mini precari_4Potrebbe scatenare un vero terremoto sociale la comunicazione inviata poche ore fa dal Dipartimento Lavoro della Regione Calabria a tutti gli enti "utilizzatori" di Lsu-Lpu (Comuni, Province, Comunità montane, Asp, cooperative sociali). Per effetto della sentenza n.18/2013 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo l'art.55, comma 1, della legge regionale 47/2011 (che modificava il termine per la stabilizzazione spostandolo dal dicembre 2011 al 2014), questi enti non hanno più il presupposto giuridico per mantenere in servizio i lavoratori precari che, stando così le cose, non potranno neanche ricevere le spettanze riguardanti il 2013. Il Dipartimento Bilancio, infatti, ha rimandato indietro, non impegnata, la proposta di decreto di impegno fondi per sussidi e integrazioni LSU-LPU annualità 2013.

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mini 50_9_mediumSi sono radunati in silenzio, di nascosto come fieri partigiani, per dirci che in fondo tutto va bene e che non dobbiamo ‘allarmarci’: “L’acqua dell’Alaco è potabile”. Lo comunica in pompa magna il polivalente - professionista delle ‘tavole rotonde da parata’ - Franco Zoccali. Lo stesso direttore generale della presidenza della giunta regionale aveva, per la giornata di ieri, convocato appunto una delle sue solite tavole rotonde, spacciata per riunione operativa, a cui avevano partecipato anche il direttore generale del dipartimento Lavori pubblici, Giovanni Laganà, gli ingegneri Pallaria e Merante, (custodi giudiziari degli impianti sequestrati dalla Procura di Vibo Valentia), i vertici dell'Arpacal, della Sorical, delle Asp di Catanzaro, Vibo e Reggio Calabria e, stranamente, nessuna rappresentanza di cittadini.

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mini diga-alacoNuovo colpo di scena sull'ormai famigerato invaso dei veleni. Nel pomeriggio odierno, infatti, il direttore generale dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell' ambiente), Sabrina Santagati, ha consegnato una relazione al prefetto di Vibo Valentia, Michele di Bari, chiamando in causa direttamente l' Azienda sanitaria di Soverato che, secondo l' Arpacal, «non sarebbe intervenuta nonostante le segnalazioni di non potabilità dell'acqua».

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mini incontroabcParte la campagna di raccolta firme per la Proposta di Legge Regionale di Iniziativa Popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua”.
Appuntamento per l’iniziativa di lancio sabato 19 gennaio alle 9:30, con un seminario presso l’auditorium del Liceo Classico “Telesio” a Cosenza. Le prime firme saranno apposte simbolicamente dai genitori di Bruno Arcuri. Interverranno Corrado Oddi (Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua), docenti Unical tra cui Vito Teti, amministratori ed attivisti per i beni comuni. Finale nel segno dell’arte con lo spettacolo teatrale “Scarpidhati”.
780mila calabresi, oltre la metà degli aventi diritto al voto, si sono espressi chiaramente solo un anno fa contro la privatizzazione del servizio idrico, sostenendo i quesiti referendari promossi dal Comitato “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”. La politica però è rimasta sorda e mostra di non voler dare seguito alla manifesta volontà popolare.
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mini rosiSERRA SAN BRUNO - Si consuma in meno di 20 minuti quello che con buone probabilità potrebbe essere stato uno degli ultimi consigli comunali della poco felice era Rosi. Tutti presenti in maggioranza. Riconquista la poltrona al centro del tavolo consiliare il Segretario Lombardi Satriani, protagonista della colluttazione con il Sindaco Bruno Rosi, andata in scena nell’ottobre scorso nei corridoi della casa municipale. I due, querelatisi a vicenda, per tutto il corso dei lavori non si scambiano neanche uno sguardo.

Si inizia con una minoranza presente a singhiozzo. Al II punto della discussione, in lieve ritardo, si presenta Rosanna Federico. A darle man forte al punto successivo arriva anche Lo Iacono. Mirko Tassone e Pino Raffele assenti.

Seduta non immune a pecche nonostante la squadra del Pdl locale abbia avuto la possibilità di condurre in perfetta e comoda solitudine la quasi totalità della discussione dei 4 punti all’ordine del giorno. Tutti votati in fretta e furia, senza essere introdotti nei particolari da una dovuta trattazione del Presidente dell’assise comunale De Raffele.

Grazie al I punto si dà rimedio ai verbali del Consiglio precedente, quando diversi atti furono presentati in maniera ambiguamente incompleta: “Adesso abbiamo allegato sia il parere dei responsabili che del segretario” assicura telegrafico il capogruppo Pdl Salerno.

Al II punto l’approvazione del “regolamento dei controlli interni” (l. 213/2012) con il quale vengono definiti ruoli, responsabilità e strumenti per garantire una gestione amministrativa e contabile regolare e corretta. Nonché la verifica sulla “adeguatezza delle scelte compiute” e la congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Per fortuna la baracca sarà presto smontata.

Il nuovo Revisore dei Conti, nominato con sorteggio direttamente dalla Prefettura, sarà Santoro Orlando.

