mini serra_san_brunoSERRA SAN BRUNO – Con l’autunno e con le prime foglie che si lasciano candidamente cogliere dal vento, torna la voglia di fare politica, quella strana arte, che nella definizione di Taillerand, consisterebbe nell’«agitare il popolo prima dell’uso». Non è ancora finita l’era della provincia di Vibo Valentia che già il comprensorio serrese si vede proiettato verso due competizioni elettorali, l’una connessa all’altra. La prima consiste in quella nazionale, siamo a sei mesi dalle elezioni politiche con le quali, si spera, dovremmo dare un nuovo governo al paese più ingovernabile d’Europa. La seconda è, diciamolo pure, eventuale.

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mini rubinetto

Quante promesse ancora dovremo sentire prima che qualcuno prenda seriamente per mano la situazione riguardante la non potabilità dell' acqua? E quante, ancora, ne faranno i nostri politici che, ad ogni appuntamento elettorale, pur di accaparrare qualche voto utile alla conquista della tanto aspirata poltrona, sprecano del tempo prezioso, piuttosto che fare proclami che alla fine, si sa, non potranno mai mantenere? Molti Comuni, non soltanto Serra, utilizzano l'acqua proveniente dal bacino dell' Alaco. Anche la città capoluogo di provincia. 
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Venerdì, 17 Agosto 2012 18:02

Dasà: 1° sagra dello stocco

mini locandina-stocco1Sabato 18 agosto dalle ore 20 presso il cortile della scuola elementare la Pro Loco "Liberi per Dasà" organizza la 1° sagra dello stocco. Durante la manifestazione lo stocco sarà cucinato in vari modi secondo le tradizionali ricette calabresi. A seguire in via provinciale dalle ore 22 ci sarà il concerto di Micu U pulici e Angelo Mauro. 

Per maggiori informazioni 

wwww.prolocodasa.it

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Venerdì, 17 Agosto 2012 16:39

Poesia di una notte di fine estate


mini mastro_bruno_pelaggiArte culinaria e poesia: l’una per le soddisfazioni corporee e l’altra per quelle mentali e spirituali. Nella piazzetta del Brigante, domenica 19 agosto, come tradizione vuole, si chiuderà la stagione estiva col consueto appuntamento della "sagra della capra". L’evento, rientra nel novero delle giornate dedicate al grande poeta scalpellino serrese Mastro Bruno Pelaggi, in occasione dei festeggiamenti del I° centenario della morte dello stesso. Infatti, a partire dalle ore 19.00 gli alter ego di Ulucci Alì, accompagnati dalle musiche del maestro Vittorio Russo (pianoforte), proporranno agli affezionati del Brigante, della protesta e della buona cucina, un reading di poesia che aprirà il sipario sulla festa dedicata a sua maestà - regina degli ovini - La Capra. 
Gli spezzoni di poesia e musica saranno tratti dallo spettacolo "Scarpidhati", scritto e diretto dall’associazione culturale "Il Brigante" in occasione dei festeggiamenti dedicati al Pelaggi. A partire dalle 20.30, si aprirà come ogni anno la sagra della capra, cucinata dallo staff del Brigante.

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SERRA SAN BRUNO - mini manifesto_il_prisma_800Fotografie che parlano da sole. Per ciò che ritraggono, per quello che esprimono, per il modo con cui sono state scattate, per la filosofia che ispira chi ne è autore e che, a volte, traspare da esse. Visitare la prima mostra collettiva de ‘Il Prisma’, significa immergersi nella fotografia che è ricerca. È scoperta del mondo, di un mondo libero e autosufficiente che è indifferente alle nostre leggi. Perché non scorre. È bloccato. Perché fotografare significa fermare per sempre un istante che non tornerà mai più. Ogni giorno, dal 10 al 12 agosto, dalle quattro del pomeriggio nei pressi del Santuario di Santa Maria e dalle 21.00 sulla centralissima P.zza San Giovanni a Serra San Bruno, andrà in scena la prima Collettiva di Fotografia ‘Il Prisma’. La tre giorni trae ispirazione dalla rubrica fotografica settimanale curata su ‘Il Vizzarro’ da Filippo Rachiele, che costituisce il sodalizio artistico del trio di giovani fotografi serresi, assieme a Salvatore Federico e Biagio Tassone.

