Mercoledì, 25 Settembre 2013 13:32

Calcio a 5: il Futsal Serra ai nastri di partenza

 

mini angelocarreraSERRA SAN BRUNO - Dopo un periodo di assenza dal panorama calcistico regionale, dal prossimo anno la cittadina della Certosa avrà nuovamente una squadra di calcio a 5. È nata, infatti, l' Associazione sportiva dilettantistica Futsal Serra, squadra costituita grazie all'impegno ed al sacrificio di alcuni imprenditori della zona, che hanno dunque deciso di mettere in piedi questo nuovo progetto, portando ovviamente alto il nome di Serra nelle altre province calabresi. La dirigenza, con a capo il presidente Domenico Mangiardi, ha già lavorato sul mercato, concludendo qualche trattativa e mettendo, dunque, nelle mani di mister Gerardo Pisani una squadra competitiva. Sugli obiettivi della stagione, però, il patron biancoverde non si sbilancia: «È ancora presto per fare considerazioni di questo tipo. Non conosciamo le squadre che affronteremo in questo campionato, quindi bisogna rimanere con i piedi per terra e affrontare partita dopo partita. Poi, soltanto il tempo ci dirà se abbiamo operato bene e, soprattutto, se saremo pronti per il salto di categoria». Mangiardi, inoltre, si sofferma anche sulla campagna acquisti: «Dalle trattative portate a termine - sostiene il patron biancoverde - si evince chiaramente quale sia l'obiettivo che la società si è prefissata per questa stagione, vale a dire la valorizzazione dei giovani del comprensorio. È chiaro, però, che oltre ai nuovi acquisti, in squadra ci sono anche elementi di spessore, che in passato hanno militato nel Serra calcio a 5, in C1». Gli innesti ufficializzati dalla società riguardano Vincenzo Carchidi, giovane proveniente dal Real Serra (squadra di Seconda categoria); Lucio Zaffino, elemento di spessore, proveniente dal Davoli, in Promozione; Michele Zaffino, anche lui lo scorso anno al Real Serra; Domenico Zaffino, prelevato dal Vallelonga, giocatore che vanta qualche presenza con il Serra calcio a 5, sia in serie C2 che in serie C1; Angelo Carrera (foto), lo scorso anno in Prima categoria a Soriano Calabro, punto di riferimento in passato del Serra calcio a 5 tra i pali. A questi si aggiunge anche Giuseppe Costa, giovane portiere che sta già effettuando la preparazione con il resto della squadra.

 

(articolo pubblicato su "Il Quotidiano della Calabria")

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mini piero_aielloSolo ascoltando l’analisi del viceprocuratore Antimafia, Giuseppe Borrelli, ci si rende realmente conto di quale fosse la potenza del clan Giampà e quale influenza esercitasse, incontrastato, su tutto il territorio lametino: «C'era una parte della città che pur senza svolgere attività criminali, approfittava ampiamente delle opportunità di guadagno messe a disposizione dal clan». Una vera e propria rete del malaffare, in cui convergevano, direttamente o indirettamente, diversi soggetti appartenenti alla cosiddetta “società civile”. Borrelli parla di «una struttura al servizio della città», uno sportello di servizio a cui il cittadino - sia forte che debole, sia facoltoso che povero - poteva facilmente fare riferimento per ricevere aiuto. Questa era la cosca Giampà, decimata ieri mattina dalla maxi-operazioni della Dda di Catanzaro. Un’inchiesta di ‘ndrangheta buona quindi a far affiorare anche la cosi detta “zona grigia”, che non era mai emersa in precedenza, neanche nelle due volte in cui venne sciolto il Consiglio comunale lametino per ingerenze con la criminalità organizzata, nel 1991 e nel 2002. Secondo lo stesso Borrelli: «A Lamezia la zona grigia non è in realtà un'area esclusivamente qualificata, costituita da avvocati, imprenditori, politici, ma prescinde piuttosto dalla professione».

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amici mieiUn tesserato medio del Pdl direbbe che la procura di Catanzaro sta perseguitando l’amministrazione Scopelliti. I maligni direbbero invece che si tratta dell’ennesima grana giudiziaria per un gruppo di assessori e consiglieri nato sotto una pessima stella. E con il vizietto delle nomine acrobatiche. Qualunque sia il punto di vista, l’appuntamento in aula è fissato per il 4 novembre prossimo per l’inizio del dibattimento sulla nomina di Alessandra Sarlo a dirigente del dipartimento controlli della Regione Calabria.

