mini brognaturo_municipioRiceviamo e pubblichiamo
 
Ci rivolgiamo a Lei partendo dal presupposto che come recita l’articolo 97 del decreto legislativo n.267/2000 (Testo Unico sugli enti locali) la figura del segretario comunale è quella di Garante della legalità e correttezza amministrativa. La giurisprudenza ha, inoltre, sostenuto che anche dopo la riforma dello status del segretario comunale e dopo l’eliminazione del parere preventivo di legittimità, il Segretario Comunale “mantiene la specifica funzione ausiliaria di garante della legalità e correttezza amministrativa dell'azione dell'ente locale” (Corte dei  Conti reg. Lombardia, sez. giurisd. 09/07/2009 n. 473). 
Alla luce di ciò ci domandiamo come Lei sta permettendo tutte queste illegalità diffuse:
 
1. Alloggio edilizia pubblica popolare: concessa in modo urgente, quindi eludendo tutte le regole per l’assegnazione delle case popolari,  per puro caso proprio nei giorni vicini alle elezioni comunali ad una giovane coppia che ha la caratteristica di  avere una buona parentela alle spalle, tramite un’ordinanza di assegnazione provvisoria (6 mesi)  scaduta da ben 7 mesi e a tutt’oggi non vi è traccia di una proroga nè tantomeno di una restituzione dell’alloggio;
 
2. Occupazione di suolo pubblico: dopo aver dapprima segnalato al Sindaco attraverso i modi che il vivere civile impone e quindi con un colloquio dove venivano comunicate le nostre perplessità, che come previsto è rimasto infruttuoso, abbiamo utilizzato tutte le strade a nostra disposizione per denunciare, a parere nostro, un illecito ed una netta discriminazione che era sotto gli occhi di tutta la cittadinanza. il Sindaco, messo alle “strette” con svariati atti relativi a questo oggetto, nella sua qualità di responsabile di area tecnica-manutentiva ha emesso due ordinanze nel marzo 2013. Una di concessione in sanatoria di abuso edilizio nella quale viene irrogata una sanzione all’esercente dell’ attività commerciale, che ha costruito abusivamente nell’Agosto del 2006 una tettoia in legno a servizio della propria attività. E l’altra che prevede la concessione per l’occupazione dell’area pubblica su citata, a titolo temporaneo e per la durata di un anno, con decorrenza 01/01/2013 con un canone di € 100 come previsto dal Regolamento Comunale riguardante l’occupazione di spazi ed aree pubbliche adottato con deliberazione consigliare n. 13 del 15/10/2012 dalla quale l’attuale opposizione si è dissociata esprimendo voto contrario all’approvazione con motivazioni esposte in Consiglio. Ora ci viene da chiedere: come mai non c’è stata un’ordinanza con la quale veniva irrogato il canone dovuto dall’Agosto 2006 (come dichiarato dall’esercente) al 31/12/2012? Come mai non è stato applicato per gli anni pregressi il Regolamento Comunale sull’occupazione di spazi ed aree pubbliche vigente pro-tempore? Sei anni sono andati a finire nel “dimenticatoio”? Sono passati quasi 3 mesi dalle ordinanze, ma nulla è stato detto in merito agli anni sopraindicati, chissà se Lei ci darà una risposta. Come mai non è stata riscontrata un’ appropriazione indebita dei birilli che sono stati utilizzati dall’esercente per delimitare il perimetro dell’occupazione del suolo pubblico? A che titolo sono detenuti da quest’ultimo? Come è stata trasferita la proprietà al privato? Nemmeno a questo quesito abbiamo mai avuto una risposta concreta;
 
3. Ampliamento cimiteriale: che fine hanno fatto i lavori di ampliamento del cimitero che sono stati resi immediatamente eseguibili nel Consiglio Comunale  del 25.02.2013 come mai tutto questo ritardo nell’inizio lavori? Sarebbe il caso di non far passare altro tempo visto ciò che accade ogni qualvolta che si verifica un decesso. Per non parlare delle condizioni vergognose (per essere buoni) in cui si trova l’Ossario. Una gestione poco adeguata al valore che il luogo Cimiteriale riveste nella Pubblica Comunità.
 
