, i quali sistematicamente non ricevono risposta alle interrogazioni e alle interpellanze, come per altro ampiamente documentato dalla mancata risposta alle interrogazioni sulla potabilità dell’acqua e sul destino del Presidio ospedaliero Serra San Bruno, presentate lo scorso agosto e per le quali non  è ancora pervenuta alcuna risposta.

Ferma condanna per questi vili episodi criminali anche da parte del Capo-Gruppo FEDERICO, che nell’ associarsi alla solidarietà manifestata da tutto il Consiglio comunale a Sergio Gambino, auspica una rinnovata e più profonda azione sociale volta a diffondere la cultura della legalità e del rispetto, al fine non solo di combattere ma anche prevenire azioni di violenza e vandalismo che mortificano ed offendono la dignità dei cittadini serresi. Sottolinea, altresì,come legalità significhi anche rispetto delle regole del vivere civile in primo luogo in seno alla politica ed alle istituzioni che hanno il dovere morale e sociale di dare l’esempio con comportamenti all’insegna della democraticità e del rispetto reciproco. Concorda pienamente con quanto espresso dagli altri componenti il Consiglio comunale e approva unitamente a tutti presenti le proposte del Cons. Lo Iacono di  affiggere una targa all’esterno del Palazzo Municipale con la seguente dicitura «Qui la 'ndrangheta non entra» e di impegnare la Giunta Comunale affinché venga patrocinata la manifestazione pubblica che si terrà a Serra San Bruno nel prossimo mese di gennaio, nel corso del quale verranno trattati temi della legalità e della cultura anti mafia con la partecipazione dell’Associazione “Libera”.

IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA ALL’UNANIMITA’ E DISPONE LA TRASMISSIONE DI  QUEST’ATTO A S.E. IL PREFETTO.

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mini Nicola_DAgostinoVIBO VALENTIA - La maggioranza di centrodestra che sostiene la giunta D'agostino è "franata" sui rilievi mossi dalla Corte dei conti al bilancio di previsione 2011. E' quanto sostiene, in una nota, il gruppo consiliare del Pd al comune di Vibo, che non manca di lanciare qualche frecciata anche ad altri componenti della stessa opposizione consiliare. Di seguito riportiamo integralmente il comunicato stampa dei democrats vibonesi.

"Al Consiglio Comunale del 16 dicembre alle ore 16.00 la maggioranza consiliare è franata sulla richiesta letta dal Consigliere Talarico, a nome di tutti i consiglieri del PD, di discutere preliminarmente ed in via di urgenza,  prima dei previsti  punti 1 e 2 dell’ordine del giorno relativi alla Variazione di Bilancio del esercizio finanziario del 2011 (punto 1) e all’assestamento generale (punto 2), della deliberazione nr. 466/2011 della Sezione Regionale di Controllo per la Calabria di Catanzaro pervenuta al comune di VV in data 7/11/ c.a. La sopra citata nota della corte dei Conti bacchetta sonoramente l’operato della Amministrazione D’Agostino in relazione al Bilancio previsionale del 2011. Per il PD, che aveva già denunciato a gran voce l’inosservanza delle leggi e regolamenti contabili e il dissesto dell’Ente, non è possibile approvare gli assestamenti di bilancio senza prima aver preso almeno atto della delibera della Corte dei Conti e ciò soprattutto in considerazione che la notifica dell’organo di controllo è pervenuta al Comune prima delle delibere di Giunta che hanno approvato la variazione l’assestamento di Bilancio (date del 22 e 29 novembre). Per il PD è di tutta evidenza che le pratiche portate all’ordine del giorno non rispecchino le prescrizioni imposte dalla Corte dei Conti ed infatti, alla richiesta di prendere atto in via preliminare delle determinazione della Sezione di Controllo, la maggioranza consiliare si è 'squagliata' uscendo dall’aula. Ed infatti la votazione sulla messa all’ordine del giorno è stata bocciata dalla maggioranza consiliare con 15 voti. I consiglieri del PD votando a favore dell’inserimento hanno stigmatizzato come, seppure si discuteva di importantissimi argomenti, l’Aula aveva il numero legale con il contributo della sola opposizione. Ed infatti immediatamente dopo la bocciatura dell’ordine del giorno del PD gli stessi consiglieri del gruppo chiedevano al Presidente al verifica del numero legale usecndo dall’aula. A questo punto al Presidente del Consiglio non è rimasto altro che constatare la mancanza del numero legale. Neppure la richiamata dopo dieci minuti dava alcun frutto. Maggioranza volatilizzata. Opposizione del PD ancora una volta a segno. Grossi problemi sul bilancio. Non è sfuggito ai più il dato che i consiglieri Rocco, Luciano e Colloca sono rimasti, tra gli sfotto della vera opposizione del PD ed i sorrisini della maggioranza,  in aula cercando di mantenere il numero legale alla maggioranza. I tre si  avviano, in deprimente solitudine,  sempre più ad rinvigorire , almeno nei fatti, le fila della maggioranza che comunque appare sempre più fragile e smarrita e che ha toppato un appuntamento fondamentale quale il bilancio".

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