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mini filippo_ceravoloSORIANO CALABRO - È uno dei tanti giovani morti ammazzati. Un figlio strappato dall’affetto dei suoi cari. Filippo Ceravolo era un giovane innocente. Il destino, però, ha voluto che quella sera si trovasse nel posto sbagliato, con la persona sbagliata. Perchè l’obiettivo dei sicari non era Filippo, bensì il 27enne Domenico Tassone. Non si può morire a 19 anni. Soprattutto quando ancora hai una vita davanti. Una vita che, però, si interrompe tutta d’un tratto. Quando meno te l’aspetti. È una mattanza di innocenti quella che, negli ultimi anni, sta interessando il Vibonese. Vittime innocenti come Filippo Ceravolo. O, ancora, come Pasquale Andreacchi. Vittime della barbarie umana, che non conosce ostacoli e non si ferma di fronte a niente ed a nessuno. La Calabria, però, continua a pianger i propri figli. In molti casi poco più che maggiorenni. Soriano, però, non ha mai dimenticato Filippo. Non l’ha fatto il giorno delle esequie. E neppure la settimana dopo, quando il Movimento spontaneo sorianese scese in piazza in una silenziosa fiaccolata.
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Lunedì, 15 Aprile 2013 10:50

Prima categoria: Soriano, è qui la festa!

mini festa_sorianoSORIANO CALABRO –  Romeo, Camillò e Baroni. Sono loro che ieri hanno messo il sigillo nel successo per 3 a 0 sul Campora. Una vittoria che ha consentito al Soriano del presidente Mangiardi di coronare un sogno: la Promozione. Il giusto riconoscimento per un successo ampiamente meritato. Il Soriano, infatti, non ha conosciuto ostacoli. Una vera e propria macchina da gol, trascinata dai centri di Nesci e Macrillò, dai calci di punizione di Marturano e da una coppia difensiva solida, composta da Romeo e Frijia. Senza nulla togliere agli altri giocatori ovviamente, anche perché questo successo – l’ennesimo per i vibonesi – è arrivato anche grazie alla costanza e all’impegno che tutti, indistintamente, hanno dimostrato nel corso della stagione calcistica. Al termine dell’incontro di ieri, vinto ampiamente sul Campora, il presidente Mangiardi, intervistato da 'Il Quotidiano della Calabria’ non ha nascosto l’emozione: ‘Un campionato vinto meritatamente. E questo lo dobbiamo ai calciatori, al mister, agli altri componenti della dirigenza e soprattutto ai nostri tifosi. La vittoria è meritata, ma un plauso va anche al Filogaso che è stato dietro di noi per tanto tempo. Per il prossimo anno – ha affermato Mangiardi – cercheremo di rinforzare la rosa con qualche innesto, in modo tale da disputare un campionato di alta classifica’.  Anche mister Lorenzo Baroni, tra gli artefici del successo rossoblu, ha elogiato la dirigenza ‘per aver allestito una squadra solida e competitiva. Siamo andati al di là delle aspettative. C’è stata continuità nei risultati e soprattutto l’impegno da parte di tutti’. Su una sua permanenza a Soriano, però, Baroni ha rassicurato i tifosi: ‘Al 99% rimarrò qui’. Restano da giocare ancora altre partite, prima del consueto “rompete le righe”. Ed il Soriano, certamente, non farà sconti a nessuno, anche perché bisogna difendere un’ imbattibilità che dura ormai dall’inizio della stagione. 
 
I protagonisti - Questi gli artefici di un’ annata trionfale: Francesco Boragina, Angelo Carrera, Armando Baroni, Armando Calvetta, Giuseppe Gambino, Domenico Camillò, Onofrio Cascas, Bruno Di Renzo, Salvatore Frijia, Nicolò Galeano, Cristian Macrillò, Domenico Giurlanda, Francesco Moscato, Michele Marturano, Domenico Muller, Giuseppe Orecchio, Antonino Orecchio, Filippo Pagano, Antonio Romeo, Francesco Simonetti. 
 

