mini furto-repertorioFABRIZIA – E’ accaduto e potrebbe accadere ancora. Un anziano di 86 anni è stato derubato da una giovane donna che avrebbe approfittato della solitudine del poveretto. L'episodio è accaduto nella giornata di mercoledì ma soltanto ieri pomeriggio, la vittima del furto si è deciso a denunciare l’accaduto ai carabinieri della locale Stazione. Secondo quanto riferito ai militari dell’Arma, una donna, si sarebbe presentata presso l’abitazione dell’86enne e fingendosi interessata a fargli visita  si sarebbe introdotta nella casa dell’uomo che, rimasto ingannato dalla genuinità della ragazza, l’avrebbe fatta entrare, ignaro di quello che sarebbe successo poco dopo. Di li a pochi minuti, infatti, la giovane donna, non si sa come, avrebbe approfittato della distrazione dell’ignaro signore e si sarebbe appropriata, derubandolo, di un buono fruttifero di 2 milioni delle vecchie lire, per un valore di circa 1600 euro. Insomma lingua sciolta, modi di fare convincenti, la giovane donna sarebbe riuscita così a entrare nell’abitazione dove ha iniziato a parlare e a confondere il poveretto, per poi allontanarsi, giusto il tempo di rubare quanto di valore possedesse l’86enne. Raccolto il bottino, la donna, si sarebbe quindi dileguata. La vicenda, che è stata raccontata ai carabinieri proprio dalla vittima del presunto furto, è stata denunciata ai militari della stazione di Fabrizia che hanno avviato le indagini, coordinate dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Serra San Bruno, capitano Stefano Esposito Vangone.

 

(articolo pubblicato su ''Il Quotidiano della Calabria'')

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Giovedì, 28 Novembre 2013 15:23

Artista per caso. Intervista a Mike Arruzza

«Ma chi? La zia Giuditta? Abitava proprio qui vicino. Vi accompagno». Quando scese dalla sua auto, dopo aver chiesto indicazioni a quella donna anziana e minuta, Mike Arruzza non credette alle sue orecchie. Di scherzi del destino, in verità, l'artista ne ha dovuti fronteggiare tanti, ma mai avrebbe pensato che la prima persona incontrata al suo arrivo a Calabricata potesse essere una diretta discendente di Giuditta Levato.

In quella frazione di Sellia Marina Arruzza non c'era mai stato: il maestoso quadro sull'assassinio della contadina – uccisa all'età di 31 anni, nel 1946, quando era incinta del suo terzo figlio, durante le lotte per la terra tra braccianti e latifondisti calabresi – lo aveva infatti dipinto facendo leva sulla sua fervida immaginazione, partendo da ciò che aveva letto sul movimento contadino dell'epoca. E così una volta giunto sul posto, dopo aver parlato a lungo con la nipote di Giuditta, la sua sorpresa crebbe ancor di più quando vide che quelle pianure coltivate, circondate da colline verdeggianti, erano esattamente come lui le aveva immaginate e riprodotte su tela.

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mini san_calogeroLa carenza di giudici in servizio presso il Tribunale di Vibo Valentia sta mettendo a serio rischio prescrizione una delle più importanti inchieste in materia ambientali dell’intero territorio provinciale. Un’inchiesta – condotta dalla Procura e dalla Guardia di Finanza – che, tra il 2009 e il 2010, aveva scoperchiato l’annosa questione “Fornace Tranquilla” di San Calogero: un’ex fabbrica di laterizi ufficialmente dismessa, ma dove in realtà sono state smaltite illegalmente per ben 7 anni, circa 135mila tonnellate di rifiuti pericolosi. Ceneri e fanghi industriali provenienti dalla centrale a carbone Enel “Federico II” di Brindisi, ammassi in un’area di 150 metri quadri. Il presunto smaltimento illecito dei rifiuti, avrebbe fruttato agli imputati un risparmio di oltre 18 milioni di euro.
 
Anche le associazioni, in primis il Wwf, si sono costituite parte civile nel processo, ma nell’udienza dello scorso 24 novembre – presieduta da un giudice onorario – non era presente neanche il pm titolare dell’inchiesta. Il processo è stato quindi rinviato al 2014. Cosa che rende il rischio prescrizione ormai assodato. Insomma, in definitiva sia il filone inerente alla gestione non autorizzata dei rifiuti, al traffico e l’illecito smaltimento degli stessi (effettuati fino al 2007), sia quello riguardante il reato di disastro ambientale (fino al 2009) rischiano di chiudersi con un nulla di fatto.
 