 
4. Lavoratori ex LSU- LPU.
Facendoci portavoce di numerose lamentele di vari cittadini chiediamo: a quale titolo e con quale criterio si è stabilito che due dipendenti di categoria A (rispettivamente moglie e cugina del consigliere) stazionano in modo permanente negli uffici comunali? E’ risaputo che una trova collocazione nell’ufficio protocollo (nipote del responsabile del procedimento) e l’altra si alterna con la complicità dei dipendenti comunali negli uffici demografico e di ragioneria.
In che termini viene tutelata la privacy?
 
5. Uso prettamente privato e parentelare da parte del sindaco e della maggioranza della sede comunale a favore di professionisti, parenti del sindaco e dei consiglieri di maggioranza.
Dov’è l’agire delle sue competenze quale garante della legalità e correttezza amministrativa? Forse è troppo occupata nel balletto che la porta a girare per i 5 comuni dove presta servizio come segretario comunale?
 
Gruppo Rinnovamento & Crescita
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mini sharo_per_vizzarro_1SERRA SAN BRUNO - Nasce la Casa della Cultura ''Sharo Gambino'', dalla volonta' della famiglia Gambino di mettere a disposizione della collettivita' il patrimonio ereditato dallo scrittore calabrese e di proseguire il suo percorso di quotidiana diffusione della cultura e dei valori di legalita' e giustizia sociale. Facendo tesoro dell'enorme lavoro di ricerca, documentazione e divulgazione portato avanti da Gambino nell'arco della sua esistenza, l'idea della Casa della Cultura sta prendendo forma con la creazione di un'associazione per lo sviluppo della cultura e del territorio. Tra gli scopi della Casa della Cultura, che non ha finalita' di lucro ne' politiche, c'e' la costituzione di un osservatorio permanente che si occupi di cultura, legalita', servizi sociali, ambiente, turismo, lavoro.

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mini sede_associazione_Il_BriganteSERRA SAN BRUNO - Ieri sera l’Associazione Culturale Il Brigante ha subito una raccapricciante intimidazione: una testa mozzata di pecora è stata ritrovata, pochi minuti dopo le ore 22:30, ai piedi della porta d’ingresso della sede storica de Il Brigante, in pieno centro a Serra San Bruno. La macabra scoperta l’hanno fatta alcuni attivisti che si trovavano in quel momento all’interno dei locali dell’associazione e che hanno prontamente denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Un segno di matrice inequivocabilmente ‘ndranghetista: un’inquietante minaccia di morte, rappresentata con il classico rito del “macabro” cimelio della testa di animale decapitata e adagiata, col sangue ancora caldo, sull’atrio di ingresso. Un atto gravissimo che ha colpito un luogo di aggregazione sociale e di lotta politica

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mini auto_tassoneSERRA SAN BRUNO - All'indomani del grave episodio che ha visto protagonista il consigliere comunale Mirko Tassone, la cui autovettura è stata data alle fiamme da ignoti, proseguono gli attestati di solidarietà nei confronti dell'esponente politico serrese. Dopo quello dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bruno Rosi, anche il movimento politico ''Al lavoro per il cambiamento'' esprime «solidarietà e vicinanza» al rappresentante del gruppo in seno all'assise cittadina. «Si tratta di un episodio gravissimo - ha affermato Michele Grenci, coordinatore di ''Al lavoro per il cambiamento'' - che tutti noi del movimento condanniamo con fermezza. Ci auguriamo che le forze dell’ordine possano individuare quanto prima gli autori di questo becero atto, figlio di una logica anacronistica dettata dall’ignoranza. Siamo sicuri, però, - chiosa Grenci - che Tassone non si lascerà intimidire. Noi saremo sempre al suo fianco, nella battaglia per la legalità e per una politica seria, al servizio della gente e lontana da ogni compromesso». Vicinanza e solidarietà vengono espresse anche dal circolo locale del Partito democratico. «Condanniamo con fermezza questo vile gesto di criminalità che contribuisce a turbare la serenità della nostra comunità cittadina – si legge nella nota-. Coloro che agiscono in maniera così scellerata dimostrano la chiara intenzione di voler interrompere il processo di legalità e trasparenza che per secoli ha contraddistinto la storia di Serra San Bruno. Auspichiamo, pertanto, che tale fenomeno non venga sottovalutato e che le forze dell’ordine, già mirabilmente impegnate nelle operazioni di investigazione, assicurino alla giustizia i mandanti e gli esecutori di questa esecrabile intimidazione che consideriamo essere inaudita e lontana dalla cultura democratica del popolo serrese. Allo stesso tempo, invitiamo il consigliere Tassone a continuare la sua attività in consiglio comunale ben sapendo che il Partito democratico è e sarà sempre paladino dei valori che sono alla base del vivere civile».

