Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Salvatore Federico, fotografo 32enne serrese, è l'unico artista calabrese tra i quattro finalisti della sezione “Historias – fotoreportage” del concorso “Luz contra el racismo 2014”. La rassegna - giunta ormai alla sua terza edizione e rivolta a fotografi, scrittori e videomaker di tutta Europa - è organizzata dall'associazione “Sos racismo Madrid”, che da circa un ventennio è impegnato nella lotta contro la xenofobia e le discriminazioni razziali. I lavori dei finalisti – tra i quali appunto il reportage fotografico di Salvatore Federico – saranno in esposizione al pubblico per una settimana, proprio a Madrid – in concomitanza con le “Jornadas Antirracistas 2014” – da domani al prossimo 22 marzo. In seguito, per tutto il resto dell’anno, le stesse opere saranno promosse dall'associazione nelle varie rassegne culturali, in giro per diversi stati europei.
I lavori in concorso al “Luz contra el racismo 2014” avrebbero dovuto incentrarsi sui temi dell’interculturalità, della convivenza, dell’immigrazione, dell’uguaglianza di diritti e della lotta al razzismo e alla xenofobia. Il reportage di Federico - composto da dieci foto scattate nell’arco di diversi mesi tra Rosarno e Roma – si è guadagnato quindi l’importante vetrina madrilena, riuscendo a conquistare l’ambita selezione finale a cui sono approdati soltanto quattro delle centinaia di lavori pervenuti al concorso alla scadenza dei termini per la partecipazione. Federico, ancora una volta, si distingue in un lavoro raffinato, capace di entrare in sintonia con i propri soggetti. Indagandoli. Cogliendone gli aspetti più intimi. In un percorso fatto di istanti rubati. Di vite difficili. Di giorni duri e gesti fragili, immortalati a Roma sullo sfondo della protesta del corteo nazionale per il diritto all'abitare o ai funerali dei quasi 200 migranti annegati al largo di Lampedusa nell’ottobre scorso, in occasione dei quali non fu concesso ai parenti delle vittime di prendere parte alle esequie. Metà del lavoro è però dedicato ad alcune delle immagini carpite da Federico, tra il 2012 e il 2013, nelle comunità africane di Rosarno e San Ferdinando, dove decine e decine di lavoratori stagionali, “raccoglitori di arance”, sopravvivono da schiavi del terzo millennio.
Federico ha già all'attivo diverse pubblicazioni su riviste specializzate e molti dei suoi lavori sono stati esposti di recente anche a Tirana e Zagabria.
Sembra essere stato fruttuoso l’incontro tenutosi nei giorni scorsi a Roma tra l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade e L’Incabit Srl, impresa edile di Bisignano. Nell’ambito dello stesso colloquio, le due parti hanno maturato importanti accordi, utili alla ripresa dei lavori di due cantieri aperti sul territorio calabrese: quelli in corrispondenza del bivio del santuario di San Francesco di Paola (al km 316,7 della strada statale 18 Tirrena inferiore in Provincia di Cosenza) e, soprattutto, quelli inerenti al cantiere stradale dello svincolo di Gagliato (in Provincia di Catanzaro) sulla Trasversale delle Serre. L’Anas – dopo serrati e numerosi colloqui con i vertici dell’Incabit - ha così evitato che i due contratti d’appalto venissero stralciati, cosa che avrebbe ulteriormente rimandato la data di consegna dei lavori già in forte ritardo rispetto a quanto previsto nel cronoprogramma originario. In particolare nel caso della Trasversale delle Serre, nell’ambito dello stesso incontro, si è stabilito che, verosimilmente, i lavori in questione possano essere completati per il prossimo 30 novembre 2013.
