mini raffaele_florioLa casa editrice Thoth di Capo Vaticano, presenterà la sua ultima pubblicazione domenica a Bivona a partire dalle ore 18:00, presso la sede della fondazione “Federica Monteleone per la vita”. L’ultimo libro edito Thoth si intitola “Inversione” e reca la firma del giovane e noto autore Raffaele Florio (classe 1991). 

Dopo il successo nazionale riscosso con la Feltrinelli, casa editrice del suo “Labirinti nel Vaticano” (2013), “Opus Dei” (2012), “Colpevoli di innocenza” (2008) e “La vita ideale” (2007), Raffaele Florio affida la sua ultima fatica letteraria alla giovane casa editrice vibonese guidata dal giornalista ed editore Mario Vallone. 
 
Appassionato di gialli e noir, Florio comincia a pubblicare all’età di 16 anni, rimanendo fedele alla linea. Col suo “Inversione”, lo stesso vuole regalare al lettore un intreccio profondo, quasi psicotico, al limite tra la realtà e la dimensione onirica del pensiero. Come si legge nella quarta di copertina, “Inversione” è un libro caratterizzato da «una scrittura incalzante, asciutta, post-moderna per un thriller dal gusto forte e quasi ossessivo, dalla trama volutamente impersonale, dura e lucida come acciaio.
 
Forse una sorta di discesa all’Inferno, in quei meandri oscuri e abissali che caratterizzano la psiche umana».
 
Raffaele Florio, come un personaggio stevensoniano, si è confrontato col suo alter-ego scavando nel subconscio per dar vita ad un libro che, a detta dell’autore stesso, è sconvolgente! Una lettura dunque che non addice ai cosiddetti “puritani”.
 
Durante la presentazione del libro “Inversione”, oltre all’autore, interverranno la poetessa e scrittrice Francesca Rita Rombolà, il poeta e scrittore Francesco Pugliese e il giornalista nonché editore Mario Vallone.

 

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mini Il_Sistema_Reggio_CopertinaRiceviamo e pubblichiamo:

Dalla relazione di scioglimento del Comune di Reggio Calabria alle carte delle inchieste giudiziarie, dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia alle connivenze dello Stato e della società civile con il malaffare e, ancora, gli intrecci economici in riva allo Stretto, ma anche a Milano, il ruolo della massoneria e dei Servizi Segreti nelle vicende più oscure degli ultimi anni.

“Il Sistema Reggio”, del giornalista Claudio Cordova per Laruffa Editore, è il primo libro-inchiesta sulla città dello Stretto che, alla luce di dati oggettivi, mostra come – dall’economia alla politica, passando per la criminalità organizzata – tutto sia, appunto “Sistema”. Un lungo lavoro di ricerca e di approfondimento sui gruppi e i grumi di potere che comanderebbero la città. Forse su Reggio Calabria è possibile immaginare una “cabina di regia” composta da entità diverse, pronte sempre a rinnovarsi, in base ai nuovi equilibri politici, economici e criminali. A partire dagli anni 2000 si sarebbero create le condizioni politiche, mafiose ed economiche perchè Reggio Calabria venisse, di fatto, inglobata dalla stessa logica dell’armonia e dell’accordo. Cordova – da giornalista attivo in città da anni – mette insieme un’opera unitaria in cui non viene risparmiato alcun settore della vita sociale reggina, portando alla luce una lunga serie di manovre oscure su cui si poggerebbe lo status quo cittadino. “Il Sistema Reggio” è una fotografia di quella che è diventata la città dal 2000, in un momento delicatissimo per la sua storia, all’indomani dello scioglimento del Comune per contiguità con la ‘ndrangheta.

E se lo specchio attraverso cui questa città si è guardata negli ultimi trent’anni fosse stato uno specchio distorto, alterato? E se alla rettitudine di cittadini comuni, imprenditori, servitori dello Stato, insegnanti, medici, avvocati, notai, e anche giornalisti, si fosse contrapposto un establishment esteso, sostanzialmente mediocre, connivente col sistema criminale che regola i rapporti sociali, ma soprattutto silenzioso? E se questo silenzio avesse, piano piano, ammorbato la gran parte del tessuto sociale fino a rendere quasi ininfluente ogni impulso di senso contrario? (Antonino Monteleone)

Il libro sarà presentato mercoledì 27 marzo, alle ore 18, presso il Teatro Politeama Siracusa, a Reggio Calabria dalla Casa Editrice Laruffa in collaborazione con l’Associazione Culturale “Quadrante Sud”.