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mini minoranza_serraRiceviamo e pubblichiamo: Siamo costernati, delusi, amareggiati. Il ciclone che si sta abbattendo sulla nostra comunità rischia di lasciare ferite profonde, cicatrici che segneranno per sempre il volto di una cittadina, fin qui, conosciuta per San Bruno, i certosini, il patrimonio storico-naturalistico e per l’operosità dei suoi abitanti. Non era mai accaduto, nella ultra millenaria storia di Serra, che si paventasse la possibilità di un accesso agli atti amministrativi da parte di una commissione antimafia. Non è mai accaduto, a nessuna latitudine, che la compagine che governa, grazie al determinante apporto elettorale di un consigliere interessato da vicende giudiziarie, si defilasse in maniera così clamorosa. L’intera cittadinanza si sarebbe aspettata una dichiarazione di chiarezza da parte del sindaco, della giunta, dell’intera maggioranza.

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mini manifesto_liberaSERRA SAN BRUNO - 'Lotta alle mafie e società responsabile: legalità Libera tutti'. Sarà questo lo slogan della lectio magistralis organizzata da 'Libera' - l'associazione di don Luigi Ciotti - che si terrà sabato prossimo, alle 16 e 30, presso i locali di palazzo Chimirri. Interverranno il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, il neo questore della città capoluogo, Angelo Carlutti, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi ed i capi scout Serra1 e Serra2. Sono previsti, inoltre, i contributi e le testimonianze dei rappresentanti di 'Libera' e delle forze dell' ordine. Coinvolgere i giovani nella lotta alla mafia. Fare in modo che il Vibonese reagisca dopo gli innumerevoli fatti di sangue che hanno sconvolto il territorio in questi ultimi tempi. Casi come quello di Filippo Ceravolo o, ancor prima, di Pasquale Andreacchi non possono rimanere impuniti. Giovani innocenti. Molto spesso sono loro a cadere sotto l'arroganza e la protervia della criminalità organizzata. Bisogna reagire.

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mini studenti_sorianoRiceviamo e pubbichiamo:

ll Partito democratico ed i giovani democratici della provincia di Vibo Valentia aderiscono alla manifestazione indetta per Sabato p.v. in memoria di Filippo Ceravolo, giovane vittima innocente della mano armata della criminalità organizzata, che con la sua efferatezza e sanguinaria modalità tenta di tenere in ostaggio un intero territorio. Saremo accanto alla società civile ed alla famiglia di Filippo e assieme cercheremo di affermare i principi di legalità e per dire con forza: MAI PIU’!

Pertanto, l’iniziativa volta alla costituzione del circolo dei GD di Vibo Valentia, prevista per le ore 17, sarà anticipata alle ore 15 per consentire ad una delegazione dei GD di prendere parte alla fiaccolata che si svolgerà a Soriano Calabro.