A più di 50 anni dal varo ufficiale della prima progettazione, ora, finalmente, sembra che si stiano ricongiungendo tutti i tasselli utili al completamento di una strada a scorrimento veloce divenuta, nell’immaginario di gran parte dei vibonesi e non solo, più che un’infrastruttura, un miraggio inconsistente. L’Anas ha ufficialmente pubblicato l’esito della gara d’appalto per due interventi sulla 182 - Trasversale delle Serre. “L'aggiudicazione di questa gara – ha commentato Pietro Ciucci, Amministratore Unico di Anas – imprimerà un’importante accelerazione nella conclusione dell’opera. La gara prevede la progettazione e l'esecuzione di due tratti non contigui. Il primo (5,3 km) si sviluppa dal nuovo svincolo autostradale - posto a 2 km dall’uscita autostradale di Serre - al viadotto Scornari, mentre il secondo si estende fra la località Cimbello ed il bivio Montecucco (1,1 km) e prevede la realizzazione dei viadotti Cimbello e Migliati, lunghi rispettivamente 230 e 175 metri. I lavori interesseranno le competenze territoriali dei comuni di Soriano, Pizzoni, Sant'Onofrio, Vazzano, Vallelonga e Simbario, tutti in provincia di Vibo Valentia. La gara, aggiudicata dall’impresa Cavalleri Ottavio SpA di Dalmine (Bergamo), è stata effettuata in base all’offerta economicamente più vantaggiosa ponderando, oltre al prezzo, anche la riduzione della durata dei lavori nonché il pregio tecnico, le caratteristiche ambientali e il contenimento dei costi di manutenzione e dei consumi energetici dell’opera ultimata. L’appalto comporta un investimento complessivo di circa 31 milioni di euro, di cui 300 mila relativi alla progettazione esecutiva.
Riceviamo e pubblichiamo
Al sig. Sindaco del Comune
di Serra San Bruno
Al sig. Presidente del Consiglio
di Serra San Bruno
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Lavori “Manutenzione straordinaria viali cimiteriali”
Serra San Bruno, 5 novembre 2012
Il sottoscritto consigliere
Premesso che
Con deliberazione n. 80 del 18 maggio 2012 è stata emanata direttiva generale per “l’esecuzione di lavori in economia di manutenzione straordinaria dei viali cimiteriali che costituiscono via di accesso alle varie tombe gentilizie”;
Nella premessa alla richiamata deliberazione “è stato rilevato che la stagione invernale appena passata ha reso difficoltoso l’accesso dei visitatori alle tombe dei loro defunti”
i lavori, allo stato realizzati, non possono essere definiti semplice manutenzione straordinaria, dal momento che i vecchi viali in terra battuta sono stati sostituiti da strade in cemento;
in ragione delle cappelle gentilizie monumentali che sorgono nell’area in sui sono stati realizzati i lavori, il cimitero di Serra San Bruno è sottoposto a vincolo di tutela da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici
L’art. 10 del codice dei beni culturali e del paesaggio definisce “beni culturali” le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle ragioni, agli enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico”;
L’art. 12 del medesimo codice al comma 1 prescrive che: “le cose immobili e mobili indicate all’articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni”, sono sottoposte alle disposizioni della richiamata normativa
Considerato che
I commi 4 e 5, dell’art. 22, del citato “codice” prescrivono, tra l’altro, che: “ l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad autorizzazione del soprintendente”, che “l’autorizzazione è resa su progetto o, qualora sufficiente, su descrizione tecnica dell’interevento, presentati dal richiedente, e può contenere prescrizioni”;
agli atti, non risulta essere stato redatto alcun progetto per la realizzazione dei lavori in parola;
I lavori sono stati eseguiti in assenza di un direttore dei lavori;
Non è stata richiesta alcuna autorizzazione, tantomeno inviata alcuna comunicazione, alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici;
Allo stato, gli uffici competenti non sono stati in grado di quantificare il costo effettivo dei lavori;
agli atti risulta una sola determinazione ( n. 167 del 4 settembre 2012) con la quale sono stati liquidati € 3614,83 ad una ditta di Cittanova (RC) per la fornitura di materiali di “vario genere per la manutenzione delle strade comunali e viali cimiteriali”
Interroga il Sindaco per sapere
