rubientti a seccoÈ ormai da quasi una settimana che, sistematicamente, dalle prime ore del pomeriggio, si registra una consistente riduzione della quantità d’acqua erogata dalla rete idrica comunale di Serra San Bruno. Nei punti più alti del paese, addirittura, negli ultimi giorni, in serata l’acqua è venuta a mancare definitivamente.

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mini posteCome ogni mattina, si era recato a lavoro per prestare servizio. Ad un certo punto, però, ha accusato un malore e sono, dunque, scattati immediatamente i soccorsi. Protagonista della vicenda - suo malgrado - è un postino originario di Arena, in organico all'ufficio postale di Serra San Bruno. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, il dipendente nella mattinata di oggi stava regolarmente adempiendo al proprio dovere, quando ad un certo punto si è sentito male.

Fortunatamente, in quel momento all'interno dell' ufficio postale era presente anche un medico che, con l'ausilio di un'altra persona, ha prontamente lanciato l'allarme richiedendo l'intervento dell'automabulanza afferente al locale nosocomio, giunta sul posto dopo circa un quarto d'ora. I sanitari del 118, dopo aver accertato la gravità della situazione, hanno deciso il trasporto del paziente in ospedale. In seguito, nelle prime ore del pomeriggio - con l'ausilio dell'elisoccorso - l'uomo è stato trasferito al “Pugliese” di Catanzaro.

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mini ospedale_serra

 

SERRA SAN BRUNO - Avrebbe avvertito dei forti dolori addominali e, una volta giunta al Pronto Soccorso, i medici gli hanno inizialmente somministrato una flebo e, dopo una serie di accertamenti, è stata rimandata a casa. Alle prime luci dell'alba, però, è deceduta. Vittima di un presunto caso di malasanità è una donna di 55 anni, S.R., di Serra. I familiari, ieri sera, hanno lanciato l'allarme chiamando il 118, ma l'ambulanza in dotazione all'ospedale 'San Bruno', in quel momento non era disponibile, perchè impegnata in un'altra emergenza. 

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mini municipio serraRiceviamo e pubblichiamo:

Irresponsabili! Dopo l’annuncio di non voler rinnovare i progetti relativi ai lavoratori Lsu-Lpu, nessun altro aggettivo può qualificare meglio sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza. La peggiore amministrazione della storia serrese, con quest’ultimo passo, si accinge a varare quello che rappresenta un autentico capolavoro di insensibilità. Un’insensibilità, aggravata dalla volontà di scaricare la responsabilità di ciò che non funziona sulle spalle di 58 padri e madri di famiglia che corrono il serio rischio di ritrovarsi in mezzo alla strada. Il compito della politica, o meglio della buona politica, dovrebbe essere, tra gli altri, quello di creare condizioni favorevoli allo sviluppo economico, di costruire opportunità occupazionali, di accorciare le distanze sociali attraverso un benessere il più possibile diffuso. Al contrario, a Serra, l’amministrazione lavora per far lievitare il disagio e per impoverire le famiglie e l’intera comunità. Non sfugge a nessuno, infatti, che, qualora lo scellerato progetto dovesse andare in porto, il danno arrecato all’economia locale sarebbe di proporzioni incalcolabili. Anziché studiare misure, per invertire la rotta di un paese in declino, con un’economia in ginocchio, con molte famiglie afflitte dalla disperazione e dalla povertà, il sindaco e la sua giunta non trovano altro di meglio che scaraventare nella disperazione 58 famiglie . Come se non bastasse, quello che corrisponde ad un sostanziale licenziamento dei lavoratori, rischia, anche, di depauperare il Comune che si troverebbe nella condizione di non poter erogare molti servizi, allo stato svolti da lavoratori Lsu-Lpu. Nei giorni scorsi, al fine approfondire la vicenda (prima di presentare la richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario) mi sono recato dal sindaco, il quale nel confermare la volontà di non rinnovare i progetti, ha ventilato l’ipotesi di affidare all’esterno alcuni servizi. Un disegno folle ed economicamente insostenibile (l’ultimo rendiconto è stato chiuso con un disavanzo di 187 mila euro), che nel mettere a rischio la sopravvivenza del Comune, rende ancor più precaria l’esistenza di chi già rappresenta il paradigma della precarietà. Non è un caso, che ben 19 lavoratori, in ansia per il loro futuro, abbiano presentato domanda di trasferimento, dopo aver compilato un modellino distribuito “informalmente” presso il gabinetto del sindaco. Viene, quindi, da chiedersi che fine abbia fatto quella società mista che, in campagna elettorale, l’attuale sindaco aveva promesso, per stabilizzare gli Lsu-Lpu? Con tutta evidenza, si tratta dell’ennesima bufala, che va ad aggiungersi alle tante altre, propinate per accaparrarsi qualche preferenza. Lascia, inoltre, basiti il conformismo dell’intera maggioranza nelle quale non si ode nessuna voce critica. Al contrario, qualcuno difende il provvedimento motivandolo con la scarsa produttività dei lavoratori. Se il criterio di valutazione, basato sull’efficienza e sui risultati raggiunti, si applicasse a tutti, la prima a dover andare a casa dovrebbe essere l’attuale maggioranza. Tanto più che i lavoratori, a differenza del sindaco e della sua giunta, almeno, non fanno danni.

