mini cosenzaVIBO VALENTIA – Un successo sfumato a due minuti dal triplice fischio finale. Il pareggio ottenuto domenica scorsa al “Luigi Razza” contro la quotata Paganese, formazione campana che, come tante altre, lotterà per un posto nei playoff, ha lasciato l’amaro in bocca alla società di piazza d’ Armi, anche perché l’ultimo successo in terra calabra risale allo scorso mese di dicembre (Vibonese – Isola Liri 3 a 2) e attualmente i rossoblu sono appaiati al quint’ultimo posto, in coabitazione con l’ Ebolitana. Ad intervenire sul pareggio contro i campani è il centrocampista Cosimo Cosenza (foto): "La vittoria ci è sfuggita nelle battute finali e questo fa sempre male e lascia tanta rabbia. Avevamo il successo in pugno, ma ci è sfuggito a tre minuti dalla fine. Eppure avevamo gestito bene la partita, soffrendo la Paganese soltanto nell’ultimo quarto d’ora. Tra l’altro avevamo pure sfiorato il raddoppio. Un vero peccato. Bisogna ripartire con la determinazione giusta per conquistare un risultato utile a Lamezia. Il gruppo ha comunque dimostrato di crederci e di potersi giocare le proprie chance di salvezza. Nelle ultime gare abbiamo raccolto poco, ma avremmo meritato molto di più". Il mediano di Cariati è soddisfatto della sua prova offerta contro la Paganese: ISì, sono contento, perché credo di aver disputato una buona partita. A livello personale è stata una bella gratificazione. Mi dispiace solo che non sia coincisa con una vittoria. Per quanto mi riguarda continuo a rimanere umile e determinato, sempre pronto quando chiamato in causa dallo staff tecnico. L’utilizzo degli under riduce lo spazio per noi over, ma se siamo qui è perché abbiamo sposato un progetto e quindi rispettiamo il volere della società". Nonostante il freddo pungente degli ultimi giorni, la Vibonese ha ripreso la preparazione in vista dell’impegno di domenica prossima contro la Vigor di mister Cosentino. Come consuetudine, lo staff tecnico rossoblù ha dapprima analizzato, nel chiuso dello spogliatoio, la partita con la Paganese e poi ci si è messi a lavorare sul campo. Lavoro in palestra per chi non ha pienamente recuperato dalle fatiche della gara di domenica scorsa. Per tutti gli altri, invece, lavoro aerobico e partitella finale sul campetto in terra annesso allo stadio “Luigi Razza”. Per quanto riguarda la situazione degli infortunati, riposo assoluto per il difensore Alletto. Per lui, si parla di una frattura del setto nasale e quindi niente campo per almeno una settimana. Non si è allenato anche De Francesco, febbricitante. In palestra ha lavorato Borghetto, che oggi dovrebbe aggregarsi al gruppo. Regolarmente con la squadra il capitano Caridi, mentre ha ripreso a lavorare, sia pure senza forzare, il portiere Saraò.

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mini capomollaSi e' conclusa con la richiesta di venti condanne - a pene comprese fra 2 anni e 42 anni di reclusione, per un totale di 285 anni e 7 mesi di reclusione e 381.950 euro di multa - e di due provvedimenti di non luogo a procedere per prescrizione la requisitoria del pubblico ministero nell'ambito del processo a carico delle ventidue persone coinvolte nell'operazione "Mythos", diretta contro il clan Gallace-Novella di Guardavalle, le cui posizioni sono rimaste per la trattazione nel capoluogo calabrese (molte altre sono state invece stralciate perche' e' stata riconosciuta la competenza del giudice di Roma). Il pm Vincenzo Capomolla (foto), in particolare, ha chiesto al tribunale collegiale di condannare: Francesco Aloi a 11 anni di reclusione e 30.000 euro di multa, Francesco Cicino a 14 anni e 4 mesi e 30.000 euro, Eliseo Andrea Codispoti a 11 anni e 30.000 euro, Francesco Antonio Colubriale a 11 anni e 30.000 euro,

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mini incidente_mammolaUn incidente terribile, nel primo pomeriggio di oggi, è costato la vita a quattro persone che viaggiavano sulla S.G.C. Jonio-Tirreno. Si è tratta di uno scontro frontale avvenuto al km 31, all'altezza di Mammola, nel quale sono rimaste coinvolte due auto, una Nissan Micra e un'Audi A3. A perdere la vita, come detto, quattro persone mentre una quinta persona e' rimasta ferita e si trova nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Civile di Locri. Tre delle vittime del terrificante incidente stradale sono originarie di Guardavalle (Cz): Giuseppe Franco (18 anni), Antonio Andreacchio (20 anni) e Cosimo Pugliese (26 anni) che erano a bordo della Nissan Micra, mentre sull'Audi A3 viaggiavano Antonio Giorgi (50 anni) di San Luca, deceduto, e il nipote 26enne Giovanni Giorgi, trasportato d'urgenza in Ospedale in grave pericolo di vita. La statale risulta ancora chiusa al traffico dall'Anas per consentire le operazioni dei mezzi di soccorso. Sul posto stanno operando i carabinieri ed i vigili del fuoco.

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mini mostra fanzagoNel 1631 durante il priorato di don Ambrogio Gasco viene dato incarico a Cosimo Fanzago (Clusone, 1591 - Napoli, 1678) di realizzare il monumentale altare-ciborio della Certosa di Santo Stefano del Bosco a Serra San Bruno, smembrato a seguito del terremoto del 1783 e rimontato pressoché integralmente, attorno al 1837, nella chiesa dell'Addolorata, sempre a Serra San Bruno. Dell'imponente impresa del maestro restano oggi nel museo d'arte sacra del duomo di Vibo Valentia alcuni mirabili manufatti bronzei raffiguranti quattro angeli oranti; due angeli reggicanestro; san Lorenzo, santo Stefano, san Bruno, san Martino e un frammento architettonico. Proprio a questo straordinario progetto e corpus di opere fanzaghiane la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria dedica "Arte svelata. Capolavori di Cosimo Fanzago. Il restauro delle sculture dal ciborio della Certosa di Serra San Bruno".
La mostra, curata da Fabio De Chirico con il coordinamento scientifico di Rosanna Caputo, è occasione straordinaria per ammirare i capolavori del ciborio serrese, riportati all'antico splendore dopo un attento restauro e per conoscere la complessa figura di Cosimo Fanzago, personalità dominante il panorama della scultura secentesca napoletana.
"Arte svelata" è stata inaugurata sabato 10 dicembre a Cosenza, Palazzo Arnone. Per l'occasione sono intervenuti Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; S.E. mons. Luigi Renzo, vescovo della diocesi di Mileto - Nicotera - Tropea; Francesco Prosperetti, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza; Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura e Giuseppe Mantella, restauratore. "Arte Svelata" è un appuntamento che si ripete - dopo l'esordio avvenuto con la mostra dedicata alle più preziose opere del museo civico di Altomonte - e ha lo scopo di focalizzare l'attenzione su alcuni capolavori calabresi ancora a tutt'oggi sconosciuti. La mostra sulle sculture del Fanzago nella Certosa di Serra San Bruno potrà essere visitata fino al 29 gennaio 2012. Fino al 31 dicembre 2011 con il seguente orario: 10.00-18.00 da martedì a sabato (escluso i festivi). Dal primo al 29 gennaio 2012 da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

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