mini DSC00856-1Dopo l'ennesima denuncia pubblica del Comitato civico Pro-Serre, che proprio pochi giorni fa ha fornito prove concrete, corredate da foto, delle tante criticità che incombono sull'invaso dell'Alaco (https://www.ilvizzarro.it/ma-come-fanno-de-marco-e-rosi-a-sostenere-che-lacqua-dellalaco-e-potabile.html), il Corpo Forestale dello Stato è intervenuto ponendo sotto sequestro una mandria di mucche che pascolava indisturbata sulle rive del lago. Di seguito la nota diffusa dal Comando provinciale del Cfs. 

 

Già da tempo sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti per la nota vicenda concernente la potabilità dell’acqua, per la quale si è reso necessario disporre da parte della Procura della Repubblica di Vibo Valentia il sequestro dell’impianto acquedottistico effettuato ad opera del Corpo Forestale dello Stato e dai NAS dei Carabinieri, l’invaso dell’Alaco

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Venerdì, 20 Aprile 2012 14:14

Forestali in piazza il 27 aprile a Catanzaro

 

mini sciopero2MONGIANA - «Le ragioni dello sciopero dei forestali calabresi stanno tutte nell’incoerenza tra il contenuto del piano per la forestazione è la sua effettiva realizzazione». Di interventi strutturali, di messa in sicurezza del territorio, di come avviare progetti di forestazione biogenetici e coinvolgere i forestali calabresi nel sistema di protezione civile per valorizzare le zone interne e montane con particolare riferimento al dissesto idrogeologico, si è parlato nel corso dell’assemblea dei lavoratori forestali, avvenuta nel paese delle Reali Ferriere, che anticipa la prossima astensione collettiva dal lavoro. Per queste e tantissime altre ragioni il settore forestale calabrese effettuerà lo sciopero generale il 27 aprile con una grande manifestazione a Catanzaro. All’incontro con la folta platea di lavoratori c’erano le sigle sindacali maggiormente rappresentative, Cgil, Cisl e Uil, ad indicare che quando l’interesse è comune l’unità sindacale, se cercata, viene sempre raggiunta. Ad introdurre gli interventi è stato P. Barbalaco, segretario provinciale Uila-Uil che ha spiegato, insieme a B. Lafortuna, segr. prov. Fai-Cisl di Vibo Valentia, le ragioni dello sciopero. «Dall’ultimo incontro con Scopelliti e Trematerra – ha detto Bruno Costa, segretario regionale della Flai-Cgil – avevamo riscontrato delle aperture, per questo avevamo revocato lo sciopero, ma a sei mesi da quell’incontro le cose non son o mutate. Il settore si è degradato e per la prima volta c’è stata la cassa integrazione». Smorzando le polemiche sul ruolo sindacale della Cgil ha sottolineato come «noi siano anche il sindacato della proposta, non soltanto quello della protesta. Il nostro obbiettivo, attraverso lo sciopero – ha proseguito il sindacalista – è costruire un tavolo di confronto per risolvere i problemi dei lavoratori forestali e per questo è necessario un interlocutore politico serio». Secondo il segretario provinciale Cgil di Vibo Valentia Luigi De Nardo «l’unità sindacale è fondamentale e lo sciopero generale del 27 aprile è un segnale importante». De Nardo ha voluto ribadire che il sindacato non è storia passata del 20° secolo ma «deve guardare al futuro perché non corso del 21° secolo si presenteranno nuove battaglie, per questo non può andare in sordina». Per Franco Mamone della Fai-Cisl «non è uno sciopero politico, si è reso necessario perché cosi non possiamo più andare avanti» e dopo le critiche all’assessore regionale alla forestazione Trematerra «la nostra è anche una questione sociale». Di uno sciopero che avviene in un contesto difficile ha parlato il segretario gen. Flai-Cgil di Vibo Valentia Battista Platì che ha ribadito come per la sopravvivenza del comparto forestale è necessario che si torni «alle origini, bisogna fare forestazione e renderla produttiva attraverso la protezione idrogeologica delle zone interne, da questo sciopero abbiamo grandi aspettative». A conclusione, il segretario regionale Fai-Cisl Pino Gualtieri ha sottolineato come la legge calabrese sulla forestazione è stata una legge che ha fatto da apripista per le altre regioni d’Italia alla quale si sono rifatte. «Noi ci aspettiamo e vogliamo – ha detto – programmazione, progettazione e piani attuativi, questo è quello di cui vogliamo parlare».

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mini jovanovic_goranDi seguito la nota stampa diffusa dal Capitano Stefano Esposito Vangone, Comandante della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno:

"Nella tarda serata di venerdì i Carabinieri del Comando Stazione di Polia, unitamente al personale del Comando Stazione CC di Monterosso Calabro e del locale Comando del Corpo Forestale dello Stato hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato di furto in abitazione:

  1. 1.JoVANOVIC GORAN (foto) nato in Croazia il 10.01.1981 ivi residente, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato, rom;
  2. 2.JoVANOVIC NATALIJA nata in Croazia il 31.07.1984, ivi residente, in Italia senza fissa dimora, rom;
  3. 3.NIKOLIC IVAN nato in Croazia il 19.12.1955, residente a Roma (RM), vedovo, pregiudicato, nullafacente;
  4. 4.JoVANOVIC LIDIJA nata in Croazia il 21.01.1984, residente a Zagarolo (RM), nubile, nullafacente.

I militari sono intervenuti nel centro cittadino di Polia a seguito della richiesta di aiuto di D.M, il quale, dal balcone del piano superiore della propria abitazione, aveva scorto i quattro soggetti entrare con prepotenza all’interno del sottostante appartamento abitato della propria anziana madre, T.C. classe 1919.

Sceso al piano inferiore, poiché insospettitosi e allarmato dalla presenza degli sconosciuti in casa della madre, Il D.M. ha sorpreso i quattro rom girare indisturbati dentro l’abitazione, mentre questi, al contempo, intimoriti e ostacolati nei loro progetti dalla presenza dell’uomo, si sono dati a repentina fuga.

In tale frangente gli equipaggi sopra indicati, impegnati in un servizio di controllo del territorio, sono riusciti ad intercettare i malviventi mentre gli stessi, saliti in auto, stavano tentando di fuggire, provando, altresì,  nella circostanza, ad investire un militare del corpo forestale che si era loro parato davanti per ostacolarne la fuga.

Tutti i soggetti sono stati tratti in arresto per il reato di tentato furto in abitazione in concorso, nonché per il reato di resistenza in danno del personale del corpo forestale.

Il “modus operandi”, le circostanze di tempo e di luogo, nonché l’età della vittima, fanno ritenere ai militari che gli arrestati potrebbero essere coinvolti anche nei numerosi furti in abitazione perpetrati in danno di anziane signore nel centro cittadino di Serra San Bruno. Le attività d’indagine in corso, pertanto, terranno in considerazione anche le attuali risultanze investigative, non escludendo la possibilità di addebitare ai quattro rom croati, numerosi fatti reato perpetrati in quel centro cittadino nel recente passato".

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