Mirko Tassone
Consigliere comunale 'Al Lavoro per il Cambiamento'

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mini scopelliti Il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha ufficializzato nel tardo pomeriggio di oggi i nomi dei nuovi assessori regionali subentrati ad Antonio Caridi (Pdl, eletto al Senato), Piero Aiello (Pdl, eletto al Senato) e Francescantonio Stillitani (dimessosi dalla giunta e dal suo partito, l'Udc). Come annunciato in una conferenza stampa dallo stesso Scopelliti, entrano a far parte della sua squadra di governo Demetrio Arena, ex sindaco del Comune di Reggio Calabria sciolto per contiguità con la 'ndrangheta (Attività produttive); Alfonso Dattolo, capogruppo dell'Udc in consiglio regionale (Urbanistica, Società dell'informazione e Innovazione tecnologica); Nazzareno Salerno, consigliere regionale pidiellino già presidente della Commissione Sanità (Lavoro, formazione professionale, famiglia e politiche sociali). Infine, al posto del repubblicano Franco Torchia entra nell'esecutivo, come sottosegretario alla Presidenza, l'ex parlamentare del Pdl Giovanni Dima, con delega alla Protezione civile.

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mini dovere_moraleSERRA SAN BRUNO – Ormai non dovrebbe mancare molto al verdetto definitivo del Consiglio dei ministri sulla sorte dell’amministrazione comunale serrese. La relazione redatta dopo quasi sei mesi di indagini della Commissione d’accesso è arrivata a Roma già da qualche giorno e, a quanto pare, la Prefettura di Vibo avrebbe proposto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’amministrazione comunale guidata da Bruno Rosi. L’attuale primo cittadino, fedelissimo del consigliere regionale Nazzareno Salerno – vero dominus politico dell’amministrazione Rosi – alle comunali del 2011 sconfisse gli avversari con una lista targata Pdl.

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mini Salerno-DagostinoSi è materializzata la crisi politica che covava da tempo all'interno dell'amministrazione comunale di Vibo Valentia. Ieri l'ultimo atto di una guerra tutta interna al centrodestra: gli assessori comunali Pasquale La Gamba e Antonio Schiavello, entrambi del Pdl, si sono dimessi dalla Giunta guidata dal sindaco Nicola D'Agostino. Già da tempo si era consumata la frattura tra il primo cittadino e l'Udc, ma ora ha ben altro peso dal punto di vista politico la frattura con il Pdl

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mini bruno_zaffinoSERRA SAN BRUNO – E’ stato scarcerato ieri Bruno Zaffino, ex assessore comunale coinvolto nell’operazione “Saggezza” della Dda di Reggio, che il 13 novembre aveva portato all’arresto di 39 persone in diverse province calabresi e nel Nord Italia. Il Tribunale della Libertà nel dicembre scorso aveva rigettato la richiesta di scarcerazione, invece ieri il Gip distrettuale di Reggio Calabria, Adriana Trapani, ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Giovanni Vecchio rimettendo in libertà l’ex assessore. Zaffino fu eletto consigliere comunale nelle fila del Pdl alle amministrative del maggio 2011: il suo boom di consensi lo portò ad essere nominato subito assessore nella giunta pidiellina guidata da Bruno Rosi, anche se poi fu defenestrato all'improvviso dall’esecutivo alla fine del 2011, con motivazioni evidentemente di facciata e poco veritiere. I magistrati reggini, nell’operazione antindrangheta scattata a novembre, per lui hanno formulato l'accusa di violenza privata aggravata dal metodo mafioso. Di fronte al Gip l’avvocato Vecchio ha invece sostenuto il venire meno della gravità indiziaria