Una dedica speciale – Sulle note di “We are the champions” il Soriano del patron Mangiardi festeggia il salto di categoria. Un successo atteso da tempo. Frutto del sacrificio di chi ha inteso investire su questa bellissima realtà, come appunto il numero uno della squadra vibonese, ma anche tutto il resto della dirigenza. Frutto, però, anche di chi, come i gli ultras Tonino Ferrari, Francesco Serravite e Francesco Giurlanda, hanno seguito la squadra sia nelle partite casalinghe che in quelle disputate lontano dalle mura amiche. Un plauso anche a chi, in questo anno calcistico, ha avuto meno spazio. Perché il successo, come è giusto che sia, è anche merito loro. Al termine dell’incontro di ieri, la squadra ha dato il via ai festeggiamenti. Anche se, già durante l’incontro, si sapeva che alla fine la squadra di mister Baroni avrebbe ottenuto i tre punti. Il successo, però, la squadra lo dedica a chi non c’è più. A Filippo Ceravolo, che anche se non è più con noi, da lassù sicuramente ha dato il suo contributo.
 

Michele Marturano: ‘Un’ esperienza fantastica’ - E’ stato uno degli artefici di questa marcia trionfale. Un vero e proprio perno per il centrocampo rossoblu. Unica nota negativa, la sua assenza negli ultimi incontri a causa di una squalifica che non gli ha consentito di essere vicino concretamente alla squadra. La sua assenza in avanti si è sentita. È inutile negarlo. I commenti, però, potrebbero anche non essere sufficienti per uno come lui. Nonostante tutto, il regista Michele Marturano ha fornito un contributo notevole per la vittoria del torneo. Un’ annata, questa che, come del resto ha affermato il numero 10 rossoblu, ‘è terminata nel migliore dei modi. Abbiamo ampiamente meritato il salto di categoria, frutto senza dubbio di chi, come il presidente, la dirigenza ed i tifosi ci sono stati vicini sin dal primo giorno’. Un accenno anche al futuro: ‘A prescindere dal fatto se ci sarò o meno il prossimo anno, non smetterò mai di ringraziare questa bellissima realtà calcistica rappresentata dall’ Ags. Poi, ovviamente, c’è tutto il tempo per discutere e valutare la mia possibile permanenza a Soriano. Personalmente, però, posso dire soltanto che è stata un’ esperienza fantastica che difficilmente si potrà dimenticare’. È chiaro: i tifosi sperano fino all’ultimo che Marturano possa vestire anche per il prossimo anno la casacca rossoblu. Le certezze, però, al momento non ci sono. Oggi, infatti, è prematuro fare delle considerazioni che alla fine potrebbero rivelarsi anche prime di qualsiasi fondamento. ‘Per adesso godiamoci questa vittoria – la sua conclusione -. Nelle prossime settimane ne riparleremo’.
 
foto di Nicola Ciurlia
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mini ccVIBO VALENTIA - Due filoni di inchiesta condensati in un totale di 38 provvedimenti di custodia cautelare recapitati ad altrettanti soggetti - non solo affiliati ma anche professionisti ed imprenditori - legati, a vario titolo alla cosca dei Mancuso di Limbadi. Prosegue così, nell’ambito della seconda tranche dell’operazione Black Money coordinata dalla Dda di Catanzaro, l’offensiva delle forze dell’ordine sugli affari milionari della cosca egemone nel vibonese, ma attiva ben oltre i confini nazionali. In particolare, il filone dell’inchiesta denominata “Overseas”, che ha impegnato soprattutto la Guardia di finanza, ha portato alla luce una truffa transnazionale effettuata tra la Calabria e l’Irlanda. Un meccanismo estremamente sofisticato, basato sulla cosiddetta estero vestizione, che aveva come protagonisti i due titolari della VFI, un’azienda con sede a Dublino

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mini tribunale_viboVIBO VALENTIA - Accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Michele Sirgiovanni, il gup di Vibo Valentia ha rinviato a giudizio cinque persone ritenute responsabili, a vario titolo, dell'intossicazione alimentare subita dai bambini delle scuole dell'infanzia ed elementari di Vibo Valentia. Le persone indagate - Michelina Luberto (36 anni), Domenico Cosentino (35), Adriana Maria Stella Teti (56), Emanuela Rizzuti (63) e Fortunato Carnovale (60) - sono accusate di abuso d'ufficio, omissione di atti d'ufficio e detenzione e distribuzione per il consumo di sostanze alimentari con cariche microbiche superiori ai minimi stabiliti dalla legge. Il rinvio a giudizio riguarda 