Secondo gli inquirenti i rifiuti tossici (metalli pesanti, solfuri, cloruri, floruri, nichel, selenio, stagno e vanadio) venivano ufficialmente classificati come non pericolosi, destinati al rimpiego del ciclo produttivo. In realtà venivano interrati proprio nel terreno dell’ex “Fornace Tranquilla” limitrofo agli agrumeti. Il CTU dell’accusa non ha escluso «la concreta e reale possibilità che i componenti pericolosi presenti in abbondanza nel sito potessero essere diffusi nell'ambiente circostante». Infatti, inseguito alla conclusione delle indagini, all’epoca il prefetto di Vibo, dispose la distruzione di tutti i prodotti agricoli coltivati nell’area interessata. 
 
Tra le 12 persone per cui era stato disposto il rinvio a giudizio vi erano: Giuseppe Romeo, 67 anni di Taurianova (incaricato della gestione dei rifiuti che arrivavano all'impianto), Stefano Romeo, 34 anni di Taurianova, Umberto Acquistapace, 80 anni di Rosarno (legale rappresentante della S.r.l. “Fornace tranquilla”) e Angelo Vangeli (dipendente e ragioniere della società). A cui si aggiungono i responsabili delle società detentrici dei rifiuti e incaricate del trasporto: Vito Sabatelli, 56 anni di Cisternino (titolare dell'omonima impresa individuale), Antonio Roma, 70 anni di Carovigno (aministratore unico della “Società lavori ecologici S.r.l.”), Angelo Ippolito, 39 anni di Monopoli (rappresentante legale della “Sotram S.r.l.”), Giuseppe Antonio Marraffa, 49 anni di Carovigno (rappresentante legale, dal 2003 al 2006, della “Ecoservizi S.r.l.”), Vito Antonio Sacco, 53 anni di Carovigno (amministratore unico, fino al 2003 e dal 2006, della stessa azienda). Infine gli uomini Enel: Luciano Mirko Pistillo, 54 anni di Rovigo (responsabile dell'unità di business della centrale di Brindisi dal 2003 al 2006), Carlo Aiello, 49 anni di Brindisi (responsabile della liena movimentazione materiali, compresi i rifiuti della “Federico II”), Diego Baio, 55 anni di Roma (dal 2001 al 2006 responsabile “Esercizio Ambiente e Sicurezza” della centrale a carbone).
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mini real serra nuovoFinisce 3 a 1 per i padroni di casa il “derby delle serre” tra Real Serra e Allarese, alla fine di una partita influenzata dal mal tempo e ben 4 espulsi. Altri tre punti importanti per la classifica che ora vede il Real Serra occupare la sesta posizione a quota 9 punti insieme al Grotteria Calcio con il turno di riposo già scontato e la partita con il San Costantino da omologare (vinta quasi certamente a tavolino). Con i 3 punti - probabilmente assegnati a giorni dal giudice sportivo - la squadra del presidente Masciari agguanterebbe il Nicotera in terza posizione ad 1 punto dalla seconda classificata Mammola e 6 dalla capolista Rombiolese. Dunque, giochi ancora aperti per un campionato molto combattuto.

Nell’incontro di ieri, mister Fortebuono schiera Politi al posto dell’infortunato Gamo con Bertucci, Iozzo e Tripodi a completare il quartetto difensivo. Confermato in blocco il centrocampo con Carvelli, De Caria, lo stesso Fortebuono e De Giorgio. In attacco ancora una volta la coppia di giovanissimi Tassone e Stingi. Insomma ci sono in campo ben dieci undicesimi della trasferta precedente. In panchina si rivede invece Vallelunga, dopo due mesi di assenza e Zaffino fermo per infortunio dalla partita contro la Rombiolese, Amato, Dominelli, Pisani V., Pisani G. e Capone. L’Allarese di mister Damiano Rullo schiera un 3-4-1-2 con Franzè, Ienco, Angiletta, Demasi G, Demasi R., Ienco M., Randò R., Randò F., Cirillo F., Demasi D., Mamone. In panchina: Rullo, Franzè A., Platì, Cirillo A.