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mini lago_Alaco_sponda_sud-ovestIn relazione a quanto dichiarato dall’ Ing. De Marco, direttore generale dell’area tecnica di SoRiCal, in relazione a quanto denunciato dal Comitato civico Pro-Serre nei giorni scorsi, si precisa quanto segue. 

De Marco, indagato per avvelenamento di acque nell’ambito dell’inchiesta “Acqua Sporca” condotta dalla Procura di Vibo, che ha portato al sequestro dell’impianto dell’Alaco, sostiene che i pozzi situati sulle sponde dell’Ancinale, nel comune di Spadola, sono stati dismessi da molti anni, ma ciò non corrisponde al vero poiché fonti molto attendibili riferiscono che sicuramente fino a tre anni fa, cioè fin quando la SoRiCal non fu estromessa dalla gestione delle acque spadolesi, erano in funzione. Oltre a ciò si dovrebbe spiegare ai cittadini perché questi impianti siano stati costruiti proprio sulle sponde del fiume. Non crediamo certo alle parole di De Marco, perché evidentemente non è proprio lui il soggetto che può sancire la bontà della condotta di SoRiCal e quindi dell’acqua dell’Alaco.

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Giovedì, 26 Luglio 2012 17:53

Il mio Ciccio Svelo

mini 25309_113396108685920_564269_nD’estate Serra sembra più linda del solito. Lucidata dal vento, splende folgorata dai raggi del sole come la faccia scintillante di una moneta d’argento. Una lastra di granito rovente. Mentre la montagna intorno respira e ti guarda sorniona. In silenzio. Fotogrammi per l’inizio di un film che ritorna e porta con se sillabe di memoria. Nitide e brevi. A torso nudo senza maglia sul balcone, le ginocchia sbucciate di un bambino, la catena di una bicicletta, il fiume in secca, un pallone, il profumo delle polpette fritte a mezzogiorno che filtra dalle finestre e ti investe le narici. Le delizia. Le inebria. Schegge preziose con dentro un piccolo alito di estate, un sapore di quiete. Minimi ingredienti di libertà. Piccoli approdi dentro i quali avvengono misteriosi passaggi. Qualcosa che poi, negli anni ritrovi per magia, con una malinconia dolce, un fiotto di tenerezza. Dentro ogni estate sta un amore, un’amicizia sbocciata, un ritorno e a volte, purtroppo, anche un distacco. Dentro ogni estate sta un volto. Almeno uno. L’estate di due anni fa ebbe il volto ruvido e vissuto di un avvocato reggino. I capelli lunghi raccolti da un elastico dietro la nuca, la barba disordinata, gli occhi torbidi e vispi. La voce da citofono, fioca e cadenzata. Le parole giuste, le idee fresche e brillanti, profumate come una rivoluzione. Si vestiva male, ma non lo sapeva.

Si chiamava Ciccio Svelo. L’avvocato Ciccio Svelo. Si, si chiamava, perché poi l’estate successiva fu sempre sua, ma con un sapore diverso. Molto diverso. Il sapore del distacco. Dell’addio che non ti aspetti, perché a quel punto non lo avresti mai immaginato. Troppi progetti in sospeso, tanti traguardi da raggiungere. Rimasti a metà come disegni da colorare. Eppure se n’è andato. E’ morto il 24 luglio scorso. Lo sentivo familiare quanto un vecchio compagno di banco, nonostante l’avessi conosciuto per un solo anno. Troppo poco. Sbucato fuori all’improvviso, con la stessa imprevedibilità se n’è andato. Nel silenzio della sua casa di campagna, portandosi dietro tutto quello che aveva. La sua storia preziosa e simbolica, romantica e temeraria. Ma allo stesso tempo lasciandoci molto, anzi troppo. Tanto quanto basta per continuare a costruire, a resistere, a ribellarsi. Lo trovarono dopo due giorni, il 26, come oggi. Steso sul divano, circondato dalla solitudine che amava costruirsi intorno e con le immagini del tv-color accesso che gli scorrevano riflesse sugli occhiali come i titoli di coda di una vita disordinata ma intensa. Ciccio era uno di quelli che la Calabria la rendeva bella, giusta ed onesta. Uno di quelli che lotta e non si arrende mai. Un esempio. Per tutti.