I fatti risalgono al 5 novembre 2009, quando diversi bambini rimasero intossicati dai pasti somministrati a scuola. A seguito delle segnalazioni dei genitori fu aperta un'inchiesta, coordinata dal pm Sirgiovanni, nella quale furono indagati Michelina Luberto e Domenico Cosentino in veste di legale rappresentante della ditta Osma. Ad entrambi viene contestato di avere, in concorso tra loro, detenuto e distribuito sostanze alimentari con cariche microbiche superiori ai minimi stabiliti dalla legge e comunque in stato di alterazione e nocive. Adriana Teti deve invece rispondere di abuso di ufficio, nella sua qualità di responsabile del Servizio attività scolastiche del Comune di Vibo, per aver liquidato illegalmente somme di denaro in favore della Osma. Emanuela Rizzuti è accusata di omissione di atti di ufficio in qualità di titolare di posizione organizzativa nella Commissione di vigilanza del servizio di refezione avrebbe impedito i relativi controlli. Il medico Fortunato Carnovale, nella sua qualità di dirigente del Dipartimento di prevenzione dell'Asp e responsabile del procedimento, è accusato di avere omesso di effettuare le ulteriori verifiche in ordine al rispetto delle prescrizioni adottate in data 7 novembre 2008. Il processo è stato fissato per il 23 aprile prossimo davanti al tribunale di Vibo Valentia. 

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mini Soriano_Calabro_generaleSORIANO CALABRO – “San Francesco ha insegnato a pregare con i nostri fratelli ladroni”. Dev’essere quello che ha pensato un uomo di 53 anni che si è introdotto furtivamente nel convento dedicato a San Domenico approfittando del buio serale per mettere a segno un colpo ai danni dei frati domenicani, che però ha prodotto un magro bottino e che si è concluso con il suo arresto. E’ stato, infatti, tratto in arresto in flagranza di reato, con l’accusa di furto aggravato in abitazione, F. P. classe 1961, di Cosenza ma domiciliato a Squillace, già noto alle forze dell’ordine. Erano passate da poco le 18,00 di giovedì sera quando i militari dell’Arma della locale Stazione, appartenenti alla Compagnia dei Carabinieri di Serra San Bruno al comando del Capitano Stefano Esposito Vangone, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati, sono intervenuti presso il locale Convento di San Domenico dei Frati Domenicani, sorprendendo e arrestando in flagranza di reato il 53enne con l’accusa di furto aggravato. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dai carabinieri, F. P. dando presumibilmente per scontato che l’orario fosse propizio per un furto senza impedimenti, si sarebbe introdotto nelle stanze private dei monaci a cui avrebbe sottratto una somma contante di 145,00 euro. Successivamente, i carabinieri, dopo aver tratto in arresto il 53enne hanno provveduto informate l’Autorità Giudiziaria competente che ha disposto la traduzione dell’uomo presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

 
articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria
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Venerdì, 25 Gennaio 2013 14:53

Scilipoti, un ragazzo di Calabria

 

mini tony-faccetta-nera-1027265_0x410Quando i nostri nipoti studieranno Storia, sui loro libri di testo, subito dopo le guerre mondiali, il fascismo, la Resistenza ed il Sessantotto, troveranno le pagine della seconda repubblica. E scopriranno che nel Parlamento italiano, anche nel 2013, è esistito un tale Domenico (per gli amici Mimmo) Scilipoti, “uomo di rottura” con una spiccata tendenza al trasformismo, maturata negli anni, per una triste questione di poltrone e vitalizi. Tralasciando il parlare sconquassato ed i congiuntivi devastati, i toni pessimi e rivoltanti o l'antipatia che, indipendentemente dalla posizione politica (non ci azzardiamo a parlare di ideologia), suscita un siffatto personaggio retorico e vuoto, intriso di un ultranazionalismo pecoreccio, massone e xenofobo, il punto è: come ha fatto Scilipoti a risultare candidato in Calabria?  Un semi-sconosciuto agopuntore di Barcellona Pozzo di Gotto?

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mini asp-viboSono accusate a vario titolo di truffa e falso ideologico le 17 persone, tra medici veterinari ed impiegati in servizio all'Asp di Vibo Valentia, raggiunte dall'avviso di conclusione indagini vergato dal pm Santi Cutroneo. Secondo l'accusa, gli indagati, con artifizi e raggiri, avrebbero presentato agli uffici amministrativi dell'Asp richieste di rimborsi chilometrici per aver utilizzato il proprio mezzo, mentre invece in realtà usavano l'auto di servizio. Altre contestazioni riguardano false prestazioni e allontanamenti dal luogo di lavoro per finalità private. Gli indagati sono: Isabella Campisi, 55 anni, di Soriano; Domenico Cocciolo, 47 anni di Vibo; Domenico Piraino, 61 anni, di San Costantino Calabro; Stefania Mazzeo, 48 anni, di Vibo;

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