mini manifestazione3Di seguito pubblichiamo il reportage fotografico realizzato da Salvatore Federico e Filippo Rachiele il 24 marzo scorso durante la storica manifestazione pro ospedale organizzata dal Comtato Civico Pro Serre.

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mini vvconferenza_stampa1Riceviamo e pubblichiamo:

Nella consapevolezza di dover massimizzare i servizi offerti, considerato il piano di rientro in corso, ogni dirigente della nostra asp dovrebbe mettere al primo posto tra le sue priorità la tutela della salute del cittadino. Questo non sembra essere il caso dei dirigenti dell’Asp di Vibo Valentia.

All’inizio di febbraio la direzione amministrativa dell’ospedale di Serra San Bruno informava gli elettricisti e i centralinisti della struttura che la ditta addetta al servizio di manutenzione degli ascensori non era piu’ la PARAVIA di Vibo Valentia, tra l’altro ditta produttrice degli ascensori stessi, ma la VIBAM SRL di Benevento. Con tanto di nuovi numeri di telefono, compreso quello per le emergenze attivo 24 ore su 24, da usare in caso di emergenze. Tutto questo deciso dall’Azienda Sanitaria Provinciale e valevole per tutte le strutture ospedaliere della provincia. Fino a qui non si registrerebbe nulla di strano considerando che il provvedimento ricadrebbe nella normale amministrazione se surrogato da consistente argomentazione. Sta di fatto che nella giornata di domenica, in piena emergenza dovuta all’arrivo di un paziente e nella conseguente necessità di trasferirlo in reparto, gli ascensori non erano attivi. All’arrivo del personale elettricista si constatava un guasto al funzionamento dell’ascensore e quindi di competenza della ditta VIBAM SRL. Dopo vari tentativi di contattare l’azienda attraverso il numero verde rimasti senza risposta alcuna il medico del pronto soccorso facente funzione di Direttore Sanitario in mancanza del titolare, ha deciso di chiamare le forze dell’ordine per denunciare il disservizio, mentre il personale interno all’ospedale si occupava del paziente che veniva trasferito al reparto attraverso una manovra manuale eseguita per far ripartire momentaneamente l’ascensore.  All’arrivo dei tecnici nella giornata di lunedì si scopre che la VIBAM SRL avrebbe dato in subappalto ad una terza ditta i lavori di manutenzione, essendo sita fuori regione e non potendo rispondere in tempo alle emergenze; a questo sarebbe dovuta la difficoltà di intervenire subito sui guasti. Inoltre mi è giunta voce che da un anno la direzione dell’ospedale di Serra San Bruno ha rinunciato a riparare un’ascensore, interessata da un guasto, in quanto non è considerata funzionale alle esigenze della struttura.

Tutto questo fa sorgere degli importanti interrogativi. Perché è stato revocato il servizio di manutenzione alla PARAVIA costruttrice degli ascensori che si è sempre attivata per tempo durante le emergenze? Che vantaggio trae l’asp di Vibo Valentia nell’affidare il servizio ad una ditta che è sita fuori regione e che ha la necessità di subappaltare i lavori, con le relative difficoltà di cui si è avuta esperienza durante l’emergenza di domenica scorsa? Fortunatamente tutto è stato risolto nel migliore dei modi, ma in una situazione diversa e con esiti diversi per il paziente di turno saremmo qua a parlare di un nuovo caso di malasanità. Non sarebbe più facile risolvere i problemi più gravi che il nostro sistema sanitario ha, invece di limitarsi ad occuparsi di sottigliezze tecniche che nulla hanno a che vedere con la crisi degli ospedali e che portano più danni che benefici?  

Questi sono gli interrogativi che il movimento da me presieduto, e che sin dalla sua nascita si è dimostrato sensibile rispetto alle problematiche della sanità, si pone e per i quali attende risposta da chi di competenza.

Michele Grenci (coordinatore del movimento "Al lavoro per il Cambiamento")