Sento ancora sul collo lo schiaffo che mi diede quando gli dissi che un po’ mi preoccupavano le minacce di querela del sindaco che aveva sguazzato nella questione Alaco, il lago malato. Lo sento sulla nuca. Lo sento ridere a crepapelle, perché come diceva lui, a Serra gli avevamo insegnato due cosa: “a ridere e a mangiare”. E rimaneva estasiato dalle cene maratona del Brigante: “Non ho mai visto delle persone mangiare con tanta assiduità e costanza!”. Si era innamorato di Serra e Serra lo amava. Io lo avevo conosciuto dopo una manifestazione ai piedi della diga Alaco, del collettivo per l’acqua pubblica. Apparve sornione come in un sogno, con i suoi modi bizzarri, calibrati su un cuore sproporzionato. “Ma chi è mò questo?” Mi rispose a suo modo, dopo qualche mezz’ora quando prese di petto Don Beppe Scopelliti, per casualità a Serra quella domenica, e lo mise spalle al muro, con in mano una bottiglietta con l’acqua avvelenata del lago e nell’altra l’eterna sigaretta di tabacco arrotolata nella cartina nera alla liquirizia. Niente di che al confronto di cosa sarebbe stato. Un uragano, un’ira di dio. Come un tornado che arriva scompiglia tutto e se ne va.

Ciccio si è spento da un anno. E’ morto in un giorno di luglio. Il conto arrivò puntualmente e la forma offrì una continuità con il resto. Nudo e solo come un bambino violentato, ci lasciò così come era comparso. All’improvviso. La sua morte tragica e persino simbolica nella dinamica, ebbe attorno un’amarezza da rimpianto, una lista di sensi di colpa lunghissima. Perfino per noi che eravamo stati avvertiti. Avvisati con anticipo.

Ciccio è stato decisivo. Perché era  uno con le palle, che se ne fotteva del bon ton, delle frasi confezionate, prevedibili, previste. Perché ha regalato a tutti un’idea di giustizia e coraggio. A ciascuno di noi.

Ho avuto fortuna. Ho conosciuto Ciccio Svelo, giusto in tempo. E lui mi aiuta ancora. Ce l’ho qui adesso, come allora, per ricordare come andarono le cose sue e nostre, per riassaporare l’illusione di avere tempo a sufficienza per prendere il dovuto. Fare tesoro delle sue parole, dei suoi insegnamenti utili a togliere di mezzo la muffa, ciò che pare così vecchio e triste da risultare trascurabile nel momento in cui pare indispensabile guardare avanti dentro un’ipotesi di illuminata semplicità. Non ne avevamo di tempo, purtroppo. Allora senti che persone come Ciccio ne servirebbero a quintali. Ne servirebbero quanto meno per provare ad imitarli, per tirare un sasso nello stagno evitando di nascondere la mano, il braccio, la faccia. Stammi bene, avvocato Ciccio Svelo. 

