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Riceviamo e pubblichiamo
 
 
INTERROGAZIONE CONSILIARE
Oggetto: Nuovo Bando Servizio Civile.(Art. 43, comma 1, D.Lgs. 267/2000. Art. 14, comma 1, Statuto Comunale), N. 01/2012
Visto il DPCM del 4 Novembre 2009
Vista la Delibera n. 46 del 10/02/2011 della Giunta Regionale della Calabria;
 
 
CONSIDERATO IN FATTO
Il nostro Paese sta attraversando, oramai da qualche anno a questa parte, una grave fase di recessione economica dovuta alla netta battuta d’arresto della congiuntura internazionale che ha fatto precipitare gran parte dei paesi europei in una delle peggiori crisi economico-sociali dalla fondazione della moneta unica. Ovviamente i riflessi negativi di questa crisi internazionale hanno fatto e stanno facendo sentire tutto il loro peso concretamente nella nostra vita quotidiana, determinando un disagio economico e sociale che oramai si respira sempre più drammaticamente e si manifesta di fatto nel continuo ritardo del pagamento dei salari, nel rallentamento della circolazione dei beni, nel rifiorire nei vari negozi di forme di credito anacronistiche e soprattutto nella grande incertezza che si avverte per il futuro e che colpisce in modo particolare il settore giovanile dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto dimensioni stellari e lo sconforto regna oramai sovrano.
 
RITENUTO IN DIRITTO
Sulla base di tale considerazioni è ovvio che il carico di responsabilità che grava sulle spalle di ogni pubblico amministratore non può non appesantirsi ancora di più. Chi ha carpito la fiducia dei cittadini per assicurarsi più “laute prebende” in cambio di promesse e rassicurazioni, oggi più che mai non può esimersi dal compiere il proprio dovere e fare del proprio meglio per rinvenire e sfruttare ogni strumento che lo Stato o qualsiasi altro organismo mette a disposizione per alleviare gli affanni e i disagi dei cittadini, con maggiore attenzione, ovviamente, per le fasce più deboli. Se prima era già di per se deprecabile, oggi più che mai la negligenza e la superficialità da chi detiene le redini della gestione politica ed amministrativa del paese, non è più consentita. Non si può più giocare con il destino e la vita degli elettori, occorre realizzare finalmente quel principio fondante “do ut des” che rappresenta il fulcro contrattuale e la ragion d’essere di ogni mandato politico, che viene stipulato in un paese democratico. L’ordinaria amministrazione non è più sufficiente in un momento in cui il disaggio sociale ed il dramma quotidiano, sempre più crescente, di intere famiglie, che non riescono più a garantire il proprio sostentamento, sta spingendo il paese verso il baratro della disobbedienza civile o altre forme ancora più estreme di contestazione sociale.
 
CONSIDERATO
Gli enti di servizio civile iscritti all’Albo Nazionale e agli Albi Regionali possono presentare progetti di Servizio Civile Nazionale da realizzarsi in Italia ed all’estero.
Ebbene anche per il 2013 sono stati aperti i bandi per consentire a tutti gli enti che ne abbiano la volontà e la capacità di presentare i propri elaborati che saranno poi visionati in sede di approvazione. Come Lei ben sa, Signor Sindaco, o comunque dovrebbe sapere, gli enti iscritti all’Albo della Regione Calabria, devono far pervenire i propri progetti, da realizzarsi in Calabria, a partire dal 1 settembre 2012 e fino alle ore 14,00 del 31 ottobre 2012. La Regione Calabria terrà conto esclusivamente della data di arrivo del formato cartaceo e di quello elettronico. Non farà fede quindi la data di spedizione e non potrà essere questo, pertanto, un pretesto di discolpa.
 