Quali e quante siano le segnalazioni dei cittadini, del custode del cimitero o dei responsabili del servizio competente con i quali sono state segnalate le difficoltà di accesso alle tombe richiamate nella premessa alla deliberazione n. 80 del 18 maggio 2012;
le ragioni per le quali, nelle more della realizzazione dei lavori in oggetto specificati, non si sia provveduto a redigere apposito progetto;
alla luce della presenza di cappelle gentilizie di indubbio pregio artistico, le ragioni per le quali non è stata effettuata alcuna comunicazione alla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici;
se la realizzazione di viali in cemento sia compatibile con la presenza di cappelle ed opere scultore in marmo e granito realizzate tra il XIX e la prima metà del XX secolo;
se tali lavori siano stati completati o siano ancora in fase di esecuzione;
le ragioni di opportunità ed economicità che hanno indotto l’Ente ad acquistare “materiale di vario genere per la manutenzione” presso una ditta di Cittanova (RC);
se lo stesso materiale non poteva essere fornito da ditte locali;
il costo previsto, impegnato e già sostenuto per l’esecuzione dei lavori in parola;
Il Consigliere comunale
Mirko Tassone
Riceviamo e pubblichiamo:
Cui prodest? La locuzione latina, per indicare “a chi giova?”, sembra essere pertinente in un caso sintomatico di come l’amministrazione comunale navighi a vista, o peggio ancora, brancoli nel buio. Il caso, unico nel suo genere, è quello che riguarda i lavori di realizzazione dei viali cimiteriali. Un lavoro singolare, che lascia basiti e far sorgere non pochi interrogativi. Innanzitutto, in un periodo di forti ristrettezze economiche, era, proprio, necessario realizzare un intervento di cui non si comprende la necessità e l’urgenza? Con il paese, ormai, sprofondato nel baratro più cupo, anziché, pensare alla soluzione di problemi indifferibili, l’amministrazione cittadina, ha preferito far pagare ai cittadini i propri capricci. Non sarebbe stato, ad esempio, più produttivo investire quei soldi per ripristinare qualche pozzo comunale o per risanare qualche serbatoio al fine di mandare qualche litro d’acqua, finalmente, salubre nelle case dei cittadini? Oppure, non si poteva, giusto per fare un altro esempio, mantenere la promessa di abbassare, anche, di qualche punto, la Tarsu, che con l’aumento del 43% è diventata un’autentica mannaia per i già magri bilanci familiari? Sarebbe, inoltre, interessante capire la ragione per la quale, per l’esecuzione dei lavori, non sia stato redatto alcun progetto e si sia proceduto con una delibera (la n. 80 del 18 maggio 2012) ad emanare una semplice direttiva per “l’esecuzione di lavori in economia di manutenzione straordinaria dei viali cimiteriali che costituiscono via di accesso alle varie tombe gentilizie”. E’ del tutto evidente che, la realizzazione dei nuovi viali, non può essere equiparata ad una semplice manutenzione e pertanto sarebbe stato necessario redigere apposito progetto. A ciò si aggiunga, che il valore artistico del cimitero serrese mal si concilia con la colata di cemento che, nel più tipico gusto palazzinaro, si è abbattuto sulle cappelle gentilizie ornate con le magnifiche sculture in marmo e granito realizzate dagli scalpellini serresi dei secoli scorsi. Sarebbe, quindi, interessante comprendere le ragioni tecniche alla base della scelta del materiale (cemento) impiegato per l’esecuzione de lavori. A ciò si aggiunga, che visto il pregio artistico del cimitero serrese sarebbe stato necessario far precedere l’intervento, quanto meno, da una comunicazione alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici. Al contrario, nessuna procedura è stata eseguita, al punto tale che, durante l’ultimo consiglio comunale, nessuno è stato in grado di quantificare, neppure, la spesa sostenuta. Allo stato, l’unico atto ufficiale risulta essere una determinazione (la n. 164 del 4 settembre 2012) con la quale sono stati liquidati 3614,83 € per l’acquisto di materiali presso una ditta di Cittanova. Un atto dal quale sorgono altri interrogativi. Viene da chiedersi, ad esempio, per quale ragione non si sia proceduto all’acquisto di materiali presso una ditta del luogo? Sarebbe interessante sapere, inoltre, chi siano gli altri fornitori, ma, soprattutto, quanto i cittadini saranno costretti a pagare un intervento più che superfluo, inutile.
Mirko Tassone (consigliere comunale "Al Lavoro per il cambiamento")
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