Giovedì, 22 Marzo 2012 15:00

'Io voglio testimoniare'

mini manifestazione_libera_studentiDi seguito pubblichiamo uno scritto di Maria Rita Andreacchi, 18enne studente dell'istituto "Einaudi" di Serra, che la stessa autrice ha letto durante la cerimonia della XVII Giornata della memoria e dell'impegno delle vittime innocenti delle mafie che Libera ha voluto organizzare a Serra San Bruno.

"Io voglio testimoniare", una frase, un'affermaizone, una rivoluzione, per molte persone un'ancora di salvezza da un mondo marcio, squallido, senza coscienza e senza un birciolo d'amor proprio. Un mondo fatto di tradimenti, omicidi, dolore e terrore; dal quale si rischia di venire risucchiati a poco a poco senza accorgersene. Da sempre però, ci sono stati uomini, anzi eroi, che hanno cercato di ribellarsi a questo stato di cose e che grazie al loro lavoro e al loro coraggio sono riusciti a portare avanti la battaglia del mondo, contro quel male oscuro che è la mafia.

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mini ospedale_serraSERRA SAN BRUNO - Continuano a registrarsi quasi a cadenza quotidiana i disagi che devono affrontare le persone cardiopatiche della zona delle Serre. Alla luce della mancanza di un reparto di Cardiologia, i malati di cuore in emergenza non possono più essere ricoverati presso l'ospedale "San Bruno", e troppo spesso per loro non si riesce a trovare un posto letto in tutta la Calabria. Due episodi emblematici, nei giorni scorsi, sono stati riferiti da persone che, loro malgrado, hanno toccato con mano le conseguenze della chiusura del reparto, che con il Piano di rientro della sanità è stato accorpato a Medicina, sebbene fosse stato ristrutturato ed ampliato poco tempo prima. Proprio ieri un 44enne serrese, un cardiopatico a rischio che ha già affrontato tre ablazioni, si è sentito male

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mini DSCN2855SERRA SAN BRUNO - A causa dei danni provocati delle copiose nevicate che hanno interessato la cittadina bruniana nel mese di febbraio, l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bruno Rosi, ha deciso (con la delibera n.18 qui allegata) di richiedere lo stato di calamità naturale.

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Giovedì, 22 Dicembre 2011 17:12

Silurato l'assessore Zaffino

mini Pdl_Serra_San_BrunoSERRA SAN BRUNO - 221 giorni or sono una nuova squadra, questa volta targata PDL, saliva i gradini di palazzo Tucci e, tra le molte aspettative figlie delle faraoniche promesse fatte in campagna elettorale, si apprestava a sedere sui banchi della maggioranza. Una maggioranza legittimata da 1803 preferenze, assegnate da altrettanti cittadini che hanno deciso di dar credito al tanto sbandierato vento di cambiamento ed alla tanto ostentata sinergia comune-regione. 1803 persone che, tramite il loro candidato di fiducia, hanno consegnato le chiavi della casa comunale a chi prometteva discontinuità col passato ed una nuova, trasparente ed attenta attività amministrativa. La formidabile compagine veniva presentata agli occhi degli elettori come una squadra eterogenea, fatta da un mix, a loro dire perfetto, di altisonanti amministratori regionali e provinciali con tanto di garanzie alle spalle, di giovani leve pronte con il loro entusiasmo a dare nuovi imput e di affermati imprenditori disposti a mettere la loro esperienza a disposizione dell’intera cittadinanza. Una squadra, insomma, capace di dar voce ad ogni strato sociale nella nostra comunità, vogliosa di carpire i problemi che affliggono la cittadina ed i suoi abitanti e smaniosa di risolverli. 

Oggi, sette mesi dopo, alla notizia della revoca della nomina di un assessore, Bruno Zaffino, c’è chi dice “c’era d’aspettarselo”.

Se è vero, come è vero, che le urne hanno attribuito 1803 voti al PDL, è altrettanto innegabile che la maggioranza assoluta dei cittadini serresi, 2791 persone, abbia deciso di bocciare la lista dei berluscones. Durante la campagna elettorale, in molti consideravano quella del consigliere regionale Nazzareno Salerno una presenza più che ingombrante per la futura amministrazione. Si mormorava che in caso di vittoria sarebbe stato lui a gestire le fila dell’amministrazione, condizionandone l’intero operato. Le voci di corridoio non passarono in sordina e dai palchi pidiellini arrivarono le prime smentite. Tuttavia, il detto latino “vox populi vox dei” ha trovato la sua ennesima conferma già dal primo consiglio comunale, quando, in un clima di guerriglia urbana, il neo eletto capogruppo di maggioranza, dopo aver dispensato nomine e deleghe, ha preso il posto di comando per condurre la sua solitaria battaglia. Da solo ha iniziato a relazionare sull’ordine del giorno, da solo continua ad attaccare la minoranza, da solo si difende mentre il resto dei suoi rimane in silenzio, a guardare e forse sentire. Il copione non cambia, fino all’ultimo consiglio comunale, quando interviene per menar vanto degli assessori e della giunta. Intanto nel prosieguo della nuova stagione amministrativa, tra strafalcioni burocratici e presunte illegittimità, si arriva a silurare uno degli assessori, Bruno Zaffino appunto, l’imprenditore che, con i suoi 223 voti, è stato senza dubbio uno dei protagonisti della vittoria.

Un mese e mezzo fa, il nostro collaboratore Bruno Vellone, dalle colonne de “il Quotidiano”, aveva anticipato gli scenari di una possibile rottura tra gli assessori Polito e Zaffino ed il resto della maggioranza. Anche in quel caso arrivò puntuale la smentita. Il duo, dalle pagine dello stesso giornale, bollò come “insinuazioni prive di fondamento” le indiscrezioni. “Insinuazioni” divenute fatti. Fatti per i quali è lecito attendersi una spiegazione politica.

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