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mini a3L'Anas comunica che tra mercoledì 25 e venerdì 27 luglio 2012, saranno chiusi al traffico, nelle ore notturne, i tratti dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, tra Padula e Lauria Nord, in Basilicata e tra S.Onofrio e Rosarno, in Calabria. Il provvedimento si rende necessario per consentire l’apertura di nuovi tratti autostradali a due corsie per senso di marcia. In particolare, dalle ore 22:00 di mercoledì 25 luglio alle ore 6:00 di giovedì 26 luglio 2012 sarà chiuso al traffico, esclusivamente in direzione sud, il tratto compreso tra gli svincoli di Padula e Lagonegro nord e tra Lagonegro Nord e Lauria Nord in entrambe le direzioni. I veicoli leggeri in direzione sud verranno deviati allo svincolo di Padula/Buonabitacolo, proseguiranno sulle statali 19 e 585 con rientro in A3 allo svincolo di Lauria nord. Percorso inverso per i veicoli in direzione Salerno. I mezzi pesanti in direzione Salerno verranno deviati con uscita obbligatoria allo svincolo di Lauria Nord con prosecuzione sulle statali 653, 92 e 598 e rientro in A3 allo svincolo di Atena Lucana. Per i mezzi pesanti in direzione Reggio Calabria si consiglia l’uscita allo svincolo di Atena Lucana. Dalle ore 21:00 di mercoledì 25 luglio alle ore 7:00 giovedì 26 luglio e dalle ore 21:00 del 26 luglio alle ore 7:00 di venerdì 27 luglio 2012 sarà chiuso al traffico il tratto compreso tra gli svincoli di Vibo Valentia/Sant’Onofrio e Rosarno, tra i km 348,250 e 383,000, in entrambe le direzioni. Per effetto della chiusura saranno interdette al traffico la rampa di ingresso in direzione sud dello svincolo di Vibo Valentia/Sant’ Onofrio, la rampa di ingresso in direzione nord dello svincolo di Rosarno, gli svincoli di Serre e Mileto. Durante le ore di chiusura i veicoli diretti a Reggio Calabria saranno deviati allo svincolo di Vibo Valentia/Sant’ Onofrio, con proseguimento sulla SS18 e rientro in A3 allo svincolo di Rosarno. Percorso inverso per i veicoli diretti a Salerno. L’evoluzione della situazione in tempo reale è consultabile attraverso il sito http://www.stradeanas.it/traffico oppure con l'applicazione 'VAI', disponibile gratuitamente per Android, Ipad e Iphone http://www.stradeanas.it/vaiapp. L’Anas invita gli automobilisti alla prudenza nella guida, ricordando che l’informazione sulla viabilità e sul traffico di rilevanza nazionale è assicurata attraverso il sito www.stradeanas.it e il Numero Verde per l’A3 800.290.092.

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mini consiglio_prov._21_dic_2011Riceviamo e pubblichiamo:

 

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

VISTO :

L’art. 17 del DL n.95/2012 pubblicato sulla G.U. n. 156 del 6 luglio 2012 recante disposizioni urgenti, noto come “spending review”, concernente anche la soppressione e razionalizzazione delle Province e delle loro funzioni;

CONSIDERATO:

CHE il comma 1 del suddetto articolo 17 prevede “al fine  di contribuire al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica imposti dagli obblighi europei necessari al raggiungimento del pareggio di bilancio le Province sono soppresse o accorpate sulla base dei criteri e secondo la procedura di cui i commi 2 e 3”; che al comma 2 prevede “l’individuazione di criteri per la riduzione e l’accorpamento delle province da individuarsi nella dimensione territoriale e nella popolazione residente in ciascuna provincia”; e “fatte salve le province nel cui territorio si trova il comune capoluogo di regione” e fatte salve altresì “ le province confinanti solo con province di regioni diverse da quelle di appartenenza e con una delle province di cui all’art. 18 comma 1” le cosiddette Città Metropolitane;

CHE non è possibile effettuare questa menomazione attraverso un decreto legge. Il Governo è infatti intervenuto con decreto legge su una materia che è sottratta alla sua disponibilità. L’art.14 della legge 23 agosto 1988, n. 400, ha chiarito infatti che non possono essere oggetto di decretazione d’urgenza da parte del Governo le materie previste dall’articolo 72, comma 4, ella costituzione, tra le quali sono incluse le norme di carattere costituzionale o elettorale;

