Martedì, 05 Febbraio 2013 18:15

Cosche del Soveratese, le richieste del pm

mini SoveratoMano pesante del pubblico ministero Vincenzo Capomolla contro i presunti appartenenti della cosca Sia-Procopio-Tripodi, operante nel Soveratese. Il pm - nell'ambito dell'operazione ''Showdown'' - ha chiesto al giudice per le udienze preliminari, Assunta Maiore, condanne con pene variabili dai 3 ai 14 anni di reclusione. Tra le persone coinvolte c'è anche il brigadiere dei carabinieri, Vincenzo Alcaro, per il quale sono stati richiesti 10 anni di carcere, in quanto accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Le altre condanne riguardano Daniela Iozzo (4 anni), Bruno Procopio (3 anni e 8 mesi), Pietro Aversa (6 anni), Vincenzo Bertucci e Patrick Vitale (12 anni), Francesco Vitale (4 anni), Vincenzo e Giuseppina Mirarchi e Pietro Danieli e Vincenzo Todaro (3 anni), Angelo e Giuseppe Santo Procopio (10 anni) e Vincenzo Ranieri (8 anni).
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mini 17400-pd_manifestazione2Pochi giorni fa il monito di Bersani era arrivato minaccioso come una nuvola pronta alla tempesta nel già agitato cielo di dicembre: “Non sono candidabili alle primarie del Pd per Senato e Camera, i parlamentari europei, i sindaci dei Comuni con più di 5mila abitanti, i Presidenti di Provincia e di Regione, gli assessori e i consiglieri regionali in carica, salvo deroghe motivate”. Quindi, secondo quanto stabilito dalla consulta nazionale del Partito Democratico in previsione delle primarie del 29-30 dicembre utili alla nomina dei candidati in Parlamento, rimangono fuori anche in Calabria diversi pezzi da novanta che già rivestono cariche politiche di rilievo.

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mini locandina_nicotera_1_dicembreOggi (sabato 1 dicembre), presso la Biblioteca del Liceo Classico “Bruno Vinci” di Nicotera, si svolgerà un'intera giornata di studio e informazione sulla sicurezza alimentare. Alle 11 verrà proiettato il documentario “Acquaraggia”, mandato in onda da RaiTre e RaiStoria nella trasmissione “Crash”, sulla storia controversa del bacino dell’Alaco, che da 6 anni eroga acqua “potabile” a quasi un terzo della Calabria e che il 17 maggio scorso è stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Vibo, nell’ambito dell’indagine “Acqua sporca”. Dopo la proiezione, è previsto un dibattito tra gli studenti, gli autori dell'inchiesta ed i rappresentanti delle associazioni “Alma Tellus ” , “Il Brigante” e “Libera”.

 

Nel pomeriggio, a partire dalle 16, ci sarà la presentazione del libro “Avvelenati”, di Giuseppe Baldessarro e Manuela Iatì.

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mini provincia-vibo

L’ex presidente della Provincia, Francesco De Nisi, la Giunta e l’intero Consiglio provinciale - oltre ai dirigenti Vinci e De Sossi - sono finiti sotto la lente d'ingrandimento della Procura della Repubblica, che ha emesso alcuni avvisi di garanzia nei loro confronti per il reato di peculato. Gli amministratori, in particolare, avrebbero distribuito 100mila euro, non dovuti, a tutti i gruppi consiliari, sottraendoli da altre poste di bilancio, tra cui anche quella dei fondi antiracket. Un nuovo polverone, dunque, si abbatte sugli ex inquilini di palazzo ex Enel, dopo quello relativo al commissariamento dell'Ente disposto dal prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, a seguito delle dimissioni di De Nisi.

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mini 426352_337951436242831_2012392274_nE’ un calvario senza fine il secondo autunno dell’amministrazione Rosi. Dopo la grana “Saggezza” che condusse in arresto assieme ad altri 38 indagati il consigliere Bruno Zaffino e determinò l’arrivo della Commissione dell’Accesso nel palazzo municipale serrese, ora, per colpe ben più lievi, è la volta del Presidente del Consiglio Comunale di Serra San Bruno, Giuseppe De Raffele.

Già nello scorso aprile vennero resi pubblici i dettagli dell’operazione ‘Resort’, che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati ben 63 persone, per una maxi-truffa all’Unione Europea, i cui reati vanno a vario titolo dalla truffa aggravata per il conseguimento di fondi pubblici, al falso ideologico, fino alla dichiarazione fraudolenta.