Inizialmente è l’Allarese a fare la partita con Angiletta molto bravo a muoversi tra la linea di difesa e il centrocampo del Real Serra. Sembra stordita la squadra di casa che non riesce ad esprimere il gioco visto nelle ultime 3 partite a causa soprattutto del terreno pieno zeppo d’acqua. Al 20’ è Stingi a sprecare su lancio di De Caria un ottima opportunità a tu per tu con Franzè, bravo nel coprire al meglio lo specchio di porta. Al 23’ è ancora Stingi a rendersi pericoloso con Franzè pronto a ribattere anche in questa occasione. Al 25’, dopo un fallo di mano, l’arbitro assegna un calcio di rigore al Real Serra. Sul dischetto si presenta De Caria che non sbaglia, mettendo a segno il suo primo goal in questo campionato. Si sveglia finalmente il Real Serra. Carvelli si invola sulla fascia sinistra e viene stesso da De Masi R. che viene ammonito. Sulla punizione battuta da Fortebuono, Franzè non esce in maniera decisa e Tripodi e lì pronto a mettere nel sacco la palla del 2 a 0. Al 35’ De Masi R. viene espulso per proteste e l’Allarese rimane in inferiorità numerica. Il primo tempo si chiude sul 2 a 0 con l’Allarese in attacco. Dopo 10’ del secondo tempo espulsione di Ienco N. e per proteste anche di Rullo L. In superiorità numerica, la partita sembra in discesa per il Real Serra, ma l’Allarese reagisce facendo abbassare il baricentro della squadra di casa. Sforzi che vengono premiati al 67’ quando su rigore il portiere Franzè D. segna il goal del 1 a 2. Al 75’ è Iozzo C. ad essere espulso per proteste e il Real Serra rimane in dieci. Nel frattempo esce Tripodi per infortunio ed entra Vallelunga, oltre che Zaffino per De Giorgio. In chiusura, quando ormai l’Allarese è troppo stanca, il Real Serra ha diverse occasioni per chiudere l’incontro ma Carvelli, Stingi e Tassone falliscono più volte l’appuntamento col il gol. Al 94’ è il nuovo entrato Zaffino a chiudere il match fissando il risultato finale sul 3 a 1 e intanto si pensa già a Sabato: prova di maturità a Mammola contro la seconda in classifica.

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mini strade_anasIl 29 ottobre scorso, la sede regionale dell’Anas Spa ha diramato un comunicato stampa per ricordare agli automobilisti calabresi che “dal 15 novembre 2013 fino al 31 marzo 2014 vige l’obbligo di catene a bordo o pneumatici da neve”. Il provvedimento è scattato quindi dalla mezzanotte di oggi e vincola tutti i veicoli a motore che percorreranno i tratti delle stradi statali maggiormente a rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio. Le strade del nostro comprensorio interessate dalla comunicazione sono: la SS182 “Delle Serre Calabre” (tra il km 43 e il km 73 del tratto Sorianello-Chiaravalle); la SS713 “Trasversale delle Serre” (tra il km 6 e il km 8 Ponte Scornari-Vazzano; tra il km 15 e il km 17 Viadotto Marino-Vallelonga; tra il km 18 e il km 27 Monte Cucco-Torre Ruggiero e tra il km 31 e il km 34 nel comune di Chiaravalle), oltreché la SS713dir e 713dirA “Di Serra San Bruno” per tutta la sua estensione. 
 
L’obbligo vincola anche la SS107 “Silana-Crotonese” (Paola-Crotone); la SS108 bis “Silana di Cariati” (Cuturelle-Lorica-Bocca di Piazza); la SS109 e la SS109bis “Della Piccola Sila” (rispettivamente tra il km 68 e il km 83 della Cafarda-Taverna e tra il km 0 ed il km 12 della Cafarda-Pentone); la SS177 “Silana di Rossano” (Camigliatelo-Cropalati); la SS179 e SS179dir “Del Lago Ampollino” (Spineto- Bocca di Piazza e Bivio Spineto-Albi); la SS283 “Delle Terme Luigiane” (tra il km 18 e il km 12 della Fagnano-Guardia Piemontese); la SS481 “Della Valle del Ferro” (tra il km 27 e il 31 della Oriolo-Castroreggio); la SS616 “Di Pedivigliano” (Colosimi-Altilia);  la SS660 “Di Acri”; la SS682 “Jonio-Tirreno” (tra il km 24 e il km 15 della Mammola-Cinquefrondi).
 