CHE la strada per ridurre la spesa pubblica e risanare il Paese non passa attraverso la emanazione di decreti incongrui e caratterizzati da evidenti difficoltà applicative, ma deve realizzarsi grazie ad un’opera di razionalizzazione delle funzioni delle Province. Soluzioni drastiche come quelle emanate infatti produrranno l’unico risultato di generare confusione e gettare nel caos le amministrazioni territoriali, di causare disservizi per la mancata disciplina della fase transitoria e, paradossalmente, di aumentare la spesa pubblica, come rilevato dalle competenti Commissioni Parlamentari e da uno specifico studio commissionato dall’UPI e condotto dall’Università Bocconi;

CHE viceversa occorre profondere ogni convergente e razionale sforzo per rendere il sistema delle Autonomie Locali più efficiente e per migliorare la qualità dei servizi pubblici erogati ai cittadini in aderenza ai principi della Carta Costituzionale e dalle sollecitazioni pervenute dal Consiglio d’Europa; 

CHE, di contro, i territori a rischio soppressione verrebbero privati di  essenziali e decisivi presidi di democrazia, di sicurezza e di lavoro (Prefettura, Questura, Comandi provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza, Cfs, Vigili del Fuoco, Asp, Direzione provinciale del Lavoro, Uff. Scolastico Provinciale, Ragioneria provinciale dello Stato, Agenzie delle Entrate, Agenzia provinciale Poste Italiane, Motorizzazione Civile, PRA, Camera di Commercio, Uffici provinciali Inps ed Inail, Aci, Croce Rossa Italiana, Ordini e Collegi professionali, sezioni provinciali associative ed altro) ;

CHE i comuni della Provincia di Vibo Valentia, attenendosi al principio dell’autodeterminazione previsto dalle norme costituzionali - così come recita l’articolo 133,1°c., della Costituzione “il mutamento delle circoscrizioni provinciali e l’istituzione di nuove province nell’ambito di una Regione sono stabiliti con legge della Repubblica, su iniziative dei comuni sentita la stessa Regione”- chiesero ed ottennero dal Consiglio Regionale della Calabria il previsto parere che venne espresso all’unanimità;

CHE la situazione di oggettiva emergenza in materia di ordine pubblico, sviluppo infrastrutturale e dell’assistenza sociosanitaria dei territori di riferimento, ben presente ai vertici istituzionali di Governo mette a rischio la stessa tenuta democratica e sociale delle nostre Comunità;

ATTESO:

CHE il Consiglio provinciale unitamente al Consiglio comunale di Vibo Valentia, aperto alla partecipazione di tutte le rappresentanze istituzionali, economiche, sociali, nonché alla forte e motivata presa di posizione del mondo produttivo e del lavoro, rappresentata da Confindustria, dalle Organizzazioni sindacali e dell’associazionismo, si oppongono fermamente alla paventata soppressione  (per accorpamento) delle Province calabresi di Vibo Valentia e Crotone;

CHE analoga volontà è stata espressa nella lettera congiunta che i gruppi consiliari, di maggioranza e di minoranza, in seno al Consiglio regionale, hanno inviato al presidente della Giunta regionale, affinché, così come avvenuto in altre regioni, si faccia promotore di ogni necessaria iniziativa a sostegno delle legittime richieste di difesa delle istituzioni provinciali di Vibo Valentia e Crotone;

CHE, condivisibile risulta l’avvertita esigenza di una riflessione più generale sull’assetto istituzionale della Nazione, ricomprendente anche, l’articolazione degli Enti territoriali;

CHE in tale prospettiva, scevra da condizionamenti emergenziali di carattere esclusivamente economicistico, occorre avviare il confronto all’interno delle istituzioni parlamentari ed elettive;

CHE, parimenti, risultano inammissibili le pressioni azionate da settori economici ed editoriali, ai quali sicuramente sfugge la complessità ed una visione organica d’insieme che è connaturata all’assolvimento di compiti e funzioni di governo democratico del Paese, ispirato e regolato dai principi costituzionali:

CHE, invero, la previsione contenuta nell’art. 17 del cennato decreto legge si palesa in evidente violazione con quanto disposto dall’art. 133 della Costituzione italiana, il quale nulla disponendo in ordine alla soppressione di province, disciplina esclusivamente le ipotesi di Istituzione di nuove Province e di modifica di quelle esistenti, peraltro prescrivendo un procedimento legislativo aggravato dall’iniziativa comunale e dal coinvolgimento della Regione interessata;