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Martedì, 20 Novembre 2012 09:54

Faida Stefanaconi/Piscopio: fermate 11 persone

mini Patania-FortunatoVIBO VALENTIA - Sono accusate a vario titolo di tre omicidi e quattro tentati omicidi compiuti nell'ambito della faida di 'ndrangheta tra i clan di Stefanaconi, in particolare quello dei Patania, e il "locale" emergente di Piscopio, le 11 persone fermate stamattina su richiesta della Dda di Catanzaro. L'indagine del Ros e del Nucleo investigativo dei carabinieri , denominata "Gringia", ha fatto luce sugli omicidi di Michele Mario Fiorillo, commesso a Francica il 16 settembre 2011, di Giuseppe Matina, commesso a Stefanaconi il 20 febbraio 2012, e di Francesco Scrugli, commesso a Vibo il 21 marzo 2012. Inoltre sarebbero stati individuati gli autori del tentato omicidio compiuti una prima volta ai danni degli stessi Giuseppe Matina (Stefanaconi 27 dicembre 2011) e Francesco Scrugli (Vibo Valentia 11 febbraio 2012), oltre a quello di Francesco Calafati, commesso a Stefanaconi il 21 marzo 2012 e di Francesco Nazzareno Meddis, commesso a Stefanaconi il 26 giugno 2012. I fermi sono stati eseguiti in varie località delle province di Vibo, Reggio Calabria e Viterbo

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Sabato, 10 Novembre 2012 16:32

Il Prisma/34. Rifiuti

mini IMG_0136_800Il Prisma (rubrica fotografica settimanale a cura di Filippo Rachiele).

La copertina della rubrica si intitola "Pianoforte".

"C'è a chi piace suonare, a chi cantare e a chi scrivere libri a me piace scattare foto..." 

Foto di Andrea Trapasso.


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Domenica, 07 Ottobre 2012 13:30

Bruno Censore e l’antimafia di cartapesta

mini 546267_10150685458181306_653150564_nSerra. La mattina del 5 ottobre, ai piedi del cancello dell’istituto d’istruzione superiore ‘L. Einaudi’, vengono ritrovati 3 bossoli ad attendere l’ingresso dei ragazzi nella scuola. Il fatto provoca sgomento. Il preside denuncia il ritrovamento, la scuola chiude e gli studenti tornano a casa. Allora, dopo un lungo letargo, che si è protratto anche nelle ultime poco tranquille settimane, il vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, Bruno Censore, seriamente preoccupato per l’accaduto, impugna carta e penna e scrive una nota di solidarietà a tutta la scuola, perché “si tratta di una scuola che da sempre è riconosciuta come baluardo di legalità e di diffusione del sapere”, ed inoltre - secondo lo stesso Censore - il misfatto sarebbe “indicativo del livello di criminalità che ormai serpeggia nel territorio delle Serre Vibonesi”.

Già, le Serre Vibonesi. Proprio la circoscrizione elettorale che partorì il consigliere regionale Censore. Un territorio che storicamente, ma soprattutto negli ultimi mesi, ha vissuto fatti di ‘ndrangheta ben più eloquenti

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omicidio fortuna_vibo_marinaErano gli armieri della cosca Patania. Secondo gli inquirenti, le 7 persone arrestate ieri tra Stefanaconi, Gerocarne, Acquaro e la Brianza, costituivano la rete di supporto della 'ndrina di Stefanaconi contrapposta ai Fiorillo-Struglio-Battaglia, gruppo emergente e spregiudicato di Piscopio, in una violenta faida che in meno di un anno ha insanguinato il Vibonese con 9 agguati. Uno scontro cruento culminato con l'assassinio di Davide Fortuna, freddato in pieno giorno

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Lunedì, 17 Settembre 2012 15:58

Falsi esami all'Unical, i nomi dei 75 indagati

mini unical_cosenza1Secondo la Procura della Repubblica di Catanzaro sarebbero ben 72 le ‘false lauree’ conseguite alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria dal 2004 al 2011. Finiti nel registro degli indagati, assieme a 72 tra laureati e laurendi, anche un tutor accademico e due impiegati amministrativi, a cui a vario titolo vengono contestati i reati di falso ed introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo.

Il filone delle indagini aveva avuto il via proprio dalla denuncia dello stesso preside di facoltà, Raffaele Perrelli, che nel corso di una seduta di laurea si era accorto che la sua firma, apposta sullo statino di un candidato, era stata contraffatta.

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