RITENUTO
Il Servizio Civile non costituisce più una mera scappatoia per eludere gli obblighi di leva, tant’è vero che è aperto anche a coloro che hanno già prestato servizio militare, ma rappresenta, più verosimilmente, una grande occasione per aiutare le persone sfortunate e vivere, così, un intensa ed emozionante esperienza di solidarietà che consentirà ai giovani partecipanti di crescere umanamente e acquisire nuove competenze. Certamente oltre ai risvolti dal profilo umano, il servizio civile, nel contesto della grave crisi economica che stiamo attraversando, rappresenta una piccola ma preziosa valvola di sfogo che può consentire di tamponare ed alleviare, grazie al, per quanto modesto, rimborso spese previsto, i disagi di qualche giovane per l’arco di un intero anno. Se si pensa, poi, che i progetti si possono rinnovare di anno in anno, coinvolgendo, a rotazione, diversi giovani, si può facilmente realizzare quanto sarebbe grave, per un amministratore, perdere una simile occasione.
 
 
ALLA LUCE DI QUANTO PREMESSO, L’INTERROGANTE CHIEDE DI SAPERE PER ISCRITTO ED IN MODO SAPERE, DEBITAMENTE DOCUMENTATO, ENTRO I TERMINI PREVISTI PER LEGGE:
• Quali misure, nell’ambito delle proprie competenze politico amministrative, il Signor Sindaco ha  adottato fino ad oggi ovvero ha inteso intraprendere in ambito locale per alleviare le fasce più deboli della propria cittadinanza dagli effetti della grave crisi che sta attanagliando l’intero Paese.
• Se è a conoscenza dell’apertura dei bandi per la presentazione dei progetti di Servizio Civile per  l’anno 2013.
• Se, essendone a conoscenza, ha intenzione di partecipare, considerando l’evento degno di attenzione, ovvero ha già predisposto un progetto da presentare.
• Se, dando la giusta importanza al Servizio Civile, ha inteso coinvolgere altri enti ed associazioni, per l’elaborazione di progetti di più ampio respiro.
In attesa di ricevere esaustive risposte sull’interrogazione formulata, si prega la S.V. di voler allegare tutte le eventuali pezze documentali relative, onde consentire al
sottoscritto la possibilità di svolgere appieno la propria funzione ispettiva e di controllo di Consigliere Comunale, nel rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative in
materia.
 
Il Consigliere Comunale
Antonio Franzè
Pubblicato in POLITICA
Sabato, 24 Dicembre 2011 23:51

Il Vangelo dell'Avvento

mini nativitaIn quei giorni un decreto di Ponzio Pilato ordinò che si facesse il censimento di tutta la Calabria. Questo censimento fu fatto quando era governatore della Serra Padre Umile. Andavano tutti a farsi registrare dai rilevatori raccomandati  dal Feroce Salatino. Anche l'Attilio Scriba, che proveniva dalla casa e dalla famiglia dei Cefalì, dalla Città di Spinetto e dalla Machinedha, salì in Comune alla Città, chiamata Serra, per farsi registrare insieme con la sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto, tra un bue e un asinello, che mangiavano in una bitumiera alimentata da un Angelo.

Si vidìa di picciridhu ca viniva na cosazza, minava pugna all'impazzata, e lu chiamaru viatu Nazza. Il cielo si aprì in un suono di Campana. Era nato colui che avrebbe lavato i peccati del mondo, che avrebbe curato le malattie: aveva scritto in fronte che la Sanità sarebbe stata il suo forte, specialmente se si fosse parlato di tuonichi, interni ed esterni, buiacchi, mulazzi e mulacchiuni. Ma sempre un grande amico degli amici. Lo disse subito: i vostri amici saranno i miei amici e gli amici degli amici di Don Peppe saranno anche i miei. E disse: siate amici. E in seguito gettò via, dopo averla usata, la Pistola. Ingrato. E il figlio (fora piccatu) dello Scriba nascette. Diede così alla luce il suo primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una camata, perché non c'era posto per loro nell'albergo delle Colonne.

C'erano in quella regione alcuni briganti che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo rizzo si presentò davanti a loro e la gloria di Don Peppe li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Spinetto un salvatore, che è il Nazzareno. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia, perchè ancora non era nato e già aveva fatto chiudere la ginecologia. Non spaventatevi per la luce, sono le sirene...e non cercano voi briganti».  E subito apparve con l'angelo una moltitudine delle migliori Famiglie della bassa locride che lodava Don Peppe e diceva: «Gloria a Don Peppe nel più alto dei piani di Siano, e pace in terra agli uomini che egli ama».

Pubblicato in LO STORTO

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