Domenica, 01 Aprile 2012 14:07

'Che fine ha fatto l'ospedale del futuro?'

mini manifesto_mirko_1_aprile_2012Di seguito il testo del manifesto affisso stanotte per le vie di Serra San Bruno:

Egr. sig. Sindaco

ci rivolgiamo di nuovo a Lei  per chiederLe chiarezza in merito alla precaria situazione in cui versa l’ospedale cittadino e per conoscere la posizione che la Sua maggioranza intende assumere al fine di difendere e rilanciare l'unico baluardo sanitario del nostro territorio. E’ chiaro a tutti che l’ospedale “San Bruno" e', ormai, avviato sulla strada di una progressiva chiusura, senza che alcun rappresentante politico del territorio abbia preso alcuna iniziativa. A sentire le promesse fatte da Lei e dalla Sua maggioranza in campagna elettorale, Serra San Bruno avrebbe dovuto avere un nosocomio d'avanguardia. A distanza di quasi un anno  vorremmo sapere che fine abbia fatto “L’ospedale del futuro”

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mini adriano_tassoneIl consiglio del 26 marzo va in scena alle 10 di mattina, in fascia protetta vietata ai cittadini, che a quell’ora sono intenti a lavorare per sbarcare il lunario. L’anomalia più grande è che proprio alcuni componenti dell’attuale maggioranza in passato avevano aspramente criticato l'ex sindaco Lo Iacono che, durante la sua gestione, aveva deciso di svolgere i consigli prima dell'ora di pranzo. A scanso di ogni equivoco De Raffele promette: “E' solo un eccezione, torneremo presto ai consigli serali!”. Speriamo sia così.
Inizia il dibattito. Per il sindaco Rosi due notizie: una buona ed una cattiva. La buona è che Zaffino, il consigliere sconfessato, non è in sala (assente per motivi di lavoro). La cattiva è che il PdL si ritrova privo della guida spirituale di Salerno. Si salvi chi può. 
Unico punto all’ordine del giorno la nomina del revisore dei conti. Ma per ben due ore ci si pronuncia su tutto eccetto che sulla designazione in questione: acqua, piscina, ospedale, rifiuti, Prefetto e legalità. La maggioranza è in balia della mareggiata, priva del suo timoniere. Lo Iacono agita le onde: “La cittadinanza è all’oscuro di ogni vostra decisione! Dovreste rendere pubblica, con strumenti amministrativi, ogni vostra azione! Perché la piscina è chiusa da tre mesi? Perché nessuna risposta alle interrogazioni su acqua e rifiuti nonostante il regolamento comunale vi obblighi a rispondere entro e non oltre 30 giorni? Perché ancora non si fa chiarezza sul nodo Zaffino? Fa ancora parte della maggioranza o no?”
Nella diatriba spunta la questione sanità. Tassone (Pdl, maggioranza) precisa: “Complimenti per la civiltà delle iniziative intraprese a difesa dell’ospedale, ma noi non possiamo scendere in piazza… noi abbiamo un ruolo. Siamo consiglieri 
comunali e apparteniamo a partiti politici…”. Già, come si fa ad andare contro il partito? Quindi se Scopelliti ordinasse un eccidio di massa dei cittadini delle Serre, l’assessore sarebbe il primo ad imbracciare il fucile.
Finalmente si vota. La minoranza si astiene e continuerà a farlo finché non sarà fatta chiarezza sull’attuale quadro politico (e non solo): “Rimaniamo in attesa di conoscere le verità di Zaffino”. Il revisore dei conti sarà il dottor Malfarà.  

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Mercoledì, 28 Marzo 2012 14:58

Ospedale, le precisazioni di Tassone

mini adriano_tassoneDi seguito la nota inviataci dall'assessore comunale di Serra San Bruno Adriano Tassone in merito al resoconto del Consiglio comunale di ieri (https://www.ilvizzarro.it/ospedale-piscina-e-caso-zaffino-ancora-polemiche-in-consiglio.html) :

In merito all’articolo apparso sul vostro giornale è necessario fare una precisazione in merito alle frasi che mi sono state erroneamente attribuite.

Riguardo il problema Ospedale ho affermato che tutte le iniziative civili e democratiche che mirano a difendere il locale presidio Ospedaliero sono da accogliere favorevolmente ma che io e la maggioranza consiliare, facendo parte del PDL (partito di maggioranza in Regione) siamo accanto all’azione politica portata avanti dall’on. Nazzareno Salerno nelle sedi opportune. Risulta pertanto priva di fondamento ogni altra strumentale interpretazione.