Sono quindi ben 56 i territori comunali, sparsi in tutta la Calabria, interessati dal provvedimento: Acri, Albidona, Amendolara, Aprigliano, Argusto, Caccuri, Castroreggio, Celico, Chiaravalle Centrale, Cinquefrondi, Colosimi, Cosenza, Fagnano Castello, Fossato Serralta, Francica, Gerocarne, Longobucco, Luzzi, Mammola, Maranise, Martirano, Melicucco, Motta Santa Lucia, Oriolo, Parenti, Pedivigliano, Pentone, Petrizzi, Polistena, Rende, Rocca Di Neto, Rovito, San Fili, San Gregorio Ippona, San Lorenzo Del Vallo, San Marco Argentano, Serra San Bruno, Simbario, Sorianello, Soriano Calabro, Spadola, Spezzano Albanese, Spezzano Piccolo, Tarsia, Taverna, Torre Di Ruggiero e Vazzano. 
 
L’obbligo sarà ricordato con apposita segnaletica stradale ed avrà validità anche oltre i periodi indicati dall’Anas se le perturbazioni nevose o formazioni di ghiaccio si verificheranno anche oltre il 31 marzo prossimo. Ai trasgressori sarà comminata una multa da 78euro.
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mini real_serra_nuovoDopo un inizio di stagione sfortunato, contraddistinto da due sconfitte su altrettanti incontri, il Real Serra scenderà in campo questo pomeriggio a Joppolo, per tentare di rilanciare il proprio campionato. 0 punti per entrambe le formazioni, ma con il Real Serra con una partita in meno, in quanto la compagine di mister Fortebuono ha già avuto modo di scontare il turno di riposo alla prima giornata di campionato. 
 
Dopo la sconfitta di domenica scorsa, propiziata anche dal gran numero di calciatori infortunati ed indisponibili, la società ha deciso di correre ai rinforzi tesserando l’esperto Carmine Iozzo, ex Petrizzi e Chiaravalle. Secondo indiscrezioni si starebbe anche lavorando per il mercato invernale, che già nel prossimo dicembre, potrà portare altri arrivi buoni a rimpinguare le file del Real per rafforzare un organico che è sembrato, fino ad ora, sotto tono rispetto alle aspettative societarie.
 
L’infermeria sembra quindi non volersi svuotare e se Giuseppe Capone, uomo chiave del centrocampo del Real, sta serrando i tempi per poter essere in campo nella prossima giornata di campionato, ben più difficile appare il recupero del bomber Salvatore Zaffino, sostituito alla mezz’ora del primo tempo nella partita contro la Rombiolese a causa di una brutta distorsione che lo costringerà ad un mese circa di stop. Dovrebbe invece figurare in distinta, partendo dalla panchina già oggi contro la Joppololese, Francesco De Caria ancora limitato da un problema ai tendini. Emanuele Politi sconterà invece l’ultimo turno di squalifica, inflittagli dal giudice sportivo dopo la prima giornata di campionato. Uniche note positive il ritorno del portiere Carmine Franzè e dello stesso Nicola Fortebuono dopo la squalifica di un turno. 
 
Le alte partite:
 
4^ Giornata di Campionato Seconda Categoria Calabria - Gir. "F"
 
Sab. 02/11/2013 Mammola - Real Spilinga
Sab. 02/11/2013 Hierax - Vigor Sant Onofrio
Dom. 03/11/2013 San Costantino Cal. - Nicotera 
Dom. 03/11/2013 Rombiolese - Grotteria Calcio 
Dom. 03/11/2013 Joppolese - ASD Real Serra 
Dom. 03/11/2013 Allarese - Galatro
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mini pasquale_2La storia è ormai nota a tutti, la preoccupazione è che, piuttosto, se ne possa perdere la memoria. Pasquale  Andreacchi - giovane trucidato barbaramente alla tenera età di 18 anni - scompare la sera dell'11 ottobre 2009. Dopo essersi ritirato dal maneggio, l’attività di famiglia, in compagnia del padre Salvatore, attorno alle 19 di sera, riesce nuovamente da casa per non farne però più ritorno. Finché, mentre per settimane e settimane vanno avanti le operazioni di ricerca, anche e soprattutto da parte dei familiari e di qualche amico, il 9 dicembre si concretizza un’amara scoperta: in una via alla periferia di Serra San Bruno, alcuni operatori comunali scoprono sul fondo di un cassonetto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, un cranio con un foro provocato da un colpo di pistola ed un femore spezzato piuttosto lungo.
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mini WWFNello scenario ameno di località Rosarella a Serra San Bruno, domenica 27 ottobre, il WWF Calabria ha organizzato la Festa della Biodiversità – ‘Biodiversamente’. Un’intera giornata all’insegna del verde che prevede un corposo programma: l’apertura è infatti prevista già per le 9.30 con la diffusione del materiale informativo sulla biodiversità agli stand espositivi dell’Arpacal e dello stesso WWF. Alle 10.30 sarà invece la volta della passeggiata didattica nel vivaio di Rosarella per approfondire la conoscenza della flora e della fauna del Parco. Un’ora dopo, alle 11.30, avrà inizio l’escursione lungo il sentiero del Bosco ‘Archiforo’, un tracciato escursionistico di 1,3 km che partendo proprio dal Vivaio Rosarella, si inoltra nel Bosco Archiforo sino a località Pietra del Signore, per una piacevole passeggiata tra le secolari montagne del Parco Naturale delle Serre, della durata prevista di un’ora e mezza circa. Suggestiva poi la liberazione di uccelli rapaci a cura del CRAS (Centro Recupero Fauna Selvatica) di Catanzaro, alle 12.30. In chiusura, verso l’ora di pranzo, la colazione al sacco (a carico dei partecipanti) e l’allegra “castagnata” alla ricerca del prezioso frutto di stagione. Per tutto il corso dell’evento sarà anche possibile visitare l’esposizione dei lavori realizzati dagli studenti delle scuole della Calabria nell’ambito del concorso “Un messaggio per… Madre Terra: la Scuola racconta”, indetto dal Gruppo di Educazione Ambientale dell’Arpacal. Saranno inoltre possibili brevi passeggiate a cavallo per i più piccoli. 
 