Al quarto ed ultimo punto “l’acquisizione di un immobile in Via Scaramozzino” su proposta dello stesso proprietario, il signor Francesco Ruffa. Si tratta di una grossa casa sita nel cuore del centro storico di Terravecchia, valutata per difetto 120mila euro dall’ufficio tecnico comunale: una somma irrisoria rispetto al reale prezzo di mercato. Il Comune l’acquisirà per la cifra simbolica di 5mila euro (quanto il Signor Ruffa deve all’ente per ICI non pagata). Il problema è, al di là della bontà degli intenti, come fa notare il Consigliere di minoranza Federico, che “la legge di stabilità 2013 vieti l’acquisizione di immobili ai Comuni”. Infatti il Consiglio dei Ministri nello scorso 12 ottobre, ha varato la legge di stabilità, che oltre ad aver aumentato l’Iva di un ulteriore punto percentuale, bloccato il contratto degli statali fino al 2014, tagliato un miliardo al Servizio Sanitario Nazionale, stanziato 58milioni di euro per la partecipazione dell'Italia alle spese di ristrutturazione del quartier generale della Nato, ha anche dato lo stop all'affitto e all'acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche.

E anche questa volta si dirà “pazienza, sono inesperti”. Non è uno sbaglio ma soltanto un modo di crescere.

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mini iniziativaacquapubblicaNegli ultimi anni anche in Calabria, come nel resto d’Italia, si è diffusa la consapevolezza sociale dei rischi connessi alla mercificazione del bene comune acqua, e dimostrazione ne è la vittoria dei Sì ai referendum del giugno 2011: 780mila calabresi, oltre la metà degli aventi diritto al voto, si sono espressi chiaramente contro la privatizzazione del servizio idrico, sostenendo i quesiti referendari promossi dal Comitato “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”. Ma la politica è sorda e non vuole saperne di dare seguito alla manifesta volontà popolare.
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mini Nicodemo_OliverioLa farsa del "Decreto liste pulite" è risultata alla fine un provvedimento virtuoso da parte del Governo Monti. In sostanza, nessun politico (passato e presente) che ha avuto problemi con la Giustizia rientra nella morsa del Decreto. Infatti, il testo che prevede i criteri di incandidabilità riporta che saranno esclusi coloro che hanno subìto «condanne definitive a più di due anni per delitti di allarme sociale (mafia e terrorismo) e contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, peculato), nonché chi è stato condannato a più di due anni per delitti non colposi per i quali sia prevista una pena non inferiore nel massimo a 4 anni, (stalking, voto di scambio, aggiotaggio, reati fiscali, ecc.)».

Una mossa studiata a tavolino, come se prima della stesura del testo, parlamentari e senatori abbiano confessato le loro condanne per rientrare nei termini di legge. Anche Berlusconi ne esce pulito. Un plauso per il Governo Monti!

«Auspico ? sottolineava infatti la presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio Giulia Bongiorno ? che i partiti si dimostrino ancora più rigorosi della legge approvata, prevedendo regole e limiti ben più stringenti sulle candidature».

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mini monti_scelta_civicaForse i Maya avevano ragione. La fine del mondo c’è stata. Peccato che molti, forse tutti, non se ne siano accorti. Ma ciò che ne rimane, soprattutto in Italia, sono solo macerie.

Mario Monti: portato in processione da banche, Vaticano, democristiani e fascisti pentiti, “SuperMario” svela gli altarini e presenta ufficialmente la sua “Scelta Civica”. Ed il tecnico milionario si trasforma in politico milionario. L’uomo dei tagli, spacciato da Fini e Casini come l’uomo della provvidenza, per mesi e mesi ce l’ha messa davvero tutta a tenere vivo il teatrino dei partiti e a non cambiare la legge elettorale. Ora lui stesso si trasforma in un partito e partecipa alle elezioni con quella stessa legge elettorale. Che porcellum sia.

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mini consigliocomunale

Primo lunedì di dicembre. Si raccolgono i resti della seduta scorsa rinviata all’improvviso per “impegni improrogabili” della maggioranza. Circondato da nuvole e tuoni, palazzo Chimirri galleggia segregato in un conformismo da latte alle ginocchia. Ingoiato nella monotonia devastante di un Consiglio comunale lento ed anonimo. Scontato, prevedibile, loffio. Assorto in un copione sempre uguale: non vi è atto che non risulti inquinato dalla palese incapacità amministrativa della maggioranza, oggi per l’occasione al gran completo. La minoranza, invece, risulta dimezzata: sono presenti solo Tassone e Lo Iacono.
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mini salernoIn Consiglio Regionale, nella seduta di ieri, è stata discussa la proposta di Legge sulla nuova “riorganizzazione delle Aziende Sanitarie territoriali ed ospedaliere”, avanzata oltre che dal presidente della III commissione sanità Nazzareno Salerno (Pdl), anche dai consiglieri Chiappetta (Pdl), Serra e Parente (lista Scopelliti). Seppur nelle polemiche la seduta ha partorito un nuovo riassetto sanitario che incorporerebbe all’Asp di Catanzaro, in un’unica “Area Centro”, le Asp di Vibo e Crotone, oltre che gli ospedali “A. Pugliese” di Catanzaro (Hub); di Lamezia Terme, Crotone e Vibo (Spoke); di Soverato e Tropea (Ospedali Generali); Soveria Mannelli e Serra San Bruno (Ospedali di montagna). La proposta dallo stesso Salerno, che mira quindi alla soppressione dell’Asp di Vibo, è stata accolta con profondo dissenso da Pd, Progetto Democratico e soprattutto Udc, attuale partito di maggioranza, che hanno ritenuto l’atto inopportuno ed illegittimo, tanto da abbandonare l’aula anzitempo per determinare la mancanza del numero legale.

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