CHE la soppressione delle Province di Vibo Valentia e Crotone costituirebbe un evidente depauperamento per l’intera Calabria, oltre a disarticolare un condiviso e consolidato equilibrio istituzionale e geografico, già recepito in tutti gli strumenti legislativi e di programmazione regionali, nazionali e comunitari;

CHE la Regione Calabria è chiamata a difendere le sue scelte e gli interessi delle sue comunità ed in tale prospettiva deve impegnare e mobilitare le rappresentanze parlamentari espressione dell’intero territorio regionale, “senza vincolo di mandato”, perché svolgano ogni utile iniziativa in difesa delle province di Crotone e Vibo Valentia, contrapponendosi ad ogni scelta che comporta la soppressione delle due province calabresi;

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

CHIEDE sin d’ora, che nella denegata ipotesi in cui, malgrado tutte le iniziative che saranno intraprese dalla Regione Calabria, dalle Province e dai Comuni interessati in difesa delle Province di Vibo Valentia e Crotone dovesse essere convertito in legge il richiamato decreto, la Regione Calabria si impegni attraverso il presidente e la giunta regionale ad impugnare dinanzi la Corte Costituzionale con giudizio in via principale, il più volte menzionato art. 17 nella parte in cui prevede l’accorpamento e/o la soppressione e/o la razionalizzazione delle Province e delle loro funzioni;

CHIEDE, altresì:

  1. a)Al Governo della Regione Calabria, in vista dell’udienza pubblica fissata per il prossimo 6 novembre dinanzi alla Corte costituzionale, di valutare l’opportunità di presentare un intervento di tipo adesivo-dipendente nei giudizi promossi dinanzi a quest’ultima dalle Regioni Lombardia, Campania, Piemonte, Lazio, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sardegna sull’art. 23 del c.d. decreto “Salva Italia”;
  2. b)Alla Deputazione Parlamentare calabrese di rappresentate con forza le aspettative delle popolazioni e dei territori ricadenti nelle province di Vibo Valentia e Crotone che di fronte alle legittime aspettative di crescita e sviluppo capaci di colmare atavici ritardi non accettano l’ennesima decisione, penalizzante quanto demagogica, frutto di decisioni verticistiche e populistiche ed incapace di incidere realmente sul pur condivisibile processo di contenimento della spesa pubblica
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mini a3L’Anas comunica che dalle ore 22,00 di sabato 23 giugno alle ore 18,00 di domenica 24 giugno 2012, sarà chiuso al traffico il tratto compreso tra gli svincoli di Vibo Valentia/Sant’Onofrio e Rosarno sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, tra i km 348,250 e 383,000, in entrambe le direzioni.

Il provvedimento si rende necessario per consentire le operazioni di demolizione in sicurezza del cavalcavia autostradale posto al km 378,100 dell’A3, nell’ambito dei lavori di realizzazione della nuova autostrada.

Per effetto della chiusura saranno interdette al traffico la rampa di ingresso in direzione sud dello svincolo di Vibo Valentia/Sant’ Onofrio, la rampa di ingresso in direzione nord dello svincolo di Rosarno, e gli svincoli di Serre e di Mileto. Durante le ore di chiusura i veicoli diretti a Reggio Calabria saranno deviati allo svincolo di Vibo Valentia/Sant’ Onofrio, con proseguimento sulla SS18 e rientro in A3 allo svincolo di Rosarno. Percorso inverso per i veicoli diretti a Salerno.

L'evoluzione della situazione in tempo reale è consultabile sul sito web http://www.stradeanas.it/traffico oppure con l'applicazione 'VAI', disponibile gratuitamente per Android, Ipad e Iphone (http://www.stradeanas.it/vaiapp).

L’Anas invita gli automobilisti alla prudenza nella guida, ricordando che l’informazione sulla viabilità e sul traffico di rilevanza nazionale è assicurata attraverso il sito www.stradeanas.it e il Numero Verde per l’A3 800.290.092.

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