 Adriano Tassone

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mini consiglio_comunale_serraSERRA SAN BRUNO - Si torna ai Consigli comunali mattutini. Dopo poche sedute serali, l'amministrazione comunale targata Pdl si adegua ad una prassi che aveva aspramente criticato durante l'era Lo Iacono, perchè non consentiva - e non consente - la partecipazione dei cittadini. Ma tant'è, magari per sfruttare la temporanea assenza dell'ex assessore Bruno Zaffino, la maggioranza ha deciso così. Assenti anche il capogruppo Pdl, Nazzareno Salerno, e il consigliere Mirko Tassone. In apertura, com'era prevedibile, si è discusso di questioni diverse dall'unico punto previsto all'ordine del giorno, ovvero la nomina del revisore dei conti.

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mini Elezioni-amministrative-2012 01SPADOLA – A poco più di dieci giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, nel borgo della Minerva si respira un’atmosfera di calma apparente. Il clima non sembra certo quella della vigilia di una competizione elettorale, tuttavia, da più parti, giungono segnali di inquietudine che indicano, inequivocabilmente, l’avvio delle grandi manovre. Stando ai rumors ed alle indiscrezioni che circolano con insistenza, allo stato, l’unica certezza dovrebbe essere quella rappresentata dalla ricandidatura del sindaco uscente, Giuseppe Barbara. Supportato dai componenti di “Identità spadolese”, la lista che si aggiudicò il turno di ballottaggio nel 2010, l’attuale primo cittadino, starebbe lavorando alla composizione della nuova squadra. Alla luce del decreto legge n. 158, del 13 agosto 2011, convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011 n. 148, con cui è stata stabilita la nuova composizione degli organi, la nuova lista dovrà esser composta da soli sei candidati (più il candidato a sindaco), con la conseguenza che qualcuno tra i consiglieri uscenti dovrà fare un passo indietro. In attesa di conoscere i nominativi che andranno a comporre la lista capeggiata da Barbara, l’attenzione degli osservatori si sta concentrando sul variegato fronte degli antagonisti. Dopo la rottura consumatasi tra i componenti la maggioranza che ha guidato il comune fino al 2009, ovvero fino a quando il Consiglio di Stato ha sostanzialmente decretato il ricorso al turno di ballottaggio, si è consumata un’autentica diaspora. Tra gli ex componenti della lista “Spatula nel cuore della gente” sarebbe in atto una guerra di tutti contro tutti. Abbandonata la causa dell’ex sindaco Michela Tassone, che sembra, allo stato godere dell’appoggio incondizionato di Bruno Filardo, qualcuno sembra aver iniziato a lavorare in proprio. Stando alle indiscrezione, si dovrebbe assistere, quindi, alla frammentazione delle forze antagonista all’attuale maggioranza. Da quanto trapela, infatti, Michela Tassone, seppur orfana della gran parte dei componenti la sua vecchia squadra, starebbe lavorando alla costituzione di un proprio raggruppamento. Sul fronte dei “ribelli” ci sarebbe l’ex consigliere Mariano Bertucci, eletto nel 2007 con ventinove preferenze e pronto a mettersi alla testa di un proprio raggruppamento. Sembra perdere consistenza, anche se non è tramontata del tutto, l’ipotesi della discesa in campo di Vito Primerano, un altro transfuga del gruppo Tassone. Come se non bastasse, ad ambire alla rappresentanza dei circa seicento elettori spadolesi, pare potrebbe esserci, anche, il ritorno dell’ex sindaco Domenico Marchese, il quale, avrebbe avviato le consultazioni per la costituzione di un’ulteriore lista. Un quadro composito ed in continua evoluzione che, alla fine, potrebbe riservare qualche clamorosa sorpresa.

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mini quotidiano_29_marzo_2011_1SERRA SAN BRUNO – Assume contorni sempre più controversi il caso Zaffino scoppiato in seno all’amministrazione comunale serrese targata Pdl. La cronistoria dei fatti è chiara: Bruno Zaffino, imprenditore alla prima esperienza in politica, viene cercato e candidato dal Pdl serrese in una lista ufficiale del partito; il Pdl vince le elezioni; Bruno Zaffino – iscritto al partito – ha un boom di consensi (oltre 200) e viene nominato assessore dal sindaco Bruno Rosi; il 29 novembre in Consiglio comunale i vertici dell’amministrazione affermano che la giunta Rosi è il meglio che il partito vincente possa esprimere; il 22 dicembre, all’improvviso, Zaffino viene estromesso dalla giunta con una motivazione banale, la necessità di rilanciare l’attività amministrativa. Si torna in Consiglio giovedì 1 marzo, e la bomba scoppia: il sindaco comunica l’avvicendamento in giunta, tutti nella maggioranza sperano che sia finita lì e invece Zaffino prende la parola

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mini minoranza_serraRiceviamo e pubblichiamo: 

Ci riteniamo ampiamente soddisfatti dall’esito del colloquio avuto con S.E. il prefetto in merito all’ormai famigerato “caso Zaffino”. Gli elementi emersi nel corso dell’incontro, durato oltre un’ora, rappresentano la garanzia che desideravamo ricevere prima di  procedere alla revoca della nostra autosospensione. Possiamo, pertanto, ritornare in consiglio con la consapevolezza di non essere soli a combattere l’indispensabile battaglia per la legalità. Del resto, la tempestività con la quale siamo stati convocati in prefettura ed il tempo dedicato, nonostante gli innumerevoli impegni, da S.E. il prefetto, rappresentano la prova provata dell’allarme destato dal “caso Zaffino”.

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mini consiglio comunale serraErano baci di plastica quelli che il sindaco Rosi aveva lanciato alla maggioranza durante il consiglio comunale di Novembre. Aveva parlato di progetti pronti e squadra unita. Ci risvegliamo a Marzo e i progetti ancora non ci sono, probabilmente neanche la squadra. L’ultimo consiglio comunale ha scoperto gli altarini fra verità supposte e sguardi pidiellini spenti, delusi, incollati al pavimento come zerbini. Va di scena il quinto atto dell’era Rosi.
Primo punto all’ordine del giorno il caso Zaffino: 224 voti nel maggio scorso, palla al piede oggi. A tagliare la catena ci prova proprio il Sindaco che si arrampica nel tentativo di far credere che l’attuale crisi amministrativa sia causata dalla presenza di Zaffino. Se viene rimosso il paese si salverà, magari diventerà ricco: “le motivazioni sono puramente politico-amministrative”. Qualcosa non torna. Lo ribadisce la minoranza soprattutto il consigliere Mirko Tassone che ribatte: “il sindaco ha un dovere di chiarezza nei confronti della cittadinanza, che senso ha mandar via un solo assessore per rilanciare i piani della giunta?”. Arrivano altri inviti alla verità. Prima Raffele poi Lo Iacono. Intorno tutto tace. Anche i migliori oratori per una volta tanto non fiatano. Il capogruppo PdL Salerno, rimane in sordina, indifferente come un astemio all’Oktoberfest.  Il sindaco Rosi, che ha sempre l’aria di quello che non poteva farci niente, non si smentisce. È come un processo fisiologico : “Gli assessori si nominano e si revocano!”. Come dire purtroppo d’autunno cadono le foglie. Sono cose che capitano.
La colpa di tutto viene riversata sull’ormai ex assessore come se fosse l’unico incapace nel dare un contributo all’azione amministrativa. Pochi minuti prima proprio Zaffino, leggero come una libellula, aveva testualmente tuonato: “Pregherei il Sindaco di dire quali sono le vere motivazioni della sua decisione. Deve avere il coraggio di sviscerare tutta la verità. Io ho presentato un esposto in Procura e in Prefettura, perché bisogna dire la verità. E la verità la sai tu, la so io e la sa tutta la maggioranza consiliare. Coraggio. Io sono qui!”. La nebbia inghiotte la maggioranza. Time out. Lo Iacono chiede 5 minuti per azioni concordate con il resto della minoranza. La ricreazione scade. Si torna in aula. Manca solo Zaffino, volatilizzato come Dracula all’alba. Poco dopo si volatilizza anche la minoranza che, lo annuncia Rosanna Federico, si autosospende fino ad un incontro chiarificatore con il prefetto. Anche i cittadini abbandonano l’aula. Ad assistere alla seduta rimangono in 4. Perfetti per un 3sette. Almeno per questo, se non per amministrare, l’esperienza non manca.
Serra profuma di commissario prefettizio. Siamo ai titoli di coda di quel maldestro viaggio su un filo troppo sottile.

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mini minoranza_serraSERRA SAN BRUNO – I quattro esponenti della minoranza in seno al Consiglio comunale serrese sono determinati a chiedere al prefetto se nell’amministrazione comunale “esistono ancora le condizioni, sotto ogni profilo incluso quello della legalità, per gestire la cosa pubblica”. Il concetto è stato ribadito più volte nel corso della conferenza stampa indetta dall’opposizione all’indomani della seduta di Consiglio in cui l’ex assessore Bruno Zaffino ha chiesto platealmente al sindaco Bruno Rosi di dire tutta la verità sulla sua estromissione improvvisa dalla giunta, provocando la reazione della minoranza che si è autosospesa dal Consiglio in attesa di chiarimenti con il prefetto.

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mini bruno zaffinoSERRA SAN BRUNO – Soffiano venti di tempesta sull’amministrazione comunale targata Pdl. Come previsto, questa sera in Consiglio comunale è scoppiato il “caso Zaffino”, con delle dichiarazioni pesantissime rilasciate di fronte all’assemblea dall’ex assessore Pdl che, a fine dicembre, è stato improvvisamente estromesso dalla giunta comunale con motivazioni che appaiono indubbiamente molto formali e poco sostanziali. In apertura di seduta, il sindaco Bruno Rosi ha comunicato al Consiglio l’avvicendamento nell’esecutivo tra Bruno Zaffino (foto) e il neo assessore Adriano Tassone. Vista la scarsa loquacità sull’argomento da parte del primo cittadino, il consigliere di opposizione Pino Raffele (“La Serra”) è intervenuto per chiedere

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