La località Rosarella è ubicata nella zona a sud del paese ed è facilmente raggiungibile dalla strada statale 110 in direzione di Mongiana. Dopo circa 250 m dalla stazione di servizio Agip, basterà svoltare a sinistra nella traversa segnalata per l’occasione dall’inconfondibile panda che contraddistingue il logo ufficiale del WWF.
Per ulteriori informazioni contattare il WWF Calabria ai numeri 0963 995063 oppure 320 0623021.
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mini lago_Alaco_sponda_sud-ovest_2Asp, Arpacal, Sorical. Azienda sanitaria provinciale, Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, Società delle risorse idriche calabresi. Tre enti distinti, con competenze, obblighi e prerogative diverse, ma legati da un filo che si intreccia e, in alcuni casi, genera matasse difficili da dipanare. Uno di questi casi, divenuto tristemente noto, è quello dell'invaso artificiale dell'Alaco, situato sul monte Lacina, a pochi chilometri da Serra San Bruno, al confine tra le province di Vibo Valentia e Catanzaro. La posizione del bacino, che dovrebbe fornire acqua “potabile” a una vasta fascia di popolazione della Calabria centro-meridionale, è strategica.

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mini immobile_fatiscienteSERRA SAN BRUNO – I vicoli del centro storico della cittadina montana, non sono unicamente un insieme di case costruite in aderenza dalla bellezza settecentesca, no. Sono anche un insieme di case in disuso, abbandonate dal tempo e colpite dall’incuria dei proprietari che, spesso risiedendo all’estero, dimenticano di possedere uno stabile che, trascurato, potrebbe causare un serio pericolo per la pubblica incolumità. E’ quanto avvenuto nella mattinata di ieri, quando una casa abbandonata e sita in Via Sette Dolori Vico III, ha evidenziato delle gravi e profonde crepe presenti nella struttura ed il crollo di parti sporgente che hanno minato, con serio pericolo, l’incolumità di coloro i quali risiedono nell’immediato vicinato e quanti sono soliti passare dal viottolo dal quale si accede. I cittadini, stanchi della condizione di precarietà in cui sono costretti a vivere quotidianamente a causa dell’imminente pericolo di caduta di ulteriori parti sporgenti, hanno denunciato il grave stato di abbandono alle autorità municipali e ai Vigili del Fuoco. Subito sono giunti sul posto il responsabile del settore urbanistico del comune di Serra San Bruno Graziano Mandaliti insieme ad operai comunali, alla Polizia Municipale ed una squadra dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto a constatare l’effettivo stato di pericolo. La struttura, appartenente a più proprietari alcuni dei quali residenti negli Stati Uniti, è stata momentaneamente messa in sicurezza, eliminando in tal modo l’assoluta situazione di pericolo derivante dalla caduta da parti prospicienti dell’edificio. Inoltre, le strade d’accesso alla struttura fatiscente sono state rese inaccessibili con transenne in attesa dell’ordinanza municipale che obblighi i proprietari a ripristinare la sicurezza dell’immobile e dei luoghi di pubblico passaggio.
 
 
(articolo pubblicato su 'Il Quotidiano della Calabria')
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