mini reali_ferriereÈ stato - per produttività ed estensione - il maggiore complesso siderurgico del Regno delle Due Sicilie. Fondato nella seconda metà del ‘700 dalla dinastia dei Borbone di Napoli, le Reali ferriere ed Officine di Mongiana, sono state parte integrante del complesso industriale e militare del Regno. Un vero e proprio Villaggio Siderurgico, impianto di base per la produzione di materiali e semilavorati ferrosi poi rifiniti in loco o in altri stabilimenti. Arrivò alla fine dell’800 a contare fra le proprie file ben 1.500 operai. Fu poi il processo di unificazione politica della penisola – con l’avvento del governo sabaudo – a porlo in secondo piano fino ad indurlo verso un rapido ed irreversibile declino, che lo portò alle soglie del ‘900 a cessare la propria attività. 
 
Il polo siderurgico, ormai inattivo quindi da oltre 100 anni, diventa oggi un museo: Il Museo delle Reali Ferriere Borboniche, che verrà inaugurato domani a Mongiana alla presenza del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. La presentazione ufficiale inizierà alle ore 10, con un convegno pubblico introdotto dal presidente della Commissione straordinaria del Comune di Mongiana, Carolina Ippolito, seguita dagli interventi del progettista Arch. Gennaro Matacena, del presidente della Fondazione “Napoli Novantanove” Mirella Barocco, del direttore della Sovrintendenza dei Beni Culturali della Calabria Francesco Prosperetti e dall’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri. Il programma della manifestazione prevede anche le testimonianze scientifiche dei professori Vittorio Daniele e Nicola Ruggieri, rispettivamente delle Università MagnaGræcia di Catanzaro e dell’Università della Calabria.
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mini Soriano_Calabro_generaleSORIANO CALABRO – “San Francesco ha insegnato a pregare con i nostri fratelli ladroni”. Dev’essere quello che ha pensato un uomo di 53 anni che si è introdotto furtivamente nel convento dedicato a San Domenico approfittando del buio serale per mettere a segno un colpo ai danni dei frati domenicani, che però ha prodotto un magro bottino e che si è concluso con il suo arresto. E’ stato, infatti, tratto in arresto in flagranza di reato, con l’accusa di furto aggravato in abitazione, F. P. classe 1961, di Cosenza ma domiciliato a Squillace, già noto alle forze dell’ordine. Erano passate da poco le 18,00 di giovedì sera quando i militari dell’Arma della locale Stazione, appartenenti alla Compagnia dei Carabinieri di Serra San Bruno al comando del Capitano Stefano Esposito Vangone, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati, sono intervenuti presso il locale Convento di San Domenico dei Frati Domenicani, sorprendendo e arrestando in flagranza di reato il 53enne con l’accusa di furto aggravato. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dai carabinieri, F. P. dando presumibilmente per scontato che l’orario fosse propizio per un furto senza impedimenti, si sarebbe introdotto nelle stanze private dei monaci a cui avrebbe sottratto una somma contante di 145,00 euro. Successivamente, i carabinieri, dopo aver tratto in arresto il 53enne hanno provveduto informate l’Autorità Giudiziaria competente che ha disposto la traduzione dell’uomo presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

 
articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria
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