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mini SERRAC5Riceviamo e pubblichiamo:
All’indomani della sconfitta di Catanzaro, la società A.S. Serra calcio a 5 dichiara quanto segue: Dopo quanto accaduto a Locri, speravamo di non tornare più sull’argomento relativo alla condotta dei direttori di gara. Evidentemente, però, quanto successo lo scorso mese di dicembre nel corso dell’incontro tra Lokron e Serra Calcio a 5, non è bastato per richiamare l’attenzione e la sensibilità dei vertici del Comitato regionale della LND.  All’epoca, denunciammo l’atteggiamento di alcuni “pseudo” tifosi che, nel corso del match, avrebbero sputato due giocatori del Serra  (Angelo Carrera e Simone Capone). Come se ciò non bastasse, alcuni sostenitori locali hanno anche fatto irruzione nel rettangolo di gioco senza che il direttore di gara segnasse il tutto nel referto arbitrale. Eppure, durante l’incontro tra Serra calcio a 5 e Odissea, il giudice sportivo non ha esitato a condannarci per quanto accaduto durante i sessanta minuti di gioco. Come mai queste disparità di trattamento? Chi di dovere risponda…. Da dicembre ad oggi la situazione non sembra essere cambiata. Anzi, riteniamo che si siano fatti passi indietro. Sabato scorso, infatti, nel corso dell’incontro tra Catanzarese “Stefano Gallo” e Serra calcio a 5, uno dei due direttori di gara ci ha letteralmente privato di ben 3 calci di rigore netti e di 2 tiri liberi. Ora, se la scusa della buona fede degli arbitri deve servire come pretesto per penalizzare la nostra società, noi personalmente non ci stiamo. Il pubblico catanzarese, inoltre, non ha esitato a provocare i nostri giocatori nonostante nel match di andata, i calciatori avversari siano stati trattati più che bene. Concludiamo questa breve considerazione, dicendo che noi non ritiriamo la squadra dal campionato come millantato da altre società. Abbiamo sempre assunto un comportamento rispettoso nei confronti degli arbitri e, allo stesso modo, pretendiamo che i direttori di gara facciano ugualmente nei nostri confronti.
Alessandro De Padova
Addetto stampa A.S. Serra calcio a 5
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mini tettoia cadente ospedaleSERRA SAN BRUNO – Una tettoia verosimilmente in alluminio, che si trova sulla parte dell’edificio ospedaliero che ospita la Radiologia, stava per crollare a causa del peso della neve che le abbondanti precipitazioni di queste ultime ore hanno ammassato sulla sua superficie, ormai irrimediabilmente inclinata. Sul posto il sindaco Bruno Rosi, in prima linea durante l’emergenza neve, che ha coordinato le operazioni di messa in sicurezza della tettoia e dell’area sottostante effettuate dagli operai comunali. "Non c’è nessun dirigente che possa coordinare i lavori per evitare il crollo della tettoia, lavori che – ha ribadito il primo cittadino – stiamo eseguendo noi volontariamente con operai e mezzi comunali". Il sindaco ha espresso rammarico nel constatare come nessun dirigente dell’Asp sarebbe stato presente durante l’emergenza neve e come il nosocomio cittadino sia stato abbandonato ad un destino ancora da scrivere ma del quale ormai stanno scorrendo i titoli di coda. Sul luogo anche i Vigili del Fuoco di Serra San Bruno intervenuti per evitare il crollo della tettoia. 

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mini stazione_paolaContinuano in Calabria le proteste per il taglio dei treni che collegano il Sud al resto dell'Italia. Stamattina i binari della stazione di Paola sono stati occupati per alcuni minuti da numerosi viaggiatori che hanno manifestato insieme a 25 sindaci del Cosentino, ad alcuni rappresentanti della Provincia e al parlamentare del Pd, Franco Laratta. ''Abbiamo occupato - ha detto Laratta - in modo simbolico i binari, senza creare disagi alla circolazione, contro la politica scellerata di Trenitalia. Con il taglio attuato da Trenitalia l'Italia è spezzata in due, e questo accade proprio nell'anno in cui abbiamo festeggiato i 150 anni dell'Unità nazionale".

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mini bivongi 3E' finito in tragedia, ieri, un tentatativo di rapina a Bivongi ai danni di due anziani. Marco Rocco Bombardieri, uno dei due rapinatori, è morto dopo essere finito contro un muro con l'auto a bordo della quale stava fuggendo assieme ad un complice. I due, entrambi di Guardavalle, si erano introdotti armati di un coltello in casa dei due anziani con lo scopo di rapinare alcuni fucili. Nell'abitazione, però, si trovava il nipote della coppia che ha reagito, colpendo i banditi con pugni e calci ed inseguendoli poi a piedi durante la fuga. Nell' impatto dell'auto contro il muro, Bombardieri è deceduto sul colpo. Il complice, invece, di cui non è stata resa nota l'identità, ha proseguito la fuga, ma è stato bloccato ed arrestato dai carabinieri poco dopo.

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mini antoniobarileSembra non avere fine la tragica sequela di intimidazioni che la criminalità sta riservando al sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile. Il sindaco PDLlino, durante la sua carriera politica, è stato più volte vittima di atti intimidatori di vario genere. L'ultimo in ordine di tempo, lo aveva reso noto, egli stesso, proprio ieri mattina durante una conferenza stampa, asserendo che il 28 dicembre scorso, i bulloni di tre ruote della propria auto erano stati allentati da sconosciuti. A rendersi conto del grave episodio era stata la moglie del primo cittadino di San Giovanni, mentre percorreva, con l'auto del marito, la strada che da Cosenza porta a Crotone.

Nella notte scorsa si registra l'ennesimo episodio: sempre un gruppo di ignoti, ha tagliato gli alberi di un giardino poco lontano dal municipio e imbrattato i muri limitrofi con scritte ingiuriose ai danni del sindaco. ''Stiamo lavorando - ha dichiarato Antonio Barile - in una azione amministrativa tesa all'efficienza, al risanamento, al risparmio, al recupero del patrimonio e di servizi che prima erano esternalizzati, con aggravi per le casse comunali. Sono certamente amareggiato, preoccupato anche per le stesse modalita' dell'accaduto che destano apprensione perche' certamente, e' un segnale che c'e' qualcuno che sta agendo intenzionalmente e premeditatamente nei miei confronti e del ruolo che svolgo e che inevitabilmente si ripercuote sulla mia famiglia. Ne' io ne' chi lavora con me nell'azione di governo locale, abbiamo paura, abbiamo preso le nostre precauzioni ma non ci fermiamo, sapendo che stiamo lavorando nell'esclusivo interesse della citta'''

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