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Sabato 9 febbraio, dalle ore 10, a Serra San Bruno nei locali di Palazzo Chimirri si terrà un incontro incentrato sul  tema della legalità. L’evento, promosso dalle associazioni Libera Vibo, In.Ca.Stri, Il Brigante e dal Comitato Civico Pro - Serre mira a rinnovare il ricordo del compianto Pasquale Andreacchi, i cui resti furono rinvenuti circa tre anni fa, in un bosco alla periferia di Serra San Bruno. 
Nell’ambito della manifestazione, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi consegnerà simbolicamente una raccolta firme popolare al sindaco Bruno Rosi, anch’egli invitato a prendere parte all’iniziativa. La petizione era stata lanciata già qualche giorno fa dai sodalizi organizzatori dell’evento e mira alla richiesta di intestare proprio a Pasquale una via o un luogo pubblico sito nel Comune di Serra. L’istanza, in particolare, propone l’affissione, nella via che sarà individuata in seguito dalla giunta comunale, di una targa commemorativa che oltre al nome del ragazzo riporti la dicitura “ucciso da mano ancora ignota”.
All’evento sono previsti gli interventi della docente Giovanna Esposito e le testimonianze di familiari dello stesso Pasquale, oltre che la partecipazione dei ragazzi dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Luigi Einaudi’, della Scuola Media ‘Ignazio La Russa’ e del Gruppo Scout 1 di Serra San Bruno.
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mini rubinettoRiceviamo e pubblichiamo:

Non poteva passare nell’assoluto silenzio ciò che sta accadendo dal 12 Dicembre 2012 nel nostro Comune relativamente all’erogazione dell’acqua nelle case dei cittadini Serresi.

Più specificatamente, il problema è legato sia all’improvvisa mancata erogazione dell’acqua, sia al fatto che la popolazione non è stata avvisata per tempo di questa inaspettata interruzione del servizio idrico pubblico.  

La popolazione assolutamente ignara di ciò che le sarebbe accaduto, è costretta ad organizzarsi alla buona, per cercare di ridurre al minimo i disagi legati alla mancata fruizione del servizio.

In questo contesto, non è chiaro, o non è noto, se tra il Comune di Serra San Bruno e la Sorical ci siano state delle comunicazioni ufficiali circa la sopravvenuta interruzione del servizio e, soprattutto, cosa ancor più grave,  c’è da chiedersi come mai di tali comunicazioni non siano state debitamente informati in tempo utile i cittadini Serresi.

C’è da chiedersi se ci sia una interruzione temporanea oppure cessazione improvvisa e perdurante di un servizio pubblico che, mi auguro, possa far emergere le anomalie o le omissioni nella fase della gestione dell’emergenza idrica.

Ma, soprattutto, mi aspetto che il Sindaco e la sua Giunta Comunale tengano conto, di questo pericoloso precedente, e di questi giorni da terzo mondo, nei quali la pazienza della gente oltre viene messa a dura prova.

In particolare, mi aspetto che nella prima Giunta utile, si emani una delibera che introduca degli incentivi o bonus giornalieri per ogni nucleo familiare che usufruisca del acqua comunale nei casi di mancata erogazione del servizio idrico tenendo in considerazione già questo caso.

Sono sicuro che non sarà cosi difficile venire fattivamente incontro ai cittadini Serresi cosi come, allo stesso modo, è stato previsto ed attuato l’ulteriore appesantimento della tassa idrica comunale attraverso la previsione del pagamento del canone legato alla depurazione dell’acqua.

Vincenzo Albanese
Coordinatore Comprensorio delle Serre MPA-AD 
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