Michele Mirabello (Coordinatore Provinciale PD VV)

Luigi Tassone (Segretario Provinciale GD VV)

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Venerdì, 05 Ottobre 2012 16:37

Dall'Udc serrese solidarietà a Bulzomì

Riceviamo e pubblichiamo:

mini Salvatore-BulzomiL’UDC di Serra San Bruno esprime solidarietà e vicinanza al vice sindaco di Vibo Valentia  Salvatore Bulzomì e alla sua famiglia per il grave atto intimidatorio perpetrato nei loro confronti . Ci si rende conto oggi più che mai di quanto sia difficile e rischioso amministrare un territorio come il nostro, dove questo tipo atti criminali sono ormai all’ordine del giorno, la cosa colpisce ancora di più quando a subire questo tipo di intimidazioni, sono persone valide e capaci chiamate ad operare in campi difficili e delicati quali sono il lavoro e le politiche sociali, la crisi e il disagio collettivo che ne deriva spinge spesso la popolazione a protestare contro le istituzioni, la protesta può essere anche legittima se portata avanti con modalità che rispondono alla legalità e al buon senso,  ma quando sfocia in intimidazioni,  non si tratta più di protesta ma di delinquenza e in quanto tale va condannata duramente, episodi del genere non si devono ripetere e abbiamo profonda fiducia nella giustizia. Siamo sicuri che questi avvenimenti  non riusciranno a far scemare l’impegno e la tenacia con cui l’assessore Bulzomì  porta avanti la missione affidatagli dai cittadini di Vibo Valentia, ovvero quella di risollevare le sorti di un territorio che soffre profondamente e che non può fare a meno di personalità che con coraggio e convinzione si spendono per la propria terra.

UDC di Serra San Bruno

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mini CensoreBrunoRiceviamo e pubblichiamo:

Il vice presidente della Commissione regionale antindrangheta, Bruno Censore esprime vicinanza e solidarietà al Dirigente Scolastico, al corpo docente e non docente ed agli alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Serra San Bruno che questa mattina sono stati vittime di un esecrabile gesto intimidatorio che per la sua gravità è senza precedenti nella lunga storia di questa istituzione scolastica. 

“L’intimidazione ai danni dell’ITCG  di Serra San Bruno – ha detto in una nota l’esponente regionale della Commissione Antindrangheta – è indicativo del  livello di criminalità che ormai serpeggia nel territorio delle Serre Vibonesi. Nonostante rimanga alta l’attenzione investigativa e la vigilanza delle forze dell’ordine, esistono focolai di malvivenza che in modo arrogante e prepotente continuano a turbare la tranquillità della popolazione. Il fatto che tale atto si sia verificato ai danni di una scuola  che da sempre è riconosciuta come baluardo di legalità e di diffusione del sapere impone una ferma presa di posizione da parte delle istituzioni, della  società civile e di tutti i cittadini che rifiutano qualunque tipo di azione inconsulta e violenta come quella perpetrata ai danni dell’Einaudi. E’ necessario, perciò, fare subito chiarezza – ha continuato Censore. Convinto del fatto che le forze dell’ordine sapranno presto assicurare  alla giustizia i responsabili di questo orribile gesto, esprimo la mia più sincera vicinanza e solidarietà al dirigente  Tonino Ceravolo, a tutto il corpo docente e non docente, agli alunni ed alle loro famiglie  che in questo momento di profondo turbamento non devono sentirsi soli nella lotta per l’affermazione della legalità".

Reggio Calabria, 5 ottobre 2012

Bruno Censore

Vice presidente Commissione Antindrangheta

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mini 602632_414953511880346_500554742_n«Qui la ‘ndrangheta non entra» recita retorica la targa della Commissione Regionale Antimafia. Proposta dalla minoranza nel dicembre scorso, dopo un viaggio sofferto quanto una gravidanza, finalmente è arrivata. Ora campeggia sprezzante ed orgogliosa sull’uscio del municipio. Ma i serresi, a dire il vero, non se sono ancora accorti. Forse perché nessuno li ha informati della cerimonia di affissione. O meglio, forse perché la cerimonia non c’è mai stata.

Serra non è chiaramente il primo paese a ricevere la targa, ma è l’unico in tutta la Calabria che prima l’ha richiesta e poi l’ha snobbata. Ad esempio a Villapiana, nel cosentino, venne affissa con tanto di benedizione sacerdotale in presenza delle autorità militari. Dalla Capitaneria di Porto alla Compagnia dei Carabinieri. Dal Prefetto all’Ispettore di Polizia.

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