Oltre all’autore, interverranno: Gianluca Ursini, giornalista e scrittore, Antonino Monteleone, giornalista e scrittore, Roberto Laruffa, editore. Coordina Eleonora Scrivo, referente territoriale di Action Aid.

Nota biografica dell’autore - Claudio Cordova, nato nel 1986, giornalista, vive a Reggio Calabria. Ha lavorato per diverse testate locali, occupandosi di cronaca nera e giudiziaria. Dall’aprile 2012 è direttore del giornale online Il Dispaccio. Collabora inoltre con Il Quotidiano della Calabria. Per Laruffa nel 2010 ha già pubblicato il libro-inchiesta sul traffico di rifiuti tossici e radioattivi “Terra Venduta – Così uccidono la Calabria – Viaggio di un giovane reporter sui luoghi dei veleni”.

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Un lungo filo nero che si dipana per quasi tre lustri. Un filo, con il quale vengono tessute trame impiegate per nascondere la verità. Una lunga sequenza di fatti che, intrecciandosi, formano il ginepraio nel quale si perde la verità su alcuni degli episodi più misteriosi della storia d’Italia. La morte del presidente dell’Eni, Enrico Mattei, la scomparsa del giornalista dell’ Ora di Palermo, Mauro De Mauro, il massacro, all’Idroscalo di Ostia, dello scrittore Pier Paolo Pasolini. E’ una ricostruzione attenta, dettagliata, meticolosa, quella che Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, con l’ausilio del materiale documentale proveniente dall’inchiesta condotta dal pm Vincenzo Calia, mettono insieme, in “Profondo Nero”, Chiarelettere editore. Un volume avvincente, che prende le mosse dalla morte di Enrico Mattei, avvenuta nel 1962 in seguito alla caduta dell’aereo sul quale viaggiava. Un fatto strano, anomalo, troppo frettolosamente archiviato come semplice incidente. Eppure, fin dai giorni successivi a quel tragico 27 ottobre 1962, le voci che circolano parlano di sabotaggio. Un’ipotesi tutt’altro che improbabile. Il dinamismo di Mattei aveva creato, infatti, le condizioni perche in tanti ne potessero desiderare l’uscita di scena. Nel corso degli anni, più volte, è stata avanzata l’ipotesi che dietro il disastro aereo ci fosse la mano delle Sette sorelle o dei servizi segreti americani o inglesi. In “Profondo Nero”, invece, viene riproposta una pista interna, tutta italiana. E proprio la scoperta di questa pista e dei suoi occulti manovratori, sarebbe all’origine della misteriosa scomparsa del giornalista Mauro de Mauro. Secondo gli autori, impegnato nella sceneggiatura per un film di Francesco Rosi che doveva ricostruire gli ultimi giorni di vita di Mattei, De Mauro avrebbe scoperto i registi del sabotaggio all’aereo di Mattei, partito da Catania e caduto nella campagne di Bascapé, nel pavese. Una scoperta che sarebbe costata la vita, anche, a Pier Paolo Pasolini che, in uno degli appunti, misteriosamente spariti, di “Petrolio”, il romanzo rimasto incompiuto, avrebbe tracciato il volto degli oscuri manovratori dei più inquietanti episodi della vita pubblica italiana. La scomparsa e l’uccisione di De Mauro e Pasolini sarebbero quindi tenuti insieme dalle inconfessabili verità legate all’uccisione di Mattei. Un assassinio, quello del presidente dell’Eni, che  avrebbe spostato l’asse della storia, condizionando la vita pubblica italiana fino ai nostri giorni. 

 

Titolo: Profondo nero

Autore: Giuseppe Lo Bianco - Sandra Rizza

Editore: Chiarelettere

Pagine 295

Prezzo: